Bioenergie e benessere animale: il caso di Palazzetto

azienda agricola Palazzetto
Bioenergie, benessere animale e gestione all’avanguardia del digestato sono le tre matrici principali che fanno di Palazzetto un’azienda sostenibile a 360 gradi

L’Azienda Agricola Palazzetto di Grumello Cremonese (CR), associata alla filiera Granlatte Granarolo, si estende su una superficie di 500 ettari e ha un allevamento di circa 400 vacche in lattazione. Dal 2009 ha deciso di investire in un progetto di bioenergia installando prima un impianto di biogas elettrico seguito da un impianto di upgrading del biogas in biometano, inaugurato pochi giorni fa.

Bioenergie, benessere animale e gestione all’avanguardia del digestato sono le tre matrici principali che fanno di Palazzetto un modello virtuoso in termini di economia circolare e di percorso verso la negatività carbonica nella produzione del latte.

Azienda Agricola Palazzetto e le bioenergie

Il nuovo impianto di biometano produce 630 metri cubi/h di biometano, 5.000.000 circa di metri cubi/anno che consentiranno un risparmio di 11.760 t/anno di CO2 eq. Il biometano viene direttamente immesso in rete come combustibile decarbonizzato, consentendo all’allevamento a cui è legato di ridurre il più possibile l’impatto dell’intera attività produttiva.

Anche l’energia che alimenta l’impianto è sostenibile: il sistema di upgrading viene infatti alimentato da un cogeneratore che funziona in combinazione con un impianto fotovoltaico da 350 KW, per erogare elettricità rinnovabile. La produzione elettrica del fotovoltaico, che per sua natura non è programmabile, viene infatti integrata con quella del cogeneratore in assenza di sole o per condizioni climatiche avverse. Il cogeneratore, inoltre, permette la produzione di energia termica destinata all’alimentazione dell’impianto in inverno.

L’Azienda Agricola Palazzetto ha scelto di confermare AB come partner tecnologico per questi sistemi, dopo l’esperienza positiva del biogas elettrico. Avere un unico interlocutore e avvalersi di tecnologie nativamente compatibili permette appunto di farle parlare tra di loro in modo da massimizzare gli autoconsumi e garantire la sostenibilità dell’impianto anche in fase di alimentazione.

Dal digestato il fertilizzante organico

Sia l’impianto biogas che quello di biometano, a valle del processo di digestione anaerobica, restituiscono il digestato, fertilizzante organico di alta qualità che ha soppiantato da ormai 4 anni l’uso di concimi chimici da parte dell’azienda.

Un separatore di digestato permette di separare la parte solida da quella liquida. La prima viene utilizzata come “materassino” per le mucche, mentre quella solida viene distribuita per mezzo di una rete di tubazioni interrate all’avanguardia che raggiunge tutti i terreni di proprietà, evitando il contatto con l’atmosfera durante la distribuzione e le emissioni che ne conseguirebbero.

La stalle e la parte agricola

La stalla, certificata sul benessere animale, è dotata di robot per la mungitura e conta 400 vacche in lattazione per la produzione di latte alimentare, conferito al Gruppo Granarolo.

La parte agricola, le cui colture sono principalmente mais, cereali autunno-vernini e sorgo, si estende su una superficie coltivata di 500 ettari, di cui l’80% vengono coltivati a doppio raccolto e dove viene praticata l’agricoltura di precisione e valorizzato l’utilizzo di digestato come fertilizzante, con una gestione mirata dell’acqua per l’irrigazione attraverso pivot e ali gocciolanti.

La carta vincente è una gestione sostenibile con innovazione

Come abbiamo visto, grazie alla lungimiranza della Famiglia Folli proprietaria dell’azienda, innovazione e gestione sostenibile di tutte le attività caratterizzano questa bella realtà, sicuramente un ottimo esempio dal quale prendere spunto.

Bioenergie e benessere animale: il caso di Palazzetto - Ultima modifica: 2023-06-09T10:39:17+02:00 da Redazione Terra e Vita

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