«Possiamo stilare un bilancio molto positivo per quanto riguarda le azioni dell’Areflh in difesa del settore ortofrutticolo europeo, in un contesto di grandi cambiamenti nelle politiche della Ue come per il Green deal, la strategia Farm to fork, la nuova Pac. Per esempio, molti degli emendamenti legislativi proposti dall’associazione sono stati trasmessi dagli eurodeputati. E abbiamo affermato la nostra posizione sul quadro normativo ambientale dell’Ocm ortofrutta nella nuova Pac».
Così Simona Caselli, delegato della Regione Emilia Romagna, riconfermata oggi presidente dell’Areflh per altri tre anni, riassume al termine dell’assemblea generale dell’associazione l’azione svolta da questo organismo. L’acronimo sta per Assemblea delle Regioni europee frutticole, orticole e floricole; si tratta di un’associazione europea creata nel 2000 su iniziativa di un gruppo di regioni spagnole, francesi e italiane che porta la voce dei produttori di ortofrutta e delle loro Op nelle stanze dei bottoni della Ue.
Ricerca, promozione, sicurezza
Sul tema della ricerca e dell’innovazione, continua, «insieme ad altre organizzazioni europee l’Areflh ha presentato alla Commissione Ue un documento di visione in occasione della pubblicazione del nuovo programma quadro di ricerca Horizon Europe. Anche i progetti di ricerca europei occupano un ruolo importante nelle nostre attività».
Per quanto riguarda la politica di promozione, aggiunge il presidente, oltre alle raccomandazioni formulate sui programmi annuali di lavoro della Commissione Ue «è stato intrapreso un lavoro significativo all’interno di una coalizione di organizzazioni europee». Inoltre l’Areflh recentemente «è entrata a far parte del Gruppo di esperti sul meccanismo europeo di preparazione e di risposta alle crisi di sicurezza alimentare», gruppo interno alla Commissione Ue.
L’associazione sta crescendo
Areflh, conclude Caselli, «è sempre rimasta su una dinamica positiva durante i tre anni scorsi: il numero di membri non ha cessato di crescere, la sua posizione a Bruxelles si è rafforzata. È stato significativo il coinvolgimento dei membri nei vari gruppi di lavoro e ne sono stati creati di nuovi. Nonostante la pandemia, siamo stati più attivi che mai, anche in eventi di portata internazionale».
Oggi le “members regions” di Areflh sono Andalucia, Valencia e Catalunya per la Spagna; Flandres per il Belgio; Central Macedonia per la Grecia; Piemonte, Provincia di Trento, Emilia-Romagna, Lazio e Basilicata per l’Italia; Nouvelle Aquitaine, Pays de la Loire, Bretagne, Centre Val de Loire, Auvergne Rhone-Alpes, Provence Alpes Cote d’Azur per la Francia.
Ma tra i membri oggi abbiamo Op e Apo anche del Portogallo, dell’Irlanda, dell’Olanda e dell’Austria, oltre che dei cinque paesi sopra citati. Infine ci sono “associated members” anche in Germania, oltre che in Francia.
Le sigle Ocm, Op e Apo stanno rispettivamente per Organizzazione comune di mercato, Organizzazione di produttori, Associazione di organizzazioni di produttori.