Nei prossimi cinque anni salirà dalle attuali 16mila fino a 25mila tonnellate (+64%) la quota di carne, frutta, verdure, cereali, latte, pesce e olio della filiera agroalimentare italiana che contribuirà a comporre gli alimenti per l'infanzia dello storico marchio Plasmon, oggi di proprietà della multinazionale Kraft Heinz Company. Inoltre, in collaborazione con il Crea, l'azienda statunitense si impegnerà a sviluppare in Italia l'agricoltura di precisione, la tracciabilità e la sicurezza alimentare anche con tecnologia blockchain. Questi gli elementi più interessanti per il settore agricolo dell'accordo sottoscritto tra il Mipaaft e la società con sede a Chicago.
L'intesa prevede anche l'utilizzo di un marchio di riconoscibilità sulle confezioni degli alimenti dedicati ai bambini allo scopo di valorizzare la filiera agroalimentare italiana e uno sforzo congiunto tra i contraenti per promuovere la cultura della corretta alimentazione e l’adozione della dieta mediterranea fin dalla prima infanzia. Alla scadenza l'accordo potrà essere rinnovato.
Plasmon, un percorso cominciato con l'Oasi della crescita
«La filiera agroalimentare italiana rappresenta una delle eccellenze più riconosciute nel mondo e negli alimenti per l’infanzia, settore in cui in cui il nostro Paese vanta una qualità senza uguali - ha detto il general manager di Plasmon-Kraft Heinz Italia Italia Felipe Della Negra - siamo orgogliosi di aver contribuito negli anni al sostegno della filiera made in Italy nell’alimentazione per l’infanzia e vogliamo proseguire in questa direzione confermando il nostro impegno concreto al fianco delle istituzioni».
Per Plasmon questa collaborazione istituzionale rappresenta una tappa importante di un percorso all’insegna della qualità e della sicurezza alimentare iniziato già anni fa: con l'Oasi nella crescita l’azienda è stata la prima nel settore dell’alimentazione per l’infanzia a creare negli anni Ottanta un sistema di garanzia della propria filiera produttiva, basato su principi di prevenzione e di controllo e qualità. Una modalità per garantire il rispetto di requisiti ancora più stringenti di quelli previsti dalla legge e poter offrire ai bambini solo il meglio.
Centinaio: «Sicurezza non è scelta virtuosa ma obbligo»
«Con l’accordo di oggi andiamo a sostenere le politiche di filiera per garantire la qualità, la sicurezza e i requisiti nutritivi dei prodotti agroalimentari destinati all’infanzia - ha affermato il ministro dell'Agricoltura e del Turismo Gian Marco Centinaio - grazie anche al coinvolgimento del Crea nel protocollo Plasmon, metteremo a disposizione sistemi e soluzioni innovative nel campo della ricerca, dall’agricoltura di precisione alla tracciabilità anche con tecnologia blockchain. Vogliamo tutelare sempre di più i produttori e i consumatori. Quando poi i consumatori sono i bambini, garantire qualità e sicurezza, non è più una scelta virtuosa ma un obbligo».
Copagri plaude all'accordo: più valore alle produzioni italiane
«Accogliamo con soddisfazione l’intesa riguardante gli alimenti per l’infanzia - ha sottolineato il presidente di Copagri Franco Verrascina - condividiamo totalmente gli intenti di tale accordo, che mira a rafforzare la sicurezza alimentare e a potenziare le filiere, puntando con decisione sull’educazione alimentare e sulla ricerca, anche attraverso l’utilizzo della tecnologia della blockchain. Ben venga l’utilizzo di un apposito marchio di qualità - ha aggiunto Verrascina - che rappresenterebbe senza dubbio un valore aggiunto per i nostri produttori agricoli, a ulteriore riprova del fatto che la vera agricoltura è quella che si preoccupa della qualità e della sicurezza alimentare».
Kraft Heinz Company, bene stabilimento di Latina, no comment sugli altri
Sulle ipotesi di vendita o ristrutturazione degli stabilimenti italiani The Kraft Heinz Company «ha sempre deciso di non fare dichiarazioni» ma sul principale stabilimento, quello di Latina «posso confermare che nell'ultimo anno la produzione è cresciuta del 10%, e che non produce più solo per il mercato italiano ma qui sono state trasferite produzioni estere come il tomato spagnolo, e che qui vengono prodotti anche i biscotti per gli adulti. In totale, il 70% dei nostri prodotti esce dallo stabilimento di Latina - ha detto Felipe Della Negra a margine della firma del protocollo d'intesa al Mipaaft - in ogni caso c'è un dialogo aperto col Mise».