Il nuovo pagamento di base 2023-2027 continuerà a essere erogato sulla base dei titoli Pac all’aiuto. Il pagamento di base è l’unico pagamento a essere legato ai titoli, mentre tutti gli altri quattro pagamenti non sono legati ai titoli (eccetto il pagamento ridistributivo, giovani agricoltori ed ecoschema 5, che richiedono il possesso di almeno un titolo). Gli agricoltori, che possiedono i titoli nel 2022 li mantengono, mentre quelli che ne sono sprovvisti potranno acquistarli sul mercato o accedere alla riserva nazionale.
1. I titoli cambiano valore
Come noto da tempo nel periodo di programmazione 2023-2027, il valore dei titoli attuali doveva essere ricalcolato per ogni agricoltore. Ciò è puntualmente avvenuto. Agea, dopo poco più di due mesi dall’entrata in vigore della nuova Pac, il 17 marzo 2023 ha concluso il ricalcolo dei titoli Pac. Da questa data ogni agricoltore può consultare sul portale Sian il nuovo valore dei suoi titoli.
Inoltre, il 17 marzo 2023, Agea con la Circolare n. 20232 ha comunicato le operazioni di calcolo con cui sono stati aggiornati i valori dei titoli Pac per il periodo di programmazione 2023-2027, specificando che tali operazioni sono state eseguite per singolo titolo e che comportano una rideterminazione del valore di tutti i titoli validi nel Registro Nazionale Titoli al 31 dicembre 2022, senza provocare alcuna variazione del loro numero identificativo e della loro quantità. L’aggiornamento dei titoli entra in vigore dal 1° gennaio 2023 e avrà validità fino al 31 dicembre 2027.
2. I criteri del ricalcolo del valore dei titoli Pac
La procedura di rideterminazione del valore dei titoli è stata eseguita nelle seguenti fasi, ai sensi dell’art. 24 del Reg. Ue 2021/2115 e del Decreto ministeriale n. 660087 del 23 dicembre 2022 (fig. 1):
- adeguamento del valore dei titoli al nuovo massimale del pagamento di base;
- applicazione del tetto massimo dei titoli a 2.000 euro;
- determinazione del valore dell’importo unitario medio dei titoli e calcolo del fabbisogno finanziario dei titoli che si pongono sotto l’importo medio nazionale;
- adeguamento del valore dei titoli per effetto della convergenza.
Le operazioni di ricalcolo dei titoli sono svolte a livello di singolo titolo e non a livello di azienda.
fig. 1 Il processo di ricalcolo dei titoli nel periodo 2023-2027
Adeguamento del valore dei titoli
|
Il massimale nazionale del pagamento di base è passato da € 2.074.792.000,00 del 2022 a € 1.678.197.054,70 del 2023-2027.
Il valore dei titoli va adeguato al nuovo massimale. |
⇓
Applicazione del tetto massimo
|
L’Italia ha fissato tale valore ad € 2.000 a partire dall’anno di domanda 2023. |
⇓
Determinazione del valore medio nazionale dei titoli |
Agea ha calcolato tale valore in € 164,12. |
⇓
Calcolo del fabbisogno finanziario
|
Tutti i titoli nel 2026 devono avere un valore di almeno l’85% dell’importo unitario medio ovvero pari a € 139,50.
Il fabbisogno finanziario necessario è finanziato: 1) dal tetto massimo di € 2.000; 2) dalla riduzione della differenza tra il valore unitario dei titoli e l’importo unitario medio. I titoli di valore compreso tra l’85% e il 100% dell’import unitario medio non subiscono l’applicazione della convergenza; quindi, il loro valore rimane invariato. |
⇓
Adeguamento del valore dei titoli
|
Il valore dei titoli che si pongono al di sopra dell’importo unitario medio (164,12 €) diminuisce progressivamente nel corso degli anni. |
3. Adeguamento del valore dei titoli al nuovo massimale nazionale
Il nuovo valore unitario dei titoli per ogni agricoltore è calcolato, prima della convergenza:
- partendo dal valore dei titoli all'aiuto dell'anno di domanda 2022 e aggiungendo ad esso il relativo pagamento greening per l'anno di domanda 2022;
- rapportando la somma ottenuta al massimale finanziario per il sostegno di base per l’anno di domanda 2023 (€ 1.678.197.054,70).
