Una flotta di 39 rotoloni per 400 ettari di superficie

Il Vivaio Nischler, tra i più grandi d’Europa, utilizza macchine irrigatrici semoventi per le superfici a vivaio ottenendo grandi vantaggi dal punto di vista dello sviluppo delle radici e della gestione fitosanitaria. La scelta dei rotoli RM viene premiata da produzione di elevata qualità

La produzione in vivaio di piante di melo di alta qualità, base per frutteti moderni e intensivi, con rese elevate e regolari, è il core business del Vivaio Nischler di Nischler Georg & C.

Potendo contare su di una superficie di oltre 400 ettari, Nischler è in grado di produrre tra i 5 e i 6 milioni di piante all’anno, attestandosi come uno dei più grandi vivai in Europa.

Georg Nischler

«Per raggiungere questi numeri – spiega Georg Nischler, legale rappresentante della società – è indispensabile poter contare e rimanere aggiornati sulle ultime tecnologie disponibili, avere strutture moderne ed una grande esperienza nel settore».

Di esperienza, dal 1985 ad oggi, ne è stata fatta tanta, partendo dalla sede amministrativa di Silandro (Bz), fino ad arrivare alla sede produttiva in Albaredo d’Adige (Vr), quest’ultima, dall’imponente superficie di circa 5 ettari, di cui oltre la metà coperta da magazzini per la lavorazione e celle frigorifere per la conservazione del prodotto, in grado di stoccare circa 5 milioni di piante.

I numeri

L’imponente produzione, da 6 milioni di piante l’anno, peraltro in espansione, è suddivisa per il 60% da piante knip e il 40% da piante di 18 mesi, di cui il 15% destinata al mercato interno italiano, l’85% destinata al mercato estero.

Gestione agronomica

La gestione di una così grande superficie investita a vivaio per la produzione di piante di melo comporta non poche difficoltà dal punto di vista agronomico. Basti pensare, ad esempio, al lungo turno di rotazione, che prevede un intervallo di 15 anni prima che il vivaio torni a impegnare la medesima superficie.

Sede produttiva in Albaredo d’Adige (VR)

Questo si rende necessario per scongiurare fenomeni di fitotossicità nel terreno che potrebbero manifestarsi qualora questa coltura venisse praticata ripetutamente.

Un altro grande ruolo, dal punto di vista agronomico, nel successo di questa produzione è rappresentato dall’irrigazione. «La maggior parte dei vivaisti utilizza l’ala gocciolante fissa sulla fila come tecnica irrigua - ci spiega Nischler -. Noi, dopo aver fatto numerose esperienze, utilizziamo macchine irrigatrici semoventi, per l’irrigazione delle nostre superfici investite a vivaio, conseguendo grandi vantaggi dal punto di vista dello sviluppo delle radici e della gestione fitosanitaria».

Radici più sviluppate

Durante gli anni, infatti, Nischler ha potuto constatare innanzitutto un migliore sviluppo delle radici delle piante prodotte, dettaglio tutt’altro da sottovalutare se consideriamo che gli esemplari prodotti sono destinato al trapianto da parte dei frutticoltori. Tale risultato si giustifica a causa turni di irrigazione più lunghi e con il bagnamento di tutta la superficie, grazie all’ irrigazione a pioggia, anziché della porzione collocata sulla fila, rispetto a quanto accade effettuando l’irrigazione con l’ala gocciolante.

La combinazione degli effetti appena descritti stimola le radici neoformate ad esplorare una porzione maggiore di terreno, con una produzione accentuata del capillizio radicale. Nel complesso si ottiene un apparato radicale più forte e sviluppato, con un evidente vantaggio nell’attecchimento delle piante ottenute in fase di trapianto in frutteto.

Dilavamento dei parassiti

«Ma i vantaggi non si fermano qui – Prosegue Georg –. Utilizziamo boccagli con diametro di 28 mm, perché non ci serve una grande gittata e, allo stesso tempo, riduciamo l’effetto battente sulle piante. Abbiamo anche notato che l’aspersione di acqua sulle piante favorisce il dilavamento dei parassiti, in particolare del Tetranychus urticae (ragnetto rosso comune), uno dei più pericolosi fitofagi per questa giovane coltura, tanto che negli ultimi 5 anni, favoriti anche dall’andamento stagionale, non è stato necessario intervenire chimicamente per difendere le produzioni da questo parassita».

