Abbattuti i costi per l’energia necessaria ai processi di lavorazione dalla Fattoria autonoma tabacchi di Città di Castello (Pg) grazie a due impianti alimentati a biomasse, progettati e realizzati da Uniconfort, di San Martino di Lupari (Padova).
La Fat, tra le più importanti realtà tabacchicole al mondo, produce oltre 5 milioni di Kg di tabacco all’anno che lavora in 18 centri di essiccamento con processi che necessitano di una gran quantità di energia. «Utilizzavamo impianti alimentati a gasolio o metano – spiega il presidente di Fat, Fabio Rossi – ma i prezzi stanno diventando insostenibili. Ci siamo quindi rivolti a Uniconfort, che, analizzando le nostre esigenze e il contesto in cui operiamo, ha trovato la soluzione migliore. Otteniamo non solo un forte risparmio, ma stimoliamo anche l’avvio di una filiera locale per la produzione delle biomasse necessarie ad alimentare le caldaie. La maggior parte dei nostri soci, per un totale di 18 aziende, ha a disposizione boschi e legname»
Le caldaie sono state installate in due impianti di essiccamento a Badia San Cassiano (Pg) e a Mercatale di Cortona (Ar) e permettono di ricoprire tutto il fabbisogno di calore con un risparmio di oltre 220 mila euro all’anno a impianto, che porta il tempo di ammortamento dell’investimento a non più di tre anni.
«Abbiamo progettato, realizzato e installato due caldaie modello EOS, macchine ad alta efficienza e zero manutenzione per utilizzi energetici intensivi, ottimizzate per la combustione di biomasse agricole ad alto tenore di ceneri e bassa temperatura di fusione. – spiega Davis Zinetti, Ad di Uniconfort – Hanno una potenzialità termica di 2,3 milioni di Kcal/h, ovvero 2.674 KW, che porta l’ acqua fino a 109°C alla pressione massima di 2 bar. La camera di combustione ha uno sportello apribile a passo d’uomo per il caricamento del combustibile di grossa pezzatura e per la periodica pulizia del braciere e, per ottimizzarne la combustione, è rivestita con materiale refrattario che agevola un rapido raggiungimento delle temperature ideali, portando ad ulteriori risparmi».
La caldaia ha una meccanica per silos di stoccaggio combustione completo di estrattore per l’immagazzinamento e l’estrazione dei materiali, della capacità di 80 m³. Il combustibile viene trasportato alla caldaia per mezzo di una coclea realizzata su una struttura in acciaio autoportante con porte di ispezione. La caldaia è inoltre dotata di un dispositivo per la dissipazione della potenza residua. La programmazione del funzionamento è meccanizzata e il controllo di tutto l’impianto può avvenire anche da remoto grazie a un software sempre connesso alla macchina.