È stato più che positivo l’incontro dei responsabili ad alto livello dei ministeri della Salute che si è si è tenuto a Bruxelles il 26 settembre scorso per discutere le questioni conseguenti alla scoperta del Fipronil nelle uova. Alla riunione, prevista inizialmente solo tra alcuni Stati coinvolti, hanno partecipato tutti gli Stati membri in quanto la questione ha messo in discussione il sistema di controllo.
Gli esperti hanno concordato che la comunicazione tempestiva dei casi di frode costituisce l’approccio più coerente e coordinato per evitare incidenti come quello del Fipronil ma anche per evitare di danneggiare la fiducia dei consumatori nella sicurezza alimentare e le stesse industrie alimentari.
L’impegno che hanno preso tutti gli Stati membri con in testa la Commissione sono stati:
- Migliorare la comunicazione dei rischi tra gli Stati membri e la Commissione assicurandosi di raggiungere il pubblico in modo più coerente e rapido.
- Assicurare che sia più facile garantire una rapida valutazione del rischio comune quando tali situazioni emergono.
- Colmare il divario tra l'uso del sistema di allarme rapido per alimenti e mangimi (RASFF) e il sistema amministrativo e di cooperazione (AAC). Questi sistemi sono la forza del sistema di controllo per cui occorre massimizzare il loro potenziale.
- Istituire un "ufficiale sulla sicurezza alimentare" in ciascuno Stato membro che agisca come referente unico su tutte le questioni riguardanti la sicurezza alimentare degli alimenti e dei mangimi, per assicurare che le informazioni scorrano il più velocemente ed efficacemente possibile.
- Svolgere corsi di formazione e esercizi di crisi regolari per monitorare e migliorare il funzionamento della rete di rilevazione e di adozione delle misure di contrasto.
«L’incontro è stato molto partecipato e molto sentito da tutti gli Stati membri» ha riferito il commissario per la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis. «Non abbiamo introdotte sanzioni ma abbiamo fatto grandi passi avanti con l’adozione di un approccio più coerente e coordinato, che sarà di notevole aiuto quando l’Europa si troverà, di nuovo, a dover gestire un problema legato alla sicurezza alimentare» ha detto il commissario.