Con una nota il Masaf informa che sono stati trovati da risorse del bilancio dello Stato i 230 milioni di euro che mancavano per completare i rimborsi dei premi pagati dagli agricoltori che hanno sottoscritto polizze agevolate a copertura dei danni da avversità atmosferiche, fitopatie ed epizoozie nel 2022 e 2023. Con una campagna assicurativa che ormai sta partendo, resta invece ancora in alto mare il Piano di gestione dei rischi per il 2024, che non è ancora stato inviato dal ministero alla Conferenza Stato-Regioni. Di certo c'è che il contributo pubblico che fino al 2022 poteva arrivare anche intorno al 70%, l'anno scorso è stato ridotto al 40% e per il 2024 è ancora un'incognita.
Inoltre, per la campagna assicurativa 2024 sarà proposta una polizza base catastrofale per tutti gli agricoltori. Questa tipologia di polizza opererà in sinergia con il Fondo Agricat e sarà sostenuta attraverso il Fondo di riassicurazione gestito da Ismea. Anche quest'anno Agricat lavorerà sul primo rischio, mentre le compagnie interverranno sul secondo. Ma dal 2025 dovrebbe essere il contrario.
«Dopo aver coperto il buco di 230 milioni per le campagne assicurative 2022 e 2023 stiamo lavorando per velocizzare i pagamenti e a gettare le basi per un nuovo modello di gestione del rischio a tutela degli agricoltori – ha detto il ministro Francesco Lollobrigida –. L’effetto combinato delle prime misure che stiamo mettendo in campo con il nuovo Pgra consentirà di garantire una più efficace e trasparente gestione delle risorse pubbliche, di promuovere coperture sempre più aderenti alle esigenze del settore e di ridurre i prezzi delle polizze per gli agricoltori».