parassitoide Anagyrus comstoki
Il parassitoide di cocciniglie cotonose Anagyrus comstoki
Geocentro e Bioplanet hanno avviato un progetto di controllo integrato

Geocentro, con sede a Castelfranco Emilia (Modena), si è posta da sempre a servizio delle aziende per offrire soluzioni tecniche in grado di salvaguardare il reddito dei produttori ed è proprio in quest’ottica che si va ad inquadrare il progetto per la difesa dalle cocciniglie cotonose sviluppato nel 2019.

Forti infestazioni

Nel 2018 il comprensorio vitivinicolo modenese, reggiano e bolognese è stato interessato da una forte presenza di infestazioni di cocciniglie cotonose con gravi ripercussioni per le aziende: in alcuni casi si è raggiunto il 100% di grappoli danneggiati alla vendemmia. Le specie ritenute responsabili di questa vera e propria catastrofe sono state individuate, grazie anche al lavoro di determinazione svolto dal Servizio Fitosanitario Regionale, in Planococcus ficus e Pseudococcus comstoki.

Mauro Bastoni e Saverio Baroni
Da sinistra, Mauro Bastoni e Saverio Baroni, titolari di Geocentro

Come sempre attenti alle esigenze delle aziende, Mauro Bastoni e Saverio Baroni, titolari di Geocentro, insieme ad altri esperti del settore hanno sviscerato il problema in ogni suo aspetto per andare a comporre una strategia di intervento per arginare lo sviluppo delle cocciniglie cotonose.

In particolare, in collaborazione con Bioplanet, biofabbrica con sede a Cesena, si è puntato sull’inserimento nella strategia di difesa, concordata con il servizio tecnico del gruppo Riunite-Civ, del parassitoide Anagyrus comstoki con introduzioni primaverili aventi l’obiettivo di limitare precocemente lo sviluppo dei pericolosi fitomizi.

I lanci
del parassitoide Anagyrus comstoki

Il progetto ha coinvolto 66 aziende per una superficie pari a 195 ettari di vigneto: in maggio sono stati così liberati in campo (lanciati) 192.000 esemplari del parassitoide. Uno sforzo organizzativo notevole in quanto trattandosi di organismi viventi occorreva una perfetta sincronia tempistica tra l’arrivo dei parassitoidi nelle diverse sedi di Geocentro (Castelfranco Emilia, San Matteo della Decima, Crespellano) e l’introduzione in campo, che doveva avvenire entro 24 ore.

Grazie al coordinamento di Antonio Barreca, tecnico responsabile del progetto, che si è rapportato con il servizio tecnico di Bioplanet, tutto si è svolto nel migliore dei modi. I risultati si sono visti.

«Pur considerando che la nostra area di competenza si era trovata nel 2018 al margine del problema e che avevamo registrato sì un aumento significativo della presenza del fitofago pur senza dover registrare i danni, che invece si sono avuti in talune aree della pianura modenese – specifica Antonio Barreca –, devo sottolineare che nel corso del 2019 la presenza delle cocciniglie cotonose è stata arginata efficacemente con la strategia di difesa integrata messa in campo, dove un ruolo centrale è stato svolto dal parassitoide Anagyrus comstoki. In vendemmia si è così registrata solo una minima presenza delle cocciniglie cotonose, che non ha determinato alcun danno alla produzione, con ampia soddisfazione delle aziende. Va precisato che in nessuna delle aziende che hanno aderito al progetto è stato necessario effettuare trattamenti fitoiatrici specifici per le cocciniglie cotonose nel corso della stagione».

Ancora una volta Geocentro si è distinta per l’attenzione alle esigenze delle aziende, offrendo un servizio all’avanguardia e a basso impatto ambientale nell’ambito della gestione fitoiatrica del vigneto.

sede di Geocentro
La sede di Castelfranco Emilia (Modena)
Vite protetta dalle cocciniglie grazie agli insetti utili - Ultima modifica: 2019-11-11T14:00:54+01:00 da K4

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