Le tre punte di Cia per accompagnare la transizione digitale

smart farming
A Eima 2021 annunciata una partnership con software house e società di consulenza all’avanguardia nello smart farming e nei servizi di gestione per l’agricoltura innovativa

Accompagnare i produttori nel processo tecnologico e culturale di transizione digitale, fornendo servizi utili a implementare il business delle aziende. Ѐ questa la mission dell’accordo annunciato a Eima International 2021 tra Cia-Agricoltori Italiani e Agia, la sua associazione dei giovani imprenditori agricoli, con tre player dell’agritech italiano (Image Line, Ruralset e xFarm), che diventeranno partner strategici dell’associazione nel processo di innovazione, fondamentale per alfabetizzare le Pmi del settore agricolo, traghettandole verso la smart farming.

Secondo Cia, è questa la sfida di un moderno sindacato, nel momento in cui la digitalizzazione in agricoltura sta assumendo un ruolo di primo piano all'interno delle politiche comunitarie, col forte impulso, sia dalla Pac che dal Pnrr, all’implementazione della tecnologia dell’informazione. Digitalizzare è, infatti, sinonimo di semplificazione e risparmio, utilizzando le opportunità offerte dell’hi-tech per riuscire a “produrre di più con meno” con una corretta gestione delle risorse, a partire da quella idrica, rinnovando anche il parco macchine e migliorando la tracciabilità della filiera. Lo scopo finale è di aumentare la profittabilità e la sostenibilità economica, ma anche quella ambientale e sociale dell’agricoltura, permettendo al settore di competere a livello globale.

Cia vuole, dunque, diventare soggetto primario nella trasformazione digitale nel settore agricolo, diventando punto di riferimento dei principali attori istituzionali e privati. Attraverso la partnership con Image Line, Ruralset e xFarm, Cia si pone l’obiettivo di supportare le aziende agricole nella scelta delle soluzioni migliori, offrendo loro una formazione tecnica dedicata e riconosciuta e colmando il gap digitale che ancora sussiste, in particolare nelle aree interne. In generale, Cia stima, infatti, che il 50% delle aziende non abbia ancora familiarità con l’agritech.

L'importanza dei big data

Robotizzazione in campo, sistemi satellitari e Big data guideranno la rivoluzione tecnologica interconnessa, attraverso tecnologie avanzate mirate a implementare e rendere più sostenibili gli output di produzione. «Fare smart farming significa raccogliere dati, elaborarli e prendere decisioni grazie alle informazioni raccolte (data driven decision) – ha detto la direttrice generale di Cia Claudia Merlino – gli agricoltori non producono solo cibo ma anche dati, che sono il driver del nuovo paradigma digitale. La conoscenza puntuale dei dati nell’azienda è la chiave di volta, unica ed insostituibile, per il cambio di passo dell’intero sistema rurale».

Il percorso di trasformazione digitale del settore agricolo è anche la condizione necessaria a garantire la tracciabilità e la trasparenza delle filiere agroalimentari grazie alla blockchain, che necessita di una dose massiccia di dati e tecnologie avanzate, oltre a un elevato grado di competenze. «Gli agricoltori italiani hanno, quindi, bisogno di essere accompagnati in questo processo di transizione digitale per applicare i processi di blockchain – ha proseguito Merlino – che possono supportare il mondo agricolo sia recuperando quote di valore nella catena agroalimentare, sia in materia di sicurezza alimentare, nella tutela del rapporto con i consumatori, offrendo loro la possibilità di consultare in trasparenza tutte le informazioni relative a un prodotto».

Dalle parole ai fatti

«Siamo tre player del mondo dell’innovazione digitale per l’agricoltura e abbiamo da sempre a cuore la questione dei dati, della consulenza evoluta e del progresso verso un orizzonte smart – ha sottolineato Roberto Bandieri di Ruralset –. L’agricoltura innovativa non ha altro limite che l’immaginazione dei suoi protagonisti e ha l’urgenza indifferibile di aiutare le imprese agricole a efficientare la produzione, facendo le scelte giuste, al momento giusto e nel posto giusto. La tecnologia e le competenze ci sono, tocca adesso passare ai fatti per creare le condizioni di una vera rivoluzione digitale nel settore rurale. Siamo, dunque, grati a Cia-Agricoltori Italiani per avere individuato in ImageLine, Ruralset e xFarm i partner idonei a intraprendere un percorso così ambizioso e altamente sfidante».

Le tre punte di Cia per accompagnare la transizione digitale - Ultima modifica: 2021-10-19T15:30:26+02:00 da Redazione Terra e Vita

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