Terminate ovunque le trebbiature, per quanto riguarda il raccolto 2019 di cereali a paglia è ormai tempo di bilanci anche in casa RV Venturoli.
«In linea generale – afferma Vittorio Venturoli, amministratore delegato di RV Venturoli – possiamo affermare che, dal punto di vista produttivo, non si è certo trattato di un’annata indimenticabile. In ogni caso, se i risultati relativi al frumento duro sono stati (almeno per quanto riguarda il Nord Italia) generalmente deludenti, non altrettanto si può dire per l’orzo, in grado di fornire di produzioni interessanti in diversi areali colturali, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo».
Il frumento tenero
Un discorso a parte merita il frumento tenero, quest’anno contraddistinto da produzioni estremamente diversificate sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, anche all’interno della medesima varietà.
«A questa situazione ha contribuito tutta una serie di fattori, agronomici e stagionali – spiega Giovanni Toffano, responsabile commerciale Rv Venturoli –. Tra questi bisogna considerare l’epoca di semina più o meno precoce alle diverse tipologie di terreno oggetto di coltura, passando per le più comuni pratiche agronomiche quali concimazioni e trattamenti fitosanitari, eseguite in epoca non sempre congrua e in diversi casi non effettuate del tutto. Per non parlare di un andamento meteorologico e climatico che, particolarmente per quanto riguarda il mese di maggio, non è esagerato definire quantomeno bizzarro».
Gli ibridi da insilato
All’interno di questo panorama particolarmente variegato, per l’ennesima volta, spiccano comunque per continuità di rendimento gli ibridi di frumento tenero RV Venturoli, capaci anche quest’anno di invidiabili performances produttive.
I risultati più eclatanti relativi agli ibridi di questi cereali a paglia si sono registrati nell’utilizzo degli stessi per produzione di insilato integrale.
«I numeri parlano da soli – continua Toffano – quest’anno, produzioni superiori ai 400 quintali/ettaro sono da considerarsi la norma, e non di rado si sono raggiunte punte produttive vicine ai 500 quintali/ettaro: risultati di tutto rispetto, non c’è che dire. Naturalmente, analogo discorso vale anche per le produzioni di granella; ma ormai, questa non è più una notizia»
La società sementiera
RV Venturoli è una società sementiera bolognese leader di mercato nei frumenti ibridi, nella soia e nei cereali come sorgo, frumenti e mais. Un’azienda di successo su basi famigliari fin dal 1932 quando Luigi Venturoli decise di iniziare la produzione e commercializzazione di sementi di cereali.
L’azienda fin dall’inizio si impegnò per elevare la qualità dei prodotti ai massimi livelli, tanto che nella tenuta di San Rossore, di proprietà del Re d’Italia, veniva coltivato il frumento Venturoli. Oltre 40 anni fa l’azienda iniziò una storica collaborazione con la ditta francese Semences de Provence lanciando in Italia la coltura del sorgo da granella di cui tuttora è leader di mercato. Nel 2006 RV Venturoli fu protagonista di una rivoluzione nel mondo sementiero italiano col lancio – in collaborazione col gruppo tedesco Saaten Union - dei frumenti teneri ibridi, una grande innovazione tecnologica che garantisce più produttività, più sanità, più stabilità produttiva e più rusticità alle piante.
Oggi circa 1500 imprese agricole del Nord, Centro e Sud Italia seminano con successo i frumenti ibridi Venturoli su una superficie complessiva di oltre 10.000 ettari in continua ascesa. La società – sede a Pianoro alle porte di Bologna – è diretta da Vittorio Venturoli e dalla moglie Reinhild End.