Le regole per l'accesso al credito bancario previste dagli accordi di Basilea penalizzano gli
agricoltori e devono essere modificate alla luce della specificità dell'attività agricola.
È l'appello emerso durante la prima edizione del Forum sul credito in Agricoltura "Gli accordi di Basilea: l'urgenza di cambiare" promosso e organizzato dal Consorzio Vino Chianti in collaborazione con Alleanza delle Cooperative Italiane Agroalimentare, Cia, Coldiretti e Confagricoltura.
Le peculiarità del comparto primario
L'evento, svolto nella Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati a Roma, è servito a fare il punto sull'applicazione degli accordi di Basilea con numerosi esponenti del mondo politico e del settore agricolo. Secondo gli accordi di Basilea, le aziende agricole possono accedere - informa una nota - al credito bancario secondo le stesse regole che valgono per tutti gli altri settori, una condizione però - viene sostenuto - che le penalizza notevolmente perché la loro attività, per sua natura, è molto diversa da tutte le altre.
Miraggio credito
Il sistema agricolo- è sottolineato - deve sottostare ai ritmi della natura, quindi i cicli produttivi e di vendita sono molto più lenti di qualsiasi altra attività, oggi, viene precisato - con gli attuali accordi di Basilea, gli agricoltori sono penalizzati quando vanno a chiedere credito alle banche. Nel merito viene segnalato che "oltre che per l'agricoltore, questa situazione - è lesiva anche del sistema creditizio". Viene fatto presente che "la possibilità di avere accesso al credito è ora più che mai cruciale per le aziende vitivinicole".
"Nel post pandemia, con il rialzo dell'inflazione e l'aumento del costo delle materie prime è fondamentale avere regole chiare ed appropriate per accedere ai fondi e centrare la ripresa economica". Per questo motivo, durante il forum è emersa la richiesta che l'agricoltura abbia un sistema di regole bancarie completamente diverso dagli altri settori, non perché voglia essere privilegiata, ma perché il ciclo di vita delle piante è diverso da qualsiasi altra produzione.