Bruxelles dispone di aprire le frontiere agli stagionali

I blocchi alle frontiere interne dell'Unione monitorati da Frontex
L’esecutivo di Ursula von der Leyen raccoglie l’invito di Simona Caselli (Areflh). Nello stesso giorno in cui vengono inaspriti i blocchi per gli spostamenti non necessari, la Commissione detta le linee guida per aprire le frontiere interne per i lavoratori dei comparti essenziali come l’agricoltura. Per le prossime raccolte mancano infatti almeno 400mila braccia

Areflh chiede e la Commissione Europea risponde.

Bruxelles ha infatti pubblicato nuove linee guida per porre fine ai blocchi alle frontiere interne e garantire la libera circolazione a lavoratori transfrontalieri di settori oggi più che mai strategici come quello sanitario e agroalimentare e di servizi come l’assistenza per l’infanzia, quella agli anziani e il personale critico per i servizi di pubblica utilità.

Raccolti di ortofrutta a rischio

Un’indicazione che, se seguita senza indugio dagli Stati Membri, può risolvere un problema di carenza di manodopera stagionale che sta diventando limitante in particolare per le filiere ortofrutticole.

Ne avevamo scritto pochi giorni fa: Simona Caselli, presidente di Areflh (Assemblea delle Regioni Europee Frutticole, Orticole e Floricole) aveva proposto alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, la rapida adozione di misure che partivano proprio dalla «salvaguardia del diritto alla libera circolazione dei beni e dei lavoratori in tutta l'Ue per risolvere il grave problema della carenza di manodopera derivante dalle politiche di restrizione alle frontiere attuate dagli Stati membri per frenare la diffusione di Covid19».

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea e Simna Caselli Presidente Arflh

Confagricoltura stima una carenza di 200mila lavoratori

Quanti lavoratori mancano? Secondo Confagricoltura in Italia ne servono almeno 200mila. «Con le persone colpite dal virus - spiega il presidente Massimiliano Giansanti -, quelle in quarantena e gli stagionali stranieri rientrati nei Paesi di origine che non possono tornare in Italia per il blocco delle frontiere nelle campagne mancano braccia».meteo

«E siamo in un momento cruciale -continua-: si avvicina la stagione della raccolta degli ortaggi e della frutta estiva. Servono almeno 200 mila persone subito. Per questo abbiamo chiesto strumenti governativi che facilitino le assunzioni, come i voucher, o la possibilità di impiegare persone che hanno perso il lavoro o i cassintegrati».

Coldiretti rilancia a 370mila

Una cifra che Coldiretti rilancia a quasi il doppio «L’Italia – stima la bonomiana in una nota – è il Paese che ha più da perdere dalla chiusura delle frontiere interne ed esterne dell’Unione Europea. A rischio c’è più di un quarto del made in Italy a tavola che viene raccolto nelle campagne da mani straniere con 370.000 lavoratori regolari che arrivano ogni anno dall’estero, fornendo il 27% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore».

«Chi ci fornisce cibo va tutelato»

Anche per cercare di risolvere questi problemi Nicolas Schmit, Commissario Ue per il Lavoro e i diritti sociali, ha dichiarato: «Migliaia di donne e uomini che lavorano duramente per mantenerci sicuri, sani e con il cibo sul tavolo devono attraversare i confini dell'UE per andare al lavoro. È nostra responsabilità collettiva garantire che non siano ostacolati nel loro movimento, prendendo ogni precauzione per evitare un'ulteriore diffusione della pandemia».

Nicolas Schmit, Commissario Ue al Lavoro

Lo stop agli spostamenti non essenziali

L’intervento della Commissione che mira a garantire agli stagionali in agricoltura la libera circolazione nell’UE assume ancor più significato perché arriva nello stesso giorno in cui Bruxelles pubblica anche le linee guida per contrastare gli spostamenti non essenziali, con una serie di  indicazione per l’attuazione delle restrizioni temporanee, l’agevolazione delle modalità di transito per il rimpatrio dei cittadini dell’Ue e per eventuali problemi di visto.

Le richieste di Simona Caselli

Le richieste inviate da Simona Caselli a Bruxelles, oltre all’apertura alla manodopera stagionale, prevedevano anche altre misure come l’attivazione di Deroghe nella gestione dei Piani operativi dell’Ocm,  l’aumento del cofinanziamento comunitario dal 50% al 70% per tutti gli interventi

L’attivazione di misure eccezionali previste dal Reg. (UE) n. 2013/1308 sull'organizzazione comune dei mercati. Su queste misure però l’esecutivo Ue non si è ancora espresso

Bruxelles dispone di aprire le frontiere agli stagionali - Ultima modifica: 2020-03-31T20:55:55+02:00 da Lorenzo Tosi

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