In altre parole, il valore dei nuovi titoli è determinato sommando il loro valore storico e il relativo pagamento percepito per il greening per ogni agricoltore, riproporzionato in base al budget per il sostegno di base. Di conseguenza, gli agricoltori con un valore dei titoli più elevato continueranno a beneficiare di un sostegno più elevato e, viceversa, gli agricoltori con un valore dei titoli più basso continueranno a beneficiare di un sostegno più basso.
Bisogna tener conto che il nuovo massimale nazionale del pagamento di base è passato da 2.074.792.000 di euro del 2022 a 1.678.197.054,70 di euro del quinquennio 2023-2027. L’adeguamento del valore dei titoli al nuovo massimale nazionale annuo comporta una riduzione del valore di tutti i titoli del 18,8%.
4. Tetto di duemila euro ai titoli
L’art. 24, paragrafo 3, del Reg. Ue 2021/2115 stabilisce che ciascuno Stato membro entro il 2026, fissa un livello massimo per il valore dei singoli titoli. L’Italia ha fissato tale valore a 2.000 euro a partire dall’anno di domanda 2023 (art. 10, comma 3, del DM n. 66008723.12.2022).
Pertanto, tutti i titoli che hanno un valore superiore a € 2.000, vengono portati al valore unitario massimo in questione. L’importo così recuperato (€ 2.085.340,82) è utilizzato per finanziare gli aumenti dei titoli di valore basso.
In Italia i titoli di valore superiore a 2.000 euro sono pochi, ma in alcuni casi raggiungono anche 40.000 euro a titolo. Si tratta prevalentemente di agricoltori che possedevano titoli speciali, provenienti dai premi zootecnici, che nel 2015 sono stati convertiti in titoli ordinari abbinati su pochi ettari. L’impatto per questi agricoltori è rilevantissimo, anche perché – dopo l’applicazione del tetto ai titoli – subiscono la convergenza.
5. L’applicazione della convergenza
I titoli 2023-2027 rimarranno differenziati sulla base del loro valore storico, ma l’Italia dovrà innalzare i titoli di valore basso al 85% del valore medio nazionale entro il 2026. Questo processo si chiama convergenza interna dei titoli.
L’obiettivo finale del nuovo modello di sostegno della Pac è di ridurre le differenze del valore unitario di ciascun titolo rispetto all’importo unitario medio nazionale.
6. Il valore medio nazionale dei titoli
Il processo di convergenza ha richiesto, come prima operazione, la determinazione del valore dell’importo unitario medio nazionale, che è stato fissato da Agea in 164,12 euro calcolato dividendo:
- il massimale per il sostegno di base al reddito stabilito per l’anno 2026 (pari a € 1.678.197.054,70);
- per il numero di ettari ammissibili associati ai titoli risultanti dal Registro Titoli, pari a 10.225.337,70 ettari.
Questo valore è molto inferiore al valore medio nazionale dei titoli del 2022, pari a € 203,55, in conseguenza del nuovo massimale nazionale del pagamento di base che è passato da € 2.074.792.000,00 del 2022 a € 1.678.197.054,70 del 2023-2027.
7. Calcolo del fabbisogno finanziario per innalzare i titoli di valore basso
A questo punto, il processo di convergenza ha richiesto il calcolo del fabbisogno finanziario dei titoli che si pongono al di sotto dell’importo unitario medio, colmabile con:
- le risorse ricavate dall’applicazione del livello massimo di 2.000 euro a titolo (€ 2.085.340,82);
- la riduzione della differenza tra il valore unitario dei titoli del singolo agricoltore e l’importo unitario medio nazionale previsto per il sostegno di base al reddito per l’anno di domanda 2026, dei titoli il cui valore unitario si situa sopra la media.
