A decorrere dal 2023 il sistema di gestione del rischio in agricoltura si potrà avvalere di un’importante novità: una copertura mutualistica di base (Fondo Mutualistico Nazionale Agri-CAT), una sorta di baseline obbligatoria, per tutte le aziende agricole percettrici di pagamenti diretti contro i danni alle produzioni causati da eventi avversi di natura catastrofale (Gelo e Brina, Siccità, Alluvione).
Tale strumento, nell’ambito del futuro Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-27 (attualmente in corso di approvazione in sede comunitaria), mette le basi per sviluppare un sistema di gestione del rischio più evoluto – denominato “SGR+” – finalizzato a superare le attuali problematiche della Misura 17 del PSRN 2014-2022 che, nonostante i buoni risultati in termini di spesa e valori assicurati, continua a registrare una ridotta partecipazione in termini di aziende assicurate, asimmetrie settoriali e territoriali delle coperture assicurative e mutualistiche, diffusi fenomeni di selezione avversa, difficoltà del sistema assicurativo e riassicurativo nel garantire un’adeguata copertura soprattutto per i rischi catastrofali.
Gestione del rischio e fondo Agri-CAT
Il nuovo sistema di gestione del rischio prevede, infatti,
- un primo livello di base (Fondo Agri-CAT) che tutela oltre 700.000 aziende agricole su tutto il territorio nazionale,
- a cui si aggiunge il secondo livello di copertura assicurativa e mutualistica facoltativa, entrambi finanziati con risorse dello sviluppo rurale gestite a livello nazionale;
- completa il tutto un terzo livello, gestito principalmente a livello regionale, che include azioni di sistema con interventi di prevenzione e di difesa attiva, consulenza aziendale e innovazione sulla gestione del rischio e interventi ex-post.
La sperimentazione
Per verificare l’intero ciclo di funzionamento del Fondo e consentire così l’avviamento, nel 2023, dell’attività a regime del Fondo Agri-CAT, è stata prevista l’attivazione di una fase di sperimentazione che ha visto coinvolti 13 province e 12 prodotti test.
Gli attuali attori del sistema italiano (Imprese di assicurazione, Consorzi di difesa, Organizzazioni professionali agricole, Fondi di mutualizzazione) si troveranno, così, dal 2023 ad operare in un contesto in cui sarà necessario integrare progressivamente i rispettivi campi di operatività a garanzia della tutela degli operatori e del mercato.
Fonte: PSRN 2014-2022