Massey Ferguson Beta 7370 alla prova della risaia

Massey ferguson
La più grande trebbia Massey Ferguson testata su riso. Non ha problemi di sgranatura, ma la velocità va tarata in funzione delle perdite. La macchina è stata valutata dopo 100 ore di attività

Massey Ferguson, senza troppo clamore, sta procedendo a grandi passi verso la full line, per la quale manca davvero pochissimo: giusto gli attrezzi per la preparazione del terreno e le seminatrici, oltre a prodotti di nicchia come vendemmiatrici e simili. Da due anni, il suo listino si è però arricchito di una macchina da raccolta importante per il nostro paese come la mietitrebbia. Presente in tre opzioni – ovvero in tre gamme – con vari allestimenti, tanto da rendere l’offerta adatta quasi a ogni esigenza (non a quelle di chi cerca una assiale o una ibrida, al momento non vendute, sul mercato, con i colori MF).

Abbiamo, in ordine di prestazioni, la Massey Ferguson Activa: tre modelli, tutti a cinque scuotipaglia. Segue la Activa S, con due modelli. Uno dei quali, il 7346, a sei scuotipaglia. In vetta alla graduatoria abbiamo infine la serie Beta, anch’essa prodotta in due soli modelli: 7360, a cinque scuotipaglia, e 7370, una sei scuotipaglia che con i suoi 360 cv è la più potente, nonché produttiva, mietitrebbia bianco-rossa. Andiamo a scoprirla in una situazione piuttosto insolita, ma anche molto impegnativa: la raccolta del riso.

Tra le risaie del Vercellese

Trebbiare riso non è come raccogliere grano o qualsiasi altro cereale: le condizioni ambientali, ma anche le caratteristiche del prodotto, rendono quest’operazione un banco di prova impegnativo sia per la resa oraria, sia per la tenuta all’usura. La pianta del riso, come noto, contiene silicio e risulta particolarmente abrasiva sugli organi di raccolta, transito e sgranatura. Che richiedono, pertanto, adeguata protezione contro l’usura anticipata. Anche le condizioni del terreno su cui si lavora sono peculiari. A parte questo 2023, caratterizzato da assenza di piogge fino a ottobre inoltrato, le macchine solitamente si muovono in appezzamenti fangosi, al limite del paludoso. Tanto che la cingolatura anteriore è, per una macchina da risaia, un dato di fatto. Tuttavia, in molte aree risicole il terreno è anche ricco di silicio, per cui risulta abrasivo per i riduttori e i cingoli stessi, soprattutto se pensati per il lavoro su terreni comuni (caso tipico della cingolatura in gomma). Insomma, come si comprende facilmente, la raccolta del riso non è cosa per chiunque. Scopriamo allora le caratteristiche della 7370 vista al lavoro alla periferia di Vercelli, in una delle principali aree risicole italiane.

Una convenzionale pensata per la resa

La Beta, al pari di tutte le mietitrebbie Massey Ferguson, è una convenzionale pura, erede della tradizione Laverda. Con cui condivide molto, a cominciare dal sistema di trebbiatura. Ed è proprio da esso che vogliamo partire per questa rapida descrizione.

Tutta la gamma di mietitrebbie MF monta lo stesso apparato di sgranatura. È composto da un battitore, un acceleratore e un separatore rotante multi-cereale (Mcs). A variare sono le prestazioni del dispositivo, nonché le dimensioni. Nel nostro caso, battitore e Mcs misurano 1,6 metri di lunghezza per i classici 60 cm di diametro: quasi una firma quando si parla di macchine convenzionali. Come lo è l’angolo di avvolgimento di 120 gradi, del resto, per il controbattitore a 12 spranghe. Assieme, offrono un’area di separazione di un metro quadrato, praticamente identica a quella del separatore Mcs, con relativo controbattitore a 8 spranghe.

Particolarità del sistema di trebbiatura del gruppo Agco è la possibilità di ruotare verso l’alto il controbattitore Mcs, escludendolo dal processo di trebbiatura quando si raccolgono prodotti molto secchi o comunque di facile sgranatura. In questi casi, premendo un tasto si può, sostanzialmente, invalidare l’azione del separatore, evitando anche danni alla granella e soprattutto alla paglia. Va da sé che, al contrario, Mcs risulta utilissimo nella trebbiatura del riso, prodotto quasi sempre raccolto umido e dunque resistente alla sgranatura. Nell’allestimento da riso, tra l’altro, le spranghe di battitore e Mcs, oltre a diversi altri componenti che vedremo in seguito, sono in acciaio speciale anti-usura.

Chiudiamo con le velocità di rotazione: da 430 a 1.210 giri per il battitore, idem per il separatore.

Separazione e pulizia

Una buona parte della granella, sostiene Massey Ferguson, si separa dalla spiga già nel Multi Crop Separator (Mcs), ma ovviamente il comparto delegato alla completa separazione è costituito dagli scuotipaglia. Che nel caso della 7370 sono sei, per una superficie totale di 6,81 metri quadrati. La particolarità, in questo caso, risiede nell’altezza dei gradini: ben 21 cm, fa notare il costruttore, misura con pochi eguali tra le macchine convenzionali. Sotto agli scuotipaglia troviamo il cassone crivellante, con una superficie di 5,58 mq. È ventilato da una turbina con pale a tutta larghezza, che ruota a una velocità compresa tra 350 e 1.050 giri al minuto. Dietro al cassone, infine, il trinciapaglia da 88 lame seghettate, che può essere abbinato a uno spargipula a doppio ventilatore. Il cassone della granella ha una capacità di 9mila litri (8.600 sulle versioni semi-livellanti Paralevel), con coclea di scarico lunga 5 metri e in grado di vuotare sul carro 105 litri al secondo di granella.

