La concentrazione media di nitrati in Europa tende a diminuire sia nelle acque superficiali sia in quelle sotterranee secondo una relazione presentata della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo. Dati forniti dagli Stati membri per il periodo 2008-2011 e confrontati con il periodo 2004-2007.
Per le acque sotterranee il miglioramento è limitato: il 14% delle stazioni di monitoraggio ha superato 50 mg/l contro il 15% del periodo precedente; il 6% era nel range 40-50 mg/l (contro il 6%).
Le concentrazioni medie più basse sono in Finlandia, Svezia, Lettonia, Lituania e Irlanda; le più alte a Malta e in Germania (più della metà delle stazioni oltre i 50 mg/l) .
Per le acque superficiali il miglioramento è dello stesso ordine e Malta è ancora la peggiore seguita questa volta da Regno Unito e Belgio. Le concentrazioni medie più basse si trovano in Finlandia, Svezia e Lituania, ma anche in Portogallo e Paesi Bassi.
Allo stesso tempo, la pressione del settore agricolo è diminuita secondo il rapporto. Il numero dei bovini è sceso mediamente del 2% nel 2004-2007 e 2008-2011. Il consumo di fertilizzanti azotati minerali è diminuito del 6% tra i due periodi e si attesta ora a 11 milioni di t (- 30% rispetto al livello record di 25 anni fa). L’agricoltura resta tuttavia la principale fonte di emissioni di azoto nell’ambiente.
I piani di azione contro i nitrati vengono applicati sul 47% della superficie totale dell’Ue. Il rapporto mette anche in luce le difficoltà incontrate dagli Stati membri nel limitare il consumo di fertilizzanti. Alcuni Paesi hanno scelto di imporre limiti per l’azoto totale su tutte le colture. Paesi Bassi, Irlanda, Irlanda del Nord e Fiandre hanno imposto un limite anche per il fosforo . I Paesi Bassi e le Fiandre verificano anche il movimento degli effluenti attraverso l’utilizzo di sistemi di localizzazione GPS .
Deroghe al tetto dei 170 kg/ha di azoto organico erano in vigore fine al 2012 in sette Stati membri: Danimarca, Paesi Bassi, Germania, Regno Unito, Irlanda, parte dell’Italia e il Belgio. Tuttavia, la Commissione osserva che gli «gli standard di gestione che sono tenuti ad applicare gli agricoltori “esonerati” devono essere più rigidi di quelli dei programmi d’azione, e comportano obblighi supplementari nella gestione dei nutrienti e vincoli aggiuntivi nella gestione dei terreni».
Per il futuro la Commissione prevede ulteriori vincoli. Bisognerà rispondere a “nuove sfide” legate allo sviluppo delle colture energetiche e al biogas. Si terrà conto anche della pressione esercitata dalle colture orticole. Saranno rivisti i coefficienti di produzione di azoto per gli effluenti della vacca da latte, in modo da riflettere la loro maggiore produttività.
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