Interventi di ogni tipo per salvare la risorsa acqua

risorsa acqua
Francesco Vincenzi
Piove, ma dopo la siccità invernale si prospetta un'estate in cui l'acqua andrà centellinata. Mettendo in luce ancor di più la necessità di dare piena attuazione degli interventi per potenziare reti e invasi e per aumentare il grado di innovazione nella gestione sostenibile delle risorse idriche

Secondo il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, i danni per calamità naturali (terremoti, alluvioni, siccità) costano allo Stato in media circa 7 miliardi di euro all’anno, di questi quasi la metà vanno a colpire le imprese agricole e il loro reddito. Tali danni potrebbero essere evitati o almeno drasticamente ridotti investendo ogni anno una frazione della somma prima indicata in prevenzione (infrastrutture antisismiche, riduzione del consumo di suolo, aumento della capacità di invaso).

Si rischia un anno di grave crisi idrica

Anche il 2019 si prospetta infatti per il centro nord un anno di grave crisi idrica: nonostante gli ultimi acquazzoni primaverili, le precipitazioni invernali pressoché dimezzate e la scarsa disponibilità di neve sull’arco alpino ne sono la certificazione.

L’attuale situazione di scarso riempimento dei grandi laghi e le poche riserve idriche presenti nel suolo lasciano presagire elevate possibilità di non avere garanzia di conservare acqua in quantità sufficiente a completare la prossima stagione irrigua e quindi è facile anche prevedere l’insorgere di possibili conflitti per l’utilizzo della risorsa tra i diversi utenti e tra Regioni e Stati.

Tropicalizzazione in atto

Il paradosso è che ciò accada in un Paese che in teoria sarebbe ricco di acqua, il problema è che piove in modo diverso rispetto alle esigenze e ormai in modo quasi tropicale, con alluvioni nel periodo autunno/invernale e scarsità di precipitazioni in quello primaverile/estivo, situazioni destinate ad aggravarsi nei prossimi anni per lo strutturarsi dei cambiamenti climatici.

Occorre pertanto accelerare tutte le attività finalizzate al contrasto degli effetti negativi di tale situazione. È infatti certo che è necessario difenderci dall’acqua, ma risulta non più rinviabile anche conservarla e tutelarla essendo sempre più una risorsa decisiva per l’agricoltura e i settori ad essa correlati, oggi senza dubbio il maggiore “driver” di un’economia dell’agroalimentare reddituale, originale e distintiva in grado di competere sui mercati globali e di fare vera occupazione.

Più reti e più invasi

Attualmente si stima che venga conservata solo l’11% delle precipitazioni e risulta quindi fondamentale, obbligatorio direi, aumentare tale percentuale.

Risulta chiara quindi l’importanza di intervenire con urgenza attraverso interventi strutturali e non strutturali. Per quanto riguarda i Consorzi di bonifica e d’irrigazione sono ormai operative opportunità di finanziamento per opere necessarie ad ammodernare gli impianti irrigui e raccogliere le risorse idriche in eccesso e conservarle per la stagione irrigua (Psrn, Fsc, Piano Invasi).

L'utilità degli osservatori

Per quanto riguarda gli interventi non strutturali, certamente di grande importanza è stata la costituzione degli Osservatori distrettuali sugli utilizzi idrici, Osservatori che risultano già attivati sia nel distretto dell’Alto Adriatico, sia in quello Padano.

Droni, digitale, telerilevamento: parola d'ordine innovazione

Altro intervento non strutturale per l’agricoltura è sicuramente costituito dall’innovazione, per quanto attiene l’irrigazione collettiva, gestita dai Consorzi associati all’Anbi (81% di quella totale), l’unica in grado di gestire al meglio le situazioni di scarsità idrica, essa riguarda i sistemi di consiglio irriguo (Irriframe e altri), le tessere elettroniche (Acquacard), l’utilizzo del telerilevamento, dell’informatica, dei droni, nonché il contenimento dei costi attraverso la produzione di energia idroelettrica, utilizzando i dislivelli dei canali, ed il fotovoltaico, tutte azioni tese ad ottimizzare l’uso della risorsa, ridurre i conflitti per l’utilizzo della stessa e migliorare reddito e competitività delle imprese agricole, con vantaggi anche per i consumatori.


Francesco Vincenzi è Presidente Anbi - Associazione nazionale consorzi gestione
e tutela del territorio e acque irrigue
presidenza.anbi@anbi.it

Editoriale pubblicato su Terra e Vita

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Interventi di ogni tipo per salvare la risorsa acqua - Ultima modifica: 2019-04-17T09:20:03+02:00 da K4

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