Massey Ferguson
Rinforzi in Ardox per la coclea della barra da riso

Motore e trasmissione

Abbiamo già fatto cenno alla rispettabilissima potenza della Beta 7370, ma non al suo fornitore. È una vecchia conoscenza per chi segue un po’ il gruppo Agco: il 6 cilindri da 8,4 litri. Lo troviamo anche sulla serie 8000 di Massey Ferguson, per fare un esempio. I cavalli cui abbiamo fatto riferimento in precedenza (360, pari a 265 kW) sono in realtà quelli in exra-potenza, mentre la potenza massima standard è di 320 cv/235 kW. La trasmissione è naturalmente idrostatica, con quattro velocità e doppia trazione su richiesta. Per la versione da riso sono disponibili i cingoli montati direttamente in fabbrica.

Massey Ferguson
Barra da 6 metri specifica per riso, con rinforzi su lama, piatto e coclea

Al lavoro

Abbiamo visto lavorare la Massey Ferguson Beta 7370 grazie alla disponibilità della famiglia Martinotti, agricoltori di Trino Vercellese. La macchina, acquistata per questa stagione, aveva lavorato per circa 100 ore. Al momento del nostro test era impegnata nella raccolta di Sole, un tondo a media difficoltà di sgranatura. Prodotto ancora in parte verde e dunque non semplicissimo da separare. A parziale compensazione, avevamo però un terreno in perfette condizioni e un prodotto non allettato, dunque senza le difficoltà di raccolta che possono insorgere in condizioni di terreno pesante e piante a terra.

La macchina si è comportata bene, lavorando a una velocità prossima ai 4 km orari con una barra FF 600 Rice da 6 metri. Velocità che avrebbe anche potuta essere superiore, come conferma Marco, il proprietario, ma con il rischio di subire qualche perdita dal trinciapaglia. Ovviamente, lavorando sul proprio terreno, Martinotti ha scelto di ridurre la velocità per assicurarsi un regime di perdite davvero ridotto: attorno al 1,5%, ci dice, secondo una rilevazione fatta in collaborazione con la concessionaria, la Macc di Cigliano (Vc).

Oltre al valore delle perdite, è parsa decisamente buona la qualità della granella, con una pulizia molto alta e poche rotture di cariossidi, almeno da un sommario esame a occhio nudo. Ovviamente, un responso più attendibile si avrà dalla pilatura del risone.

Cabina de luxe

Diciamo però anche due parole su trasmissione, cabina e comfort di lavoro. La cingolatura non penalizza la vivibilità dell’abitacolo, dove arrivano vibrazioni molto ridotte. Notevolmente smorzate, tra l’altro, dal buon sedile ammortizzato. La postazione di lavoro è ampia, adatta alla presenza di due persone e ben climatizzata. Buona l’insonorizzazione, grazie a una pellicola fono-assorbente inserita nel vetro bombato anteriore. Lo stesso che assicura un’alta visibilità sulla testata di taglio e sulle ruote. Per la visibilità posteriore abbiamo ovviamente la videocamera, fornita di serie e che si attiva automaticamente quando si inserisce la retromarcia.

La macchina, precisa il costruttore, è inoltre cablata per ospitare facilmente una seconda videocamera, anch’essa visualizzabile tramite il monitor Tech Touch, adeguato per dimensione e con software di facile comprensione. Completano il quadro dei comandi l’attrezzatissimo bracciolo destro e la leva multifunzioni, vera centrale di comando della Beta, in grado di controllare movimenti dell’aspo, automatismi della testata, altezza e inclinazione della barra di taglio, attivazione e posizione della coclea di scarico, trinciapaglia e modalità di guida. Vano refrigerato per le bevande, climatizzatore automatico e radio con bluetooth, ormai dotazione comune sulle grandi macchine da raccolta, completano il profilo di una mietitrebbia fatta per portare a casa un buon numero di ettari, ma anche per far lavorare in pieno comfort chi sta a bordo per parecchie ore al giorno.


Allestimento riso

Come noto, il riso è un cereale altamente abrasivo, che impone la presenza di componenti speciali se non si vuol sottoporre la mietitrebbia a una prematura e inderogabile usura.

L’allestimento riso per la gamma Beta (ma anche per Activa e Activa S, in verità) prevede rinforzi in Ardox sul piano di taglio, sulla coclea della testata e poi sul battitore e sugli elevatori della granella, oltre che sulla coclea di scarico. L’elevatore di granella è inoltre costituito da due parti imbullonate, anziché da un’unica lamiera piegata, in modo che sia più semplice sostituire il fondo che, dopo qualche stagione di lavoro, immancabilmente cede allo sfregamento delle cariossidi ricche di silicio. Sull’ingranaggio che aziona la coclea della testata è stata inoltre applicata una riduzione, in modo da diminuire la velocità di rotazione e favorire così l’ingresso ordinato di prodotto nel canale elevatore. Rinforzato anche il motore che aziona l’aspo, in modo da evitare impuntamenti.

Infine, i progettisti hanno pensato anche agli spostamenti in ambiente fortemente fangoso: l’acquirente può richiedere i cingoli anteriori, con pattini in gomma: alternativa più costosa ma certamente più versatile rispetto ai tradizionali cingoli in ferro, che creano problemi di trasferimento oltre che notevoli vibrazioni. Per ridurre i rischi di danneggiamenti da parte di sabbia e fango, tipici della risaia, i riduttori sono protetti da una doppia tenuta.


 

Massey Ferguson Beta 7370 alla prova della risaia - Ultima modifica: 2023-12-12T18:22:53+01:00 da K4

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome