Con l’arrivo delle piogge la peronospora può aggredire le vigne con estrema virulenza. I programmi di difesa Syngenta le sbarrano la strada con Ampexio®, Quartet® e i prodotti delle linee Pergado® e Ridomil® Gold.
A fine aprile della famosa “regola dei tre dieci” ne mancava solo una, la pioggia. Ora però le temperature elevate e la coltura in via di sviluppo hanno anche abbastanza millimetri di acqua per vedere scatenare le prime infezioni.
Lotta primaverile
Come ormai appurato, negli ultimi dieci anni la lotta alla peronospora si è andata sempre più concentrando in primavera, con sensibili anticipi dei trattamenti e una loro intensificazione nelle settimane che vanno da fine aprile a metà giugno. Serve quindi articolare programmi di difesa che non lascino varchi proprio in tale finestra applicativa, anche tenendo in considerazione le differenti fasi della vite stessa.
Syngenta propone in tal senso un programma ricco di soluzioni fra loro altamente complementari per modo di azione e per comportamento nei tessuti vegetali, permettendo di sbarrare la strada alle infezioni fin da subito e per tutta la durata del periodo sensibile.
A partire da Ampexio® e dai prodotti della Linea Pergado®, ovvero Pergado SC, Pergado F e Pergado R. Tutte soluzioni adottabili in alternanza o in sequenza in funzione delle specifiche esigenze locali. A questi è possibile infine affiancare Quartet®, antiperonosporico a base di fosfonato di disodio caratterizzato da comportamento sistemico e capace di offrire un duplice meccanismo d’azione. Da un lato agisce infatti direttamente sul patogeno, mentre dall’altro stimola la vite a liberare fitoalessine, molecole efficaci nel contrastare la proliferazione della peronospora.
Una sinergia importante
Insieme a Quartet®, la vera novità del 2017 è però Ampexio®. Formulato secondo la tecnologia Pepite®, è una miscela pronta di mandipropamide e zoxamide, due sostanze attive totalmente diverse. La prima ricade infatti nel gruppo 40-H5 del Frac, mentre la seconda appartiene al gruppo 22-B3. Un aspetto che oltre a esaltare le sinergie tecniche fra le due molecole rende Ampexio® una soluzione consigliabile anche in ottica antiresistenze.
Inoltre, mentre manidpropamide agisce sia per contatto, sia per diffusione translaminare, zoxamide si fissa in modo tenace alle cere vegetali, offrendo quindi un’eccellente resistenza al dilavamento.
Alla dose di etichetta, pari a 500 grammi per ettaro, Ampexio® mostra quindi elevati tassi di efficacia sia su foglie, sia su grappolo, garantendo al contempo un ottimale profilo residuale.
Flessibile nell’impiego, Ampexio® va posizionato con 1-2 applicazioni fra le fasi di grappoli separati e di bottoni fiorali separati, potendo poi essere utilizzato nuovamente fra le fasi di ingrossamento acini e pre-chiusura grappolo. Buona norma è infatti alternare i modi di azione e di comportamento degli antiperonosporici, lasciando ai prodotti sistemici la fase a cavallo della fioritura.
In tal senso si propongono i prodotti della Linea Ridomil® Gold, in cui il sistemico metalaxyl-m è miscelato con prodotti di copertura multisito come mancozeb, folpet o rame.
L’adozione dei programmi antiperonosporici proposti da Syngenta garantisce quindi una protezione ottimale della coltura per tutta la durata del momento critico primaverile, ovvero i 70-80 giorni, citati nell’incipit dell’articolo.
Per informazioni:
SINGENTA ITALIA