Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione europea hanno raggiunto un compromesso sulla parte agricola del cosiddetto “Regolamento omnibus”. «Fanno parte dell'accordo finale gran parte delle proposte della Commissione agricoltura del Parlamento europeo – ha spiegato Paolo De Castro, capo negoziatore della Commissione agricoltura, di cui è primo vicepresidente -, sottolineando che l'accordo costituisce la vera riforma di metà percorso della Pac e prevede circa cinquanta cambiamenti legislativi nei quattro atti di base della Pac. Si semplifica l'applicazione del greening, si introducono misure di mercato per rendere più forti le organizzazioni dei produttori e si rafforzano le misure di gestione del rischio, allargando alle assicurazioni la soglia di riduzione della produzione dal 30% al 20% - ha precisato De Castro, ricordando che proseguono i negoziati sulle altre parti del Regolamento omnibus, «che si devono chiudere entro dicembre». Se tutto andrà come previsto le nuove misure dovrebbero entrare in vigore il 1° gennaio 2018.
Giorgio Mercuri, coordinatore di Agrinsieme (che riunisce Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari), ha commentato così l’approvazione: «Esprimiamo soddisfazione per l’accordo raggiunto tra Parlamento Ue, Commissione e Consiglio in merito al regolamento Omnibus. Le modifiche introdotte all’attuale assetto della Pac nel testo del regolamento rappresentano opportunità importanti per garantire alle aziende agricole italiane ed europee una maggiore flessibilità e semplificazione, in particolare per quanto riguarda le regole relative al greening, ai pagamenti accoppiati ed ai giovani agricoltori. Ci sono però ancora molti aspetti da affrontare per migliorare la normativa europea sulla Pac che rimane in generale complessa e che deve favorire le aspettative delle imprese agricole orientate al mercato e che hanno bisogno di strumenti adatti per accrescere la loro competitività».
«Ora bisogna guardare avanti – ha concluso Agrinsieme - lavorando per realizzare una riforma più coraggiosa dopo il 2020. A partire dalle linee guida generali che saranno contenute nella Comunicazione che la Commissione ha annunciato di presentare entro dicembre».