No all’uso di seme aziendale

illecito uso di seme aziendale bologna
Sicasov tutela le varietà Bologna di frumento tenero

Syngenta, Venturoli Sementi, Sis e Sicasov comunicano che, in base al dlgs 30/2005 artt.100-116 Codice della proprietà industriale, il reimpiego del seme aziendale per la varietà “Bologna”, senza la preventiva autorizzazione del costitutore o del suo avente diritto o del titolare della privativa o del mandatario della varietà, è illegale.

Syngenta è avente diritto della varietà, Venturoli Sementi è titolare della privativa italiana n. 2414 e distributore esclusivo per l’Italia, Sis è sub licenziataria esclusiva e si occupa della gestione della produzione del seme certificato e della commercializzazione, Sicasov si occupa della raccolta royalty, delle remunerazioni e della difesa della proprietà intellettuale.

Syngenta, Venturoli Sementi e Sis hanno deciso di concedere l’autorizzazione e l’azienda agricola interessata dovrà impegnarsi a comunicare i propri dati per la fatturazione e i quantitativi reimpiegati entro il 30 giugno successivo alla semina e a corrispondere il pagamento di una royalty pari a 3 €/q di seme reimpiegato (per il 2018/19) a Sicasov entro e non oltre il 31 luglio successivo.

Sicasov è a disposizione di tutti gli agricoltori che desiderino avere informazioni al riguardo e ricorda che sono già state attivate procedure di vigilanza e monitoraggio (sia mediante la Repressione Frodi che il Nucleo Anticontraffazione della Guardia di Finanza ) e intraprese azioni legali per la difesa della proprietà intellettuale e dei diritti del costitutore nei confronti dell’attività contraffattiva in violazione delle norme che regolano le privative varietali.

Illeciti punibili

Si ricorda che è assolutamente vietato:

  • lo scambio di seme di varietà protette tra agricoltori sia a titolo gratuito che oneroso,
  • l’acquisto di seme non certificato da selezionatori fissi o mobili,
  • occultare operazioni di acquisto sotto altre denominazioni,
  • nonché l’acquisto di seme di varietà protette che non si origini da un licenziatario autorizzato che ha corrisposto regolarmente i diritti del costitutore.

Chiunque vende o cede anche a titolo gratuito seme di una varietà protetta commette illecito punibile sia a livello civile, amministrativo e, nella violazione della proprietà intellettuale, anche a livello penale.

No all’uso di seme aziendale - Ultima modifica: 2019-05-09T11:23:04+02:00 da Redazione Terra e Vita

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome