Vigneto, conoscere il suolo per risultati di successo

Fondamentale la presenza di sostanza organica

Il sistema suolo-pianta, soprattutto nei vigneti, è un ecosistema molto complicato dove intervengono molti fattori sia legati all’annata (temperatura, umidità, radiazione solare, vento), sia costanti nel tempo (pH del suolo, tessitura del terreno, composizione, concentrazione di calcare attivo). I viticoltori di tutto il mondo si prodigano con enormi sforzi sia dal punto di vista delle ore lavorate per vigneto sia dal punto di vista economico per nutrire e curare il vigneto al meglio. Capita spesso però che questi sforzi non siano ripagati dai risultati che spesso risultano deludenti o comunque non in linea con quanto atteso.

Aspetti chiave

Ma vogliamo fare chiarezza su quali sono alcuni degli aspetti chiave della gestione del vigneto, fornendo anche consigli pratici su come affrontare le diverse problematiche che si possono riscontrare.

Innanzitutto, un qualsiasi vignaiolo dovrebbe conoscere è lo stato del terreno, già vitato o vergine, sul quale andrà ad operare. Per avere tutte le informazioni necessarie è fondamentale avere delle analisi complete al terreno. Molti laboratori di analisi che operano nel settore alimentare forniscono anche questo tipo di servizio. Anche se un buon centro di ricerca dovesse essere lontano dall’azienda non è un fattore limitante: il terreno può essere analizzato fino a 3 giorni dopo essere stato campionato, questo permette di spedirlo in tutta Italia con un corriere espresso.

Senza un quadro generale sulla situazione nella quale si andrà ad operare è impossibile prendere le giuste scelte per fare interventi oculati. Le analisi vanno effettuate per ogni appezzamento con caratteristiche differenti e ripetute ogni 3-5 anni per avere una visione dello stato di salute del terreno in funzione del tempo.

Dopo essere in possesso delle analisi dei terreni è bene avere una visione chiara del consumo degli elementi nutritivi, espressi in chilogrammi per ettaro, dei principali elementi nutritivi.

Corretta nutrizione

La tab. 1 fornisce un quadro dei consumi in funzione delle quantità di uva prodotte. Interessante notare come il rapporto possa essere ricondotto con buona approssimazione, nel caso di produzioni di 91-120 q/ha, a “4.1.5” per quanto riguarda gli apporti di azoto, fosforo e potassio. Quindi, in caso di terreni senza problematiche atipiche, il rapporto da ricercare nei prodotti nutrizionali deve avvicinarsi quanto più possibile a questo rapporto per sopperire ai fabbisogni fisiologici delle piante che, attraverso la vendemmia e la successiva potatura, perdono elementi nutritivi che vanno necessariamente reintegrati ogni anno.

Tab. 1 - Consumo di elementi nutritivi in funzione della produzione d’uva
Classi di uva prdotta (q/ha) Azoto Fosforo Potassio Magnesio
<91 27 4 34 6
91-120 42 7 52 10
121-150 46 7 62 9
151-180 50 8 70 9
181-210 63 8 85 12
>211 69 9 100 10

Un altro aspetto della nutrizione molto spesso sottovalutato è il contenuto di sostanza organica nel terreno. Terreni con buoni apporti di sostanza organica, superiori all’1,5%, riescono a trattenere meglio acqua ed elementi nutritivi, evitando il dilavamento dovuto alle piogge, migliorano il biosistema a favore dei batteri della rizosfera e di tutti i microrganismi che li popolano inoltre apportano, come mostrato in tab. 2, quantità di azoto significative attraverso il processo di mineralizzazione.

Come possiamo notare una percentuale di sostanza organica pari all’1,5% ci permette di sopperire quasi totalmente al fabbisogno della vite (tralasciando l’azoto utilizzato per l’accrescimento del fusto).

Tab. 2 - Azoto (N) mineralizzato attraverso la sostanza organica
Sostanza organica terreno (%) Azoto mineralizzato (kg/ha)
1 28
1,5 42
2 56
2,5 70

Un sistema complesso

Un buon contenuto di sostanza organica nel terreno ci permette quindi di avere azoto sempre disponibile nel tempo, con un rilascio costante e graduale che facilita il processo vegetativo e rende le viti meno suscettibili agli stress biotici e abiotici.

Ovviamente il suolo è un sistema con molte altre variabili che andrebbero analizzate in maniera approfondita ma già attraverso queste poche considerazioni è possibile migliorare in modo significativo i vigneti e ampliare il concetto di nutrizione con supporti scientifici che ci permettano di mantenere e se possibile migliorare i terreni di anno in anno andando a reintegrare ciò che viene asportato con le pratiche antropologiche.

Marco Vecchiato
Sales department Fomet


Per ulteriori informazioni visita il sito di FOMET

Vigneto, conoscere il suolo per risultati di successo - Ultima modifica: 2023-01-09T08:30:03+01:00 da Redazione Terra e Vita

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