Sant’Orsola compie 40 anni e inaugura un nuovo stabilimento

    Taglio del nastro per un nuovissimo stabilimento che diventerà il "quartier generale" dei piccoli frutti. Investimento da 43 milioni

    "Piccoli frutti grandi progetti”, questa la nuova realtà della Sant’Orsola, cooperativa che ha inaugurato il nuovo stabilimento di Pergine Valsugana che diventerà il cuore pulsante della cittadella dei piccoli frutti che sarà completata nell’arco di un paio d’anni. Con l’occasione si è celebrato anche il quarantesimo di costituzione della cooperativa. «Una realtà - ha affermato con orgoglio il confermato presidente Silvio Bertoldi - che non ha paragoni non solo in Italia ma in Europa».
    Questi alcuni dati che dimostrano questa affermazione: l’opera è stata realizzata in meno di due anni, su un’area di 16 ettari, mentre i capannoni coprono un area di 55mila metri quadrati. L’investimento complessivo dell’opera sfiora i 43 milioni, 30 dei quali già spesi per la realizzazione dei capannoni con un intervento pubblico di 8 milioni ed è dotata di una serie di 157 piccole celle frigo in modo da poter governare anche modeste quantità di un prodotto la cui caratteristica principale è la freschezza, 20 linee di confezionamento, e servizi relativi.

     Una coop dei piccoli frutti ma dai grandi numeri

    La cooperativa, costituita nel 1979, conta attualmente su 844 aziende associate, provenienti sia dal Trentino che dal sud Italia ma ha dei soci anche in Spagna. Il tutto con l’obiettivo di assicurare ad un mercato in costante crescita i prodotti freschi 12 mesi l’anno.  Nel 2018 i soci hanno conferito complessivamente 5.463 tonnellate di frutti di bosco, fragole e ciliegie tardive, con un ricavo dalle vendite pari a 59,9 milioni di euro, mentre ai soci sono stati liquidati 26,1 milioni. Le coltivazioni coprono 513 ettari, la maggior parte fuori terra. Sano collocate dai 200 metri s.l.m. fino ai 1400, il che permette una grande scalarità nel periodo di maturazione e di raccolta. Ma la Sant’Orsola, marchio ormai affermato sui mercati internazionali. L’azienda è anche una ottima fonte di occupazione: i dipendenti sono attualmente 206, senza considerare le centinaia assunti stagionalmente dalle aziende dei soci per il raccolto che va da maggio ai geli di inizio novembre. L’efficienza della cooperativa emerge anche dal bilancio approvato dai soci all’unanimità, l’utile ha superato gli 800.000 euro.

    Il più grande "villaggio" europeo per i piccoli frutti

    Al taglio del nastro erano presenti oltre mille persone fra soci e ospiti, con in testa il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti con il suo vice assessore alla Cooperazione Mario Tonina e l’assessore all’Agricoltura Giulia Zanotelli. Fugatti ha dato atto dell’intuizione dei pionieri che 40 anni fa avviarono la cooperativa ed al Cda che su idea del consulente Fabio Rizzoli, ha avuto il coraggio di realizzare questa opera che favorirà la competitività e la capacità promozionale dell’immagine del Trentino nel mondo. Dal canto suo la Zanotelli ha parlato di sfida vinta, ed ha assicurato il pieno sostegno della Provincia nel consolidamento del Trentino come distretto dei piccoli frutti. Secondo il presidente Bertoldi «siamo di fronte ad un territorio che ha fortemente creduto in questo progetto punto di riferimento a livello internazionale per i piccoli frutti, con coraggio e determinazione. È un progetto che integra il settore turistico, diventando anche un grande campo dimostrativo di queste produzioni per un turismo sostenibile ed attento al consumo di questi frutti salutistici. Siamo orgogliosi - ha concluso Bertoldi - di inaugurare il primo e più importante tassello del più grande Villaggio dei piccoli frutti realizzato in Europa».

    Sant’Orsola compie 40 anni e inaugura un nuovo stabilimento - Ultima modifica: 2019-04-09T16:42:32+02:00 da Simone Martarello

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