Fragola, l’autunno caldo di tripidi e ragnetti

Sintomi fogliari di infestazione di ragnetto rosso su fragola
L'autunno mite ha favorito lo sviluppo delle piantine ma anche quello dei parassiti. Costringendo ad aggiornare le strategie di difesa

Il clima quasi estivo delle scorse settimane ha consentito alle giovani piantine di fragola trapiantate di potersi ben acclimatare, se adeguatamente sostenute dall’irrigazione e da concimazioni bilanciate.

Ma anche alcune avversità parassitarie che in autunno, con l’abbassarsi delle temperature, tendono a regredire hanno continuato la loro attività parassitaria richiedendo anche interventi attivi.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Due lepidotteri

Tra gli insetti fitofagi, i lepidotteri Argyrotaenia pulchellana e Spodoptera littoralis sono ancora attivi anche con nuovi cicli larvali. Occorre pertanto proseguire il monitoraggio e la cattura massale con trappole sessuali “ad olio”.

Ai primi sintomi di attività larvale (foglie con parte della lamina rosa solo sulla pagina inferiore e rinvenimento di larve gregarie) trattare con Bacillus thuringiensis o con uno dei vari insetticidi registrati sulla coltura (spinosad, emamectina ecc.).

Per la somministrazione del B. thuringiensis sarà preferibile intervenire prima di sera piuttosto che nella mattina, sia perché si riduce la degradazione ad opera della luce del prodotto sia perché nelle ore serali e notturne l’attività larvale è maggiore. In presenza forti infestazioni di larve mature potrebbe essere utile ricorrere alla somministrazione di esche avvelenate con un piretroide, preparate con crusca inumidita e melasso o zucchero da distribuire sulle bine.

Una Spodoptera littoralis cerca calore su una macchina scura

L’oziorrinco

L’attività degli adulti di oziorrinco (Otiorrhynchus spp.) è facilmente evidenziabile dalle tipiche rosure a “falce” sul margine fogliare. Il maggior pericolo, però, è costituito dall’eventuale presenza delle larve che potrebbero provocare gravi danni in primavera.

La somministrazione per via irrigua di nematodi entomoparassiti (Heterorhabditis megidis, H. bacteriophora o Steinernema carpocapsae) sebbene piuttosto costosa, è in grado di ridurre drasticamente la popolazione delle larve nel terreno, costituendo una valida alternativa alle geodisinfestazioni ed assicurando il mantenimento di una discreta carica di inoculo di nematodi pronti ad attivarsi alla ripresa vegetativa.

Tripide occidentale

Nei fragoleti in cui si effettua il controllo biologico del tripide occidentale (Frankliniella occidentalis) con l’Orius laevigatus, alla comparsa dei primi fiori si eseguiranno dei lanci inoculativi (circa 0,5 individui/m2), allo scopo di mantenere bassa la popolazione del tripide e permettere al suo predatore di insediarsi nel fragoleto, nel quale riesce a svernare, per essere già presente quando la popolazione di F. occidentalis inizierà a crescere in primavera.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Ragnetto rosso

Per lo stesso motivo, anche per il ragnetto rosso (Tetranychus urticae), è utile effettuare precocemente dei lanci inoculativi dei suoi predatori (Phytoseiulus persimilis o Amblyseius californicus) in autunno, alla prima comparsa di focolai, soprattutto negli impianti realizzati con piante fresche o cime radicate nei quali non si esegue la sfogliatura invernale. Generalmente sono sufficienti 2-3 lanci (4-5 individui/m2per volta) prestando attenzione ad intervenire con dosi più elevate sui focolai di infezione.

Nei (pochi) fragoleti realizzati con piantine frigoconservate, invece, se si opta per un trattamento acaricida da eseguire dopo la sfogliatura, eventuali focolai autunnali di ragnetto andranno combattuti con prodotti specifici, scegliendo tra i vari acaricidi registrati sulla coltura.

Fragola, l’autunno caldo di tripidi e ragnetti - Ultima modifica: 2022-11-23T11:01:59+01:00 da K4

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