Bayer minaccia di sospendere le vendite di prodotti per l’agricoltura alla Russia, a meno che il paese non fermi i suoi attacchi all'Ucraina.
Lo riporta un recente articolo apparso sul Financial Times. Le vendite di Bayer in Russia rappresentano circa il 2% del fatturato del gruppo, pari a poco meno di 200 milioni di euro, sottolinea il quotidiano.
L’auspicio di un percorso di pace
La posizione dell’azienda con sede a Leverkusen (Germania) è chiarito in una nota pubblicata sul sito aziendale.
«Per l’annata in corso – riporta la nota - abbiamo già fornito input agricoli essenziali agli agricoltori in Russia, anche per alleviare la pressione aggiuntiva sul sistema alimentare globale».
«Tuttavia, monitoreremo da vicino la situazione politica e decideremo in merito alle forniture per il 2023 e oltre in una fase successiva, a seconda che la Russia fermi i suoi attacchi non provocati contro l'Ucraina e torni su un percorso di pace e diplomazia internazionale».
Le azioni già intraprese
In risposta all'invasione dell'Ucraina, Bayer ha comunque già interrotto tutte le spese in Russia e Bielorussia non correlate alla fornitura di prodotti essenziali per la salute e l'agricoltura, come:
- sospensione di tutte le attività pubblicitarie e promozionali,
- fermare i progetti di investimento di capitale a tempo indeterminato,
- non perseguire nuove opportunità di business.
Le azioni umanitarie in corso
L’attenzione di Bayer alla situazione in Ucraina è confermata dalle iniziative umanitarie intraprese.
«Continuiamo a dare la priorità alla sicurezza dei nostri 700 colleghi in Ucraina e continueremo a fornire a loro e alle loro famiglie aiuti finanziari, riparo e assistenza per l'evacuazione».
«In risposta alla crisi umanitaria, Bayer ha istituito un Fondo di soccorso da 3 milioni di euro e ha fornito assistenza monetaria e donazioni di prodotti sanitari come antibiotici per aiutare fino a 27.000 pazienti ucraini».
«I nostri dipendenti continuano poi a rispondere con generosità, donando finora oltre 1 milione di euro attraverso la campagna di soccorso indetta dalla Croce Rossa».
Inoltre Bayer ha creato una piattaforma in cui i dipendenti possono offrire alloggio ai colleghi ucraini e alle loro famiglie che abbiano bisogno di un alloggio temporaneo.