Capire i biostimolanti per utilizzarli al meglio

Edagricole lancia il libro “I biostimolanti in agricoltura”, undicesimo titolo della Collana “Università e Formazione”. 32 co-autori fanno luce sulle caratteristiche di questi prodotti. La presentazione del volume il 4 dicembre a Roma presso l’Accademia dei lincei

I biostimolanti sono un importante ed efficace strumento a disposizione degli agricoltori per incrementare la resa e la qualità dei raccolti.

Questi possono essere costituiti dai più diversi materiali: funghi e batteri benefici, sostanze umiche, composti azotati (idrolizzati proteici), estratti di alghe, chitosani e altri biopolimeri…

Su questi prodotti, che vengono ormai utilizzati dagli agricoltori di tutto il mondo, ci sono però ancora molti aspetti da chiarire. Tecnici e studiosi tendono così a organizzare workshop e convegni per confrontarsi sui risultati dei più recenti studi. L’ultimo incontro è stato il Congresso mondiale sui biostimolanti, che si è tenuto a Barcellona dal 18 al 21 novembre. L’incontro ha visto un prolifico confronto fra le industrie del settore e ricercatori; erano presenti 1200 delegati di oltre 500 imprese del settore, provenienti da più di 60 Paesi.

Conoscenze da migliorare

La variabilità dei risultati finora ottenuti nell’impiego dei biostimolanti, nonostante l’ampia disponibilità commerciale, rende indispensabile una maggiore conoscenza sulle loro caratteristiche compositive, i possibili usi e le modalità d’impiego.

La ricerca scientifica è impegnata a migliorare la qualità dei formulati attraverso la selezione, la caratterizzazione delle materie prime e la standardizzazione del processo di produzione industriale.

Recenti studi, attraverso approcci multidisciplinari, hanno contribuito ad approfondire le conoscenze sulle modalità di azione dei biostimolanti per le principali colture, con l’intento di aiutare l’agricoltore e gli operatori professionali nella scelta dei prodotti più idonei in funzione dell’obiettivo produttivo.

Quadro normativo incompleto

Purtroppo l’assenza di un chiaro inquadramento normativo a livello internazionale (nonostante i grandi passi condotti di recente sia in Europa che negli Usa e l’introduzione - anche se parziale - nel nuovo regolamento Ue che si applicherà a partire dal luglio 2022) preclude la possibilità di classificar in modo univoco e dettagliato le sostanze che possono rientrare nel concetto di biostimolante.

Secondo Ebic (l’associazione dei produttori europei di biostimolanti) si definisce biostimolante qualunque prodotto che stimola i processi nutrizionali delle piante indipendentemente dal suo tenore di nutrienti, con l’unica finalità di migliorare una o più delle seguenti caratteristiche della pianta o della rizosfera della pianta: efficienza dell’uso dei nutrienti, tolleranza allo stress abiotico, caratteristiche qualitative, disponibilità di nutrienti confinati nel suolo o nella rizosfera.

Nuovo volume Edagricole

Molte risposte agli interrogativi sul tema dei biostimolanti si possono trovare nel volume Edagricole “I biostimolanti in agricoltura”, undicesimo titolo della Collana “Università e Formazione”, una collana nata sei anni fa per diffondere le conoscenze e le innovazioni indirizzate alla formazione universitaria e all’aggiornamento professionale.

La pubblicazione, curata da Antonio Ferrante, vede la partecipazione di 32 autori. Questi, in funzione della propria specializzazione, entrano in merito alle caratteristiche dei prodotti e al loro impiego in campo. Tutto in funzione dei più recenti studi e ricerche.

Presentazione del libro

Il libro sarà presentato il 4 dicembre presso l’Accademia nazionale dei Lincei a Roma. Il programma dell’incontro prevede gli interventi di Michele Pisante (direttore scientifico della collana), Eugenio Occhialini (direttore Edagricole), Antonio Ferrante (curatore del volume), Claudio Ciavatta (uno dei co-autori). Introdurranno i lavori Giorgio Parisi (presidente Accademia Nazionale dei Lincei) ed Enrico Porceddu (Università di Viterbo). Le conclusioni sono a cura di Bruno Caio Faraglia (Mipaaf) e Lorenzo Gallo (Assofertilizzanti).

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Capire i biostimolanti per utilizzarli al meglio - Ultima modifica: 2019-11-26T16:54:29+01:00 da Alessandro Maresca

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