Vitis Rauscedo è una cooperativa agricola, fondata nel 1985 e costituita da 11 soci produttori che si occupano di produzioni vivaistiche viticole. Vitis trova la sua sede nel comune di San Giorgio della Richinvelda, frazione di Rauscedo, fulcro della produzione vivaistica viticola nazionale.
Azienda dinamica e sempre pronta all’evoluzione verso argomenti di sostenibilità e di qualità della produzione, caratteristiche che possano soddisfare a pieno le esigenze delle aziende vitivinicole sparse su tutto il territorio italiano ed europeo. Vitis Rauscedo produce e commercializza circa 6 milioni barbatelle di vite innestate, in svariate combinazioni varietà-clone-portinnesto.
Collaborazioni importanti
Tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000, l’azienda ha intrapreso un virtuoso e impegnativo percorso di selezione genetica clonale, mediante pressione selettiva debole, in collaborazione con l’Università di Milano e la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. Il progetto, esteso ai più importanti vitigni diffusi sul territorio nazionale, ha portato all’omologazione di circa 70 cloni di varietà diverse, avendo cura di tutelare la complementarietà di questi materiali per la realizzazione di vigneti policlonali.
Oggi, con un buon bagaglio genetico clonale, consolidato e conosciuto, offre la produzione di selezioni massali di popolazioni viticole di pregio, tutelando la sanità virologica di detti materiali e soprattutto la variabilità genetica.
Tutte le selezioni genetiche sviluppate vengono testate anche a livello di microvinificazione nella moderna cantina all’interno della sede principale.
Duecentomila barbatelle biologiche
L’azienda, sempre attenta ai temi di sostenibilità ambientale, si è spinta in progetti di ricerca, che hanno portato ad affinare protocolli di gestione in regime biologico certificato. Dopo una decina d’anni di sperimentazione ha iniziato la produzione, in ambiente aperto, di circa duecentomila barbatelle biologiche certificate, con il marchio VitisBio. Oggi Vitis gestisce un fondo biologico di circa 25 ettari in cui, seguendo una rotazione colturale, è itinerante l’appezzamento che accoglie e produce le barbatelle biologiche.
In partnership con Università di Firenze, il Cnr di Bologna e il Cra di Conegliano, ha affrontato un progetto di ricerca con l’obiettivo di ottenere materiali più sicuri dal punto di vista della sanità delle piante innestate e in particolare nei confronti della tutela dalle malattie fungine legate alla diffusione del mal dell’esca e di alcune importanti virosi. I risultati sono serviti al miglioramento qualitativo di tutta la filiera vivaistica.
Il marchio Vitis Alfa
Per non far mancare l’innovazione alla tradizione, l’azienda ha introdotto la produzione di barbatelle a doppio spacco inglese, fatto a mano. Dopo alcune sensazioni positive, i risultati sono stati confermati da prove, coordinate dall’Università di Firenze: il materiale così ottenuto ha mostrato un’ideale saldatura del punto d’innesto riducendo le criticità legate alla compatibilità tra bionti, agli aspetti patologici e di flusso linfatico. Il prodotto è caratterizzato dal marchio VitisAlfa.
Oltre alla barbatella tradizionale e al vasetto classico, Vitis produce barbatelloni per operazioni di sostituzione fallanze e piante in vaso di due anni con il marchio Vitis Pot.