Alcuni dati importanti:
- l’85% dell’importo unitario medio è pari a € 139,50; pertanto tutti i titoli nel 2026 devono avere un valore di almeno € 139,50;
- i titoli di valore compreso tra l’85% e il 100% dell’importo unitario medio non subiscono l’applicazione della convergenza; quindi, il loro valore rimane invariato;
- la riduzione del valore dei titoli che si pongono al di sopra del valore medio unitario avviene in modo proporzionale rispetto alla distanza del titolo dal valore medio, prendendo in considerazione solo la parte eccedente il predetto valore medio.
8. Convergenza interna: taglio del 30%
Gli importi necessari a colmare la differenza tra il valore da raggiungere entro l’anno di domanda 2026 e quello unitario dei titoli sono recuperati attraverso quattro fasi annuali di eguale valore. Tale meccanismo prevede che il valore dei titoli che si pongono al di sopra dell’importo unitario medio (€ 164,12) diminuisca progressivamente nel corso degli anni mentre il valore dei titoli al di sotto aumenti progressivamente fino a raggiungere l’85% dell’importo unitario medio.
La riduzione del valore dei titoli che si posizionano al di sopra dell’importo unitario medio non può essere superiore al 30% (escludendo la riduzione determinata dall’applicazione del valore unitario massimo ai titoli), facendo comunque salva la possibilità di applicare una riduzione maggiore qualora ciò si rendesse necessario per raggiungere il valore minimo dei titoli entro l’anno di domanda 2026. In tal caso, si procede prima ad aumentare la percentuale di riduzione del valore dei soli titoli che non hanno ancora raggiunto la percentuale di riduzione del 30% e, solo qualora tale operazione non si sia rivelata sufficiente a reperire le risorse necessarie, si procede ad aumentare la percentuale di riduzione anche oltre la soglia del 30%.
9. Alcuni esempi
L’analisi del Registro Titoli, pubblicato da Agea il 17 marzo 2023, dimostra l’applicazione dei criteri sopraesposti. Facciamo cinque casi.
Caso 1: valore dei titoli al di sotto dell’importo unitario medio
Il Registro Titoli 2022 contiene titoli del valore di € 113,53.
L’adeguamento del valore dei titoli al nuovo massimale nazionale comporta una riduzione del valore di tutti i titoli del 18,8%. Poi si applica l’aumento del valore dei titoli per giungere all’85% dell’importo unitario medio che è pari a 139,50 euro.
Tab. 1 - Valore del titolo che si pone al di sotto dell’importo unitario medio |
|||
Anno | Valore del titolo (€) | Var. % rispetto al titolo rimodulato |
Var. % rispetto al titolo 2022 |
2022 | 113,53 | - | |
2023 | 104,01 | 12,83 | -8,4 |
2024 | 115,84 | 25,66 | 2,0 |
2025 | 127,67 | 38,50 | 12,5 |
2026 | 139,50 | 51,33 | 22,9 |
2027 | 139,50 | 51,33 | 22,9 |
Caso 2: Valore dei titoli tra l’85% e il 100% dell’importo unitario medio
Il Registro Titoli 2022 contiene titoli del valore di € 195,55. L’adeguamento del valore dei titoli al nuovo massimale nazionale comporta una riduzione del valore di tutti i titoli del 18,8%. Quelli di valore compreso tra l’85% e il 100% dell’importo unitario medio non subiscono l’applicazione della convergenza. Nel caso in questione, il valore del titolo rimane invariato per tutti i cinque anni a € 158,78 e diminuisce del 18,8% rispetto al valore 2022.
tab. 2 - Valore del titolo che si pone tra l’85% e il 100% dell’import unitario medio |
|||
Anno | Valore del titolo (€) | Var. % rispetto a titolo rimodulato |
Var. % rispetto a titolo 2022 |
2022 | 195,55 | - | |
2023 | 158,78 | 0,00 | -18,8 |
2024 | 158,78 | 0,00 | -18,8 |
2025 | 158,78 | 0,00 | -18,8 |
2026 | 158,78 | 0,00 | -18,8 |
2027 | 158,78 | 0,00 | -18,8 |
Caso 3: Valore dei titoli superiore all’importo unitario medio
Il Registro Titoli 2022 contiene titoli del valore di € 432,96. L’adeguamento del valore dei titoli al nuovo massimale nazionale comporta una riduzione del valore di tutti i titoli del 18,8%. La riduzione del valore dei titoli che si pongono al di sopra del valore medio unitario avviene in modo proporzionale rispetto alla distanza del titolo dal valore medio, prendendo in considerazione solo la parte eccedente il predetto valore medio.