Celle frigo per lo stoccaggio delle piante pronte alla vendita

Sviluppo più uniforme

Oltre agli effetti positivi sullo sviluppo dell’apparato radicale appena descritti, ci sono anche altri vantaggi legati ad uno sviluppo più uniforme delle piante. Questo fenomeno è dovuto al fatto che tutta la superficie viene bagnata uniformemente. Infatti, uno dei problemi più comuni, a cui si trova di fronte chi utilizza l’ala gocciolante, è rappresentato dal danneggiamento dei tubi disposti lungo la linea da parte dei piccoli roditori in cerca di acqua nel delicato periodo estivo.

Su una superficie estesa come quella dei vivai Nischler, l’insorgere di questo fenomeno sarebbe di difficile individuazione, con una inevitabile difformità nello sviluppo delle piante a causa della disformità dell’irrigazione. Chiaramente questo problema utilizzando macchine irrigue non si presenta, garantendo uno sviluppo ottimale ed uniforme delle giovani piante di melo.

Un esercito di macchine a servizio del vivaio

Per far fronte alle esigenze irrigue dettate dalla coltura, oltre che dalla superficie di oltre 400 ettari praticata, è necessario poter disporre di macchine irrigatrici irrigue in numero sufficiente, performanti ma soprattutto affidabili.

Per questo motivo il Vivaio Nischler ha deciso, sin dal 1998 di affidarsi all’esperienza della Rm spa, con sede a Sissa Trecasali, in provincia di Parma, che, da allora, è diventata uno dei punti di riferimento internazionali per quanto riguarda le macchine irrigue ed i prodotti per l’irrigazione.

«Abbiamo ancora in funzione la prima macchina acquistata nel 1998, arricchendo il nostro “parco irrigatori” ogni anno, proporzionalmente alla crescita delle superfici investite a vivaio – ci ricorda Nischler -. Oggi abbiamo all’attivo 39 irrigatori della ditta RM, in buona parte del modello 800XJ, che ci consentono di far fronte alle nostre esigenze irrigue per tutta la nostra superficie, nel periodo che va da fine aprile alla metà di settembre, di fatto un segmento stagionale nettamente più lungo di altre culture. Abbiamo constatato nel tempo una grandissima affidabilità sia delle macchine sia dell’Azienda RM, che rappresenta ormai uno dei nostri partner più affidabili».

Magazzino di ricovero per gli irrigatori durante il periodo invernale

Un altro elemento fondamentale per poter utilizzare questo tipo di tecnica irrigua è la possibilità di spostare agevolmente gli irrigatori su una superficie così vasta. Dovendo percorrere strade pubbliche, spesso distanti tra loro anche decine di chilometri, è indispensabile che tali attrezzature siano omologate per il trasferimento stradale, aspetto non del tutto scontato nel caso di specie. Gli irrigatori RM sono dotati di tutta la documentazione e gli accorgimenti tecnici, non solo per rendere possibile la loro omologazione per il trasporto stradale, ma anche per renderlo agevole e veloce da parte dell’operatore, a tutto vantaggio della logistica e della riduzione dei tempi morti.

Le macchine irrigatrici RM utilizzate sono tutte con appoggio a terra della ralla di rotazione e completamente idrauliche. Inoltre sono tutte dotate di programmatori RM Rainmaster 2.6, con sistema GSM per controllo da remoto. Sicuramente la qualità progettuale e costruttiva, l’equilibrio delle masse, e la loro estrema semplicità d’uso, rendono queste macchine capaci di elevate prestazioni non solo in campo ma anche in strada.

La flotta di macchine irrigue a fine settembre, completato il loro lavoro, beneficia di una regolare manutenzione, grazie al supporto dei tecnici RM, e riposte in un magazzino chiuso, così da preservarne l’efficienza, in attesa di essere rimesse in funzione la primavera successiva.

Per informazioni su RM clicca qui

Scarica il pdf dell'articolo pubblicato sulla rivista Terra e Vita

Una flotta di 39 rotoloni per 400 ettari di superficie - Ultima modifica: 2024-02-21T09:35:27+01:00 da Alessandro Maresca

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