Continua a calare il consumo di fertilizzanti in Italia. Nel 2018, infatti, secondo i dati pubblicati in questi giorni dall’Istat sul proprio sito, questo è sceso di quasi il 6% rispetto all’anno precedente.
I dati Istat sui consumi di fertilizzanti in Italia però non fanno più notizia sia per la mancanza di tempestività (arrivano praticamente un anno dopo) sia per le ricorrenti critiche sulla loro inattendibilità. Ovviamente di questo limite non possiamo incolpare più di tanto l’Istat. I dati sono infatti volontari, e le correzioni e le interpolazioni statistiche applicate per ottenere il dato complessivo non sempre risultano funzionali all’ottenimento di risultati completamente attendibili.
Un dato di riferimento
L’Istat dunque ha scelto di continuare a rilevare i dati ma non li comunica più (né li commenta) come faceva fino a qualche anno fa attraverso la diffusione di una nota stampa.
Solo andando frequentemente a guardare sul sito Istat è possibile cogliere il momento in cui questi vengono pubblicati. E proprio in questi giorni li abbiamo trovati.
Nella tabella in fondo all’articolo viene confrontato il dato Istat 2018 e quello dell’anno precedente fornendo elementi utili per comprendere il trend del settore, anche se la diffusione del dato 2018 solo a novembre di quest’anno, purtroppo non consente di attuare azioni correttive da parte degli operatori del settore.
Dati concordi sul calo
L’Istat segnala vendite complessive nell’ordine dei 2,5 milioni di tonnellate con una flessione del 5,7% rispetto al 2017. Relativamente al totale, la stima proposta da Assofertilizzanti ha valutato consumi di poco inferiori a 2,8 milioni di tonnellate con un calo di circa il 5% rispetto all’anno prima. Una stima indipendente, quella della Silc Fertilizzanti di Ravenna, fornisce per i consumi 2018 valori prossimi a 2,9 milioni di tonnellate con una flessione intorno al 4% su base annua. Ci conforta, almeno, il fatto che tutte le valutazioni sono concordi nel dire che i consumi sono in calo e, relativamente al 2019 (dati di sole stime indipendenti), si conferma il perdurare del ribasso seppur con alcune differenze tra i singoli comparti.
I prodotti azotati
Se andiamo ad analizzare le singole famiglie di concimi vediamo che l’Istat segnala un incremento delle vendite degli azotati, esclusivamente dovuto ai nitrati. È possibile che qualche azienda produttrice/importatrice di nitrati abbia risposto nel 2018 ma non lo abbia fatto nel 2017? Tutti gli indicatori segnano infatti consumi degli azotati in linea con la flessione complessiva. Risultando in particolare per i nitrati importazioni relativamente stabili, l’intero aumento evidenziato dall’Istat sembrerebbe da ascrivere alla produzione nazionale, ipotesi che non è ritenuta troppo probabile.
Fosfatici e potassici
Diametralmente opposte sono le valutazioni per il comparto dei fosfatici. l’Istat ipotizza infatti un crollo di oltre il 20% mentre gli altri “rilevatori” dicono che il 2018 ha visto una ripresa dei consumi di concimi a base di solo fosforo rispetto al 2017.
Per i potassici il confronto 18/17 Istat non trova riscontro con gli indicatori (il potassio è tutto d’importazione) che li danno in flessione. Sono invece tutti concordi nel ritenere che vendite e consumi di concimi binari e ternari sono in decisa flessione, trend che sembra confermarsi anche nel 2019.
Prodotti organici
Peri prodotti a base organica Istat segnala un calo dell’11% mentre altre stime li danno stabili o in leggere aumento. Questa categoria di concimi, dopo vari anni di aumenti sembra che nel 2019 segnerà una brusca inversione di tendenza, più accentuata negli organo-minerali.
Una strada inevitabile
Al di là dei numeri nello specifico, le varie rilevazioni dipingono un quadro di mercato che vede sicuramente una contrazione di consumi. Su questa incidono sicuramente la diminuzione degli ettari a cereali, così come la maggiore attenzione da parte degli agricoltori nella scelta e utilizzo di prodotti più efficienti che funzionano a dosaggi più bassi. Questa è ormai la strada segnata per gli anni a venire e su questa i produttori di fertilizzanti si dovranno allineare.
Vendite di concimi in Italia (tonnellate) |
Fonte: Istat | ||
Prodotto | 2017 | 2018 | 2018/2017 |
Solfato ammonico | 90.593 | 81.288 | -11,4% |
Nitrati (CAN/AN/NC) | 316.897 | 371.212 | 14,6% |
Urea | 570.608 | 552.618 | -3,3% |
Altri azotati | 101.108 | 100.062 | -1,0% |
Totale Azotati | 1.079.206 | 1.105.180 | 2,4% |
Perfosfato semplice | 53.997 | 46.306 | -16,6% |
Perfosfato triplo | 20.830 | 20.955 | 0,6% |
Altri fosfatici | 47.724 | 33.187 | -43,8% |
Totale Fosfatici | 122.551 | 100.448 | -22,0% |
Cloruro di potassio | 50.721 | 55.258 | 8,2% |
Solfato di potassio | 17.599 | 18.287 | 3,8% |
Altri Potassici | 8.586 | 10.893 | 21,2% |
Totale Potassici | 76.906 | 84.438 | 8,9% |
Binari | 347.438 | 289.334 | -20,1% |
Ternari | 377.976 | 347.346 | -8,8% |
Totale composti | 725.414 | 636.680 | -13,9% |
Altri (Micro-Meso) | 28.213 | 26.154 | -7,9% |
Organici | 340.223 | 309.795 | -9,8% |
Organo-Minerali | 286.182 | 251.795 | -13,7% |
Totale a base organica | 626.405 | 561.590 | -11,5% |
Totale generale | 2.658.695 | 2.514.490 | -5,7% |