Nel caso in questione, il valore del titolo diminuisce a € 255,44 nel 2026, con una perdita 27,3% rispetto al titolo rimodulato e del 41% rispetto al valore 2022.
tab. 3 - Valore del titolo che si pone al di sopra dell’importo unitario medio |
|||
Anno | Valore del titolo (€) |
Var. % rispetto a titolo rimodulato |
Var. % rispetto a titolo 2022 |
2022 | 432,96 | - | |
2023 | 330,60 | -5,96 | -23,6 |
2024 | 307,93 | -12,41 | -28,9 |
2025 | 285,13 | -18,89 | -34,1 |
2026 | 255,44 | -27,34 | -41,0 |
2027 | 255,44 | -27,34 | -41,0 |
Caso 4: Valore dei titoli molto superiore dell’importo unitario medio
Il Registro Titoli 2022 contiene titoli del valore di € 1.294,16. L’adeguamento del valore dei titoli al nuovo massimale nazionale comporta una riduzione del valore di tutti i titoli del 18,8%. La riduzione del valore dei titoli che si pongono al di sopra del valore medio unitario avviene in modo proporzionale rispetto alla distanza del titolo dal valore medio, con una perdita massima del 30% (stop loss).
Nel caso in questione, il valore del titolo diminuisce a € 734,17 nel 2026, con una perdita del 30% rispetto al titolo rimodulato (stop loss) e del 43,3% rispetto al valore 2022.
tab. 4 - Valore del titolo che si pone molto al di sopra dell’importo unitario medio |
|||
Anno | Valore del titolo (€) |
Var. % rispetto a titolo rimodulato |
Var. % rispetto a titolo 2022 |
2022 | 1.294,16 | - | |
2023 | 951,72 | -9,43 | -26,5 |
2024 | 844,49 | -19,63 | -34,7 |
2025 | 736,62 | -29,90 | -43,1 |
2026 | 734,17 | -30,00 | -43,3 |
2027 | 734,17 | -30,00 | -43,3 |
Caso 5: Valore dei titoli oltre i 2.000 euro
Il Registro Titoli 2022 contiene titoli del valore di € 4.526,29, quindi un valore superiore a € 2.000.
I titoli che hanno un valore superiore ad € 2.000, vengono portati al valore unitario massimo in questione. Poi si procede all’adeguamento del valore dei titoli al nuovo massimale nazionale che comporta una riduzione del valore di tutti i titoli del 18,8%.
Come nel caso precedente, la riduzione del valore dei titoli che si pongono al di sopra del valore medio unitario avviene in modo proporzionale rispetto alla distanza del titolo dal valore medio, con una perdita massima del 30% (stop loss).
Nel caso in questione, il valore del titolo diminuisce a € 1.400 nel 2026, con una perdita del 30% rispetto al titolo rimodulato (stop loss) e del 69,1% rispetto al valore 2022.
tab. 5 - Valore del titolo che si pone al di sopra di € 2.000 |
|||
Anno | Valore del titolo (€) |
Var. % rispetto al titolo rimodulato |
Var. % rispetto al titolo 2022 |
2022 | 4.526,29 | - | |
2023 | 1.794,80 | -10,26 | -60,3 |
2024 | 1.572,80 | -21,36 | -65,3 |
2025 | 1.400,00 | -30,00 | -69,1 |
2026 | 1.400,00 | -30,00 | -69,1 |
2027 | 1.400,00 | -30,00 |
-69,1 |
10. I titoli sono provvisori
La Circolare Agea comunica l’avvenuta pubblicazione dei titoli aggiornati per il periodo di programmazione 2023-2027 nel Registro Nazionale Titoli, consultabile nel Sistema Informativo Agricolo Nazionale (Sian). Inoltre, precisa tutti i titoli sono nello stato “provvisorio” e che, con successiva comunicazione, sarà data notizia della definitività dei titoli pubblicati e dell’apertura delle procedure di trasferimento titoli 2023.
Poveri Agricoltori