Agricoltura tra rischi climatici e strategie di tutela

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Confronto tra esperti, istituzioni e protagonisti del settore all’assemblea di Codipra Trento per fare il punto sulle strategie per affrontare le sfide imposte dal cambiamento climatico e dalla crescente instabilità del contesto produttivo

Da oltre 45 anni che Codipra Trento è accanto ad associati, organizzazioni agricole e agroalimentari trentine per fornire assistenza di fronte ai rischi produttivi. Calamità atmosferiche, fitopatie, fluttuazioni e volatilità dei prezzi di mercato, rischi di natura legale e finanziaria sono fattori con i quali talvolta è inevitabilmente fare i conti e che possono diventare problemi insormontabili. Il consorzio offre soluzioni efficaci per la gestione del rischio in agricoltura ad oltre 13.000 soci aderenti (il 90% degli agricoltori Trentini e alcune realtà di respiro nazionale) per un totale di oltre 500 milioni di euro di produzioni assicurate.

Cambiamento climatico: norma non eccezione

Nell’ambito dell’assemblea annuale del Consorzio, svoltasi presso la cantina Rotaliana di Mezzolombardo e che ha approvato all’unanimità il bilancio di esercizio 2024, è intervenuto inizialmente il presidente Giovanni Menapace: «Il cambiamento climatico è una realtà tangibile e richiede risposte concrete, strutturate e non emergenziali. Codipra vuole essere al fianco degli agricoltori con strumenti efficaci e innovativi per proteggere il lavoro nei campi e rafforzare la resilienza del settore».

Il bilancio presentato conferma la solidità del Consorzio: oltre 14.600 soci, 14,6 milioni di euro di patrimonio e oltre 530 milioni di valori assicurati attraverso polizze agevolate. In crescita anche la dotazione complessiva dei fondi mutualistici, strumenti di protezione complementari che arrivano fino alla copertura delle drastiche perdite di reddito, che supera i 53 milioni di euro.

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Giovanni Menapace e Marica Sartori

L'aiuto delle nuove tecnologie

Nel suo intervento, la direttrice Marica Sartori ha illustrato le principali novità introdotte da Codipra in materia di innovazione. «Siamo consapevoli della esigenza di evolvere la gestione del rischio del rischio come leva strategica di una gestione aziendale complessiva e proattiva. Stiamo sviluppando progetti per integrare gli strumenti con soluzioni digitali avanzate e accessibili per semplificare la vita degli associati e offrire una protezione evoluta e duratura».

Tra le novità illustrate dal direttore, spicca l’evoluzione del Portale del Socio, che si arricchisce di nuove funzionalità dedicate in particolare ai melicoltori aderenti al Fondo Ist Mele. Uno spazio digitale pensato per offrire agli associati una visione chiara e aggiornata della propria situazione reddituale, con informazioni dettagliate sugli indennizzi attivabili. A questo si affianca il monitoraggio digitale delle polizze Prato-Pascolo, reso possibile dalla collaborazione con Rurall: grazie all’impiego di immagini satellitari e all’analisi dell’indice di vigoria, gli agricoltori possono seguire lo stato di salute dei propri appezzamenti, ottenendo così un controllo più preciso sull’andamento delle colture.

Infine, è stato avviato un progetto pilota in collaborazione con Melixa, Itas, Agriduemila Hub Innovation, Rurall e Agririsk. Al centro dell’iniziativa ci sono le “arnie digitali”, dispositivi innovativi in grado di raccogliere e trasmettere dati in tempo reale, consultabili tramite un’apposita interfaccia digitale accessibile sempre dal Portale del Socio. Un esempio concreto di come la tecnologia possa essere messa al servizio della prevenzione e della sostenibilità in ottica Esg. Nel quadro della transizione digitale e della sostenibilità, Sartori ha anche confermato il lancio del podcast “Agricoltura e Innovazione”, pensato per avvicinare gli agricoltori alle nuove tecnologie e alla cultura della gestione del rischio.

Il convegno “L’agricoltura tra rischi climatici e strategie di tutela” ha proposto un confronto tra esperti, accademici e rappresentanti istituzionali.

Il meteorologo Andrea Giuliacci ha descritto i profondi cambiamenti in atto, tra cui l’anticipo della primavera di quasi 20 giorni e la progressiva scomparsa dei ghiacciai sotto i 3.500 metri entro metà secolo. Samuele Trestini (Università di Padova), Alessandra Bonetti (Rurall), Francesco Vincenzi (Anbi), Andrea Berti (Asnacodi Italia) e Maurizio Bottura (Fondazione Edmund Mach), hanno discusso l’importanza dell’innovazione tecnologica, della condivisione dei dati e di una gestione integrata del rischio.

«L’innovazione è il cardine su cui costruire un sistema di gestione del rischio moderno ed efficace – ha sottolineato il direttore di Asnacodi Italia Andrea Berti – il modello portato avanti dai Condifesa, in sinergia con Asnacodi Italia, dimostra come la collaborazione territoriale e nazionale possa generare soluzioni concrete, evolute e sempre più vicine alle esigenze degli agricoltori».

Giulia Zanotelli, assessora provinciale all’Agricoltura, ha evidenziato il valore strategico di Codipra come pilastro a supporto della competitività e della resilienza del comparto primario trentino.

A concludere i lavori, il presidente di Asnacodi Italia, Albano Agabiti, ha offerto una riflessione sul piano nazionale: «La gestione del rischio non è solo uno strumento di tutela, ma è forte elemento di competitività per le imprese. Serve continuare a innovare, semplificare e rendere questi strumenti più accessibili, efficienti e interoperabili», ha dichiarato, sottolineando il ruolo centrale della cooperazione e dell’integrazione tra difesa passiva e attiva.

Agricoltura tra rischi climatici e strategie di tutela - Ultima modifica: 2025-05-23T11:26:21+02:00 da Simone Martarello

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