Ortofrutta, nei primi quattro mesi del 2023 export in ripresa rispetto al 2022

Ortofrutta
L'analisi di fruitimprese relativa al primo quadrimestre 2023. Tengono le mele, calano i kiwi. Bilancia commerciale ancora in negativo ma con segnali di miglioramento

I dati Istat dei primi quattro mesi del 2023 elaborati da Fruitimprese evidenziano una ripresa dell’export di ortofrutta rispetto allo stesso periodo del 2022 con un +2,6% in volume e +6,3% in valore. In miglioramento anche la bilancia commerciale che, seppur ancora in territorio negativo in quantità (l’import supera l’export di 97.214 tonnellate, circa la metà del saldo negativo dell’anno scorso), vede incrementare il saldo positivo in valore con un +64,4%. Lo comunica l'associazione che rappresenta le imprese di produzione, trasformazione e commercializzazione dell'ortofrutta presieduta da Marco Salvi.

Bene ma non benissimo dunque l’export che vede rallentare il tasso di crescita rispetto ai primi tre mesi dell’anno quando il dato era +6,5% in volume e +10,7% in valore. Cala nel primo quadrimestre 2023 l’import di ortofrutta -4,1% in volume (primo trimestre -3,9%) e -1,3% in valore (primo trimestre -1,8%).

Import-export gen-apr 2023 su gen-apr 2022
Elaborazioni Fruitimprese su dati Istat

Bene ortaggi e legumi, male la frutta secca

Dall’analisi dei principali prodotti esportati emerge una sostanziale tenuta dell’export delle mele, un calo delle spedizioni di kiwi (-1,63% in volume e -9,57 in valore) che peggiora sensibilmente rispetto ai dati del primo trimestre quando segnava una crescita del 15,81% in volume e un +2,10% in valore, a causa di una riduzione dei volumi a disposizione degli operatori rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Cala leggermente l’export di arance che però segnano un ottimo +11,66% in valore, trend confermato dai limoni e dagli easy-peeler che registrano buone performance sia in volume che in valore.

Aumentano le esportazioni di tuberi, ortaggi e legumi +4,2% in volume e +14,3% in valore e quelle di agrumi +1,6% in volume e +12,7% in valore, categorie che mantengono quindi un tasso di crescita compatibile con il  tasso di inflazione, operazione non riuscita alla frutta fresca che aumenta con percentuali intorno al 2% sia in quantità che in valore.

Male l’export di frutta secca che cala vistosamente soprattutto in valore (-22,5%) e che vede ridurre sensibilmente anche le importazioni (-18,4% in volume e -16,5% in valore), segnale di una crisi dei consumi, ma anche della presenza sul mercato di una sempre maggiore quantità di prodotto italiano che in questi anni ha visto crescere volumi ed areali.

Andamento import-export dei principali prodotti
ortofrutta
Elaborazioni Fruitimprese su dati Istat

Importiamo più ortaggi e meno agrumi

Sul fronte dell’import prosegue la crescita dei tuberi, ortaggi e legumi (+7,9% in volume e +17,4% in valore) e calano gli agrumi di importazione di quasi il 10% in volume, stesso valore segnato dall’import di frutta tropicale. Scendono sensibilmente anche le importazioni di frutta fresca che nel primo quadrimestre 2023 segnano un -20,5% in quantità e -12,3% in valore.

Capitolo a parte per le pere che crescono addirittura a tre cifre in volume, ma che sono reduci da un annus horribilis nel 2022, siamo ancora lontani da un dato “normale” e, purtroppo, la produzione 2023 non regalerà soddisfazioni in questo senso.

Calano infine le importazioni degli ananas (-3,50% in volume e +0,39% in valore) e delle banane (-10,17% in volume e -0,57% in valore) a dimostrazione che la crisi dei consumi non sta risparmiando nessuno, neanche il “frutto rifugio” per eccellenza.

Ortofrutta, nei primi quattro mesi del 2023 export in ripresa rispetto al 2022 - Ultima modifica: 2023-07-17T22:24:21+02:00 da Redazione Terra e Vita

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