L’Ue non riesce a decidere sull’autorizzazione di tre mais ogm, ma crea polemiche la scelta dell’Italia di esprimere voto favorevole, pur essendo tra i 17 Paesi europei che hanno vietato le colture transgeniche sul proprio territorio. Immediata la levata di scudi di ong e associazioni ambientaliste ed agricole, che hanno denunciato “l’ipocrisia di Roma”.
Sul fronte italiano ha preso le distanze dal voto a favore il ministero delle Politiche agricole che secondo quanto si è appreso aveva confermato la sua contrarietà alle autorizzazioni e aveva dato come indicazione di voto l’astensione che equivale alla contrarietà nel comitato competente Ue, dove votano i ministeri della Salute europei.
Da un punto di vista giuridico, ora la Commissione potrebbe convocare il comitato d’appello, andare nuovamente al voto sui tre mais ogm e, in caso di equilibri immutati, decidere autonomamente di autorizzare i tre mais. Ma potrebbe, come successo più volte è accaduto in passato, anche scegliere di sospendere la decisione.