Dispositivi di precisione per l’alimentazione automatizzata dei bovini, sistemi di monitoraggio del peso e misuratori del metano emesso dai ruminanti: tecnologie avanzate che puntano a produzioni di alta qualità, rispettose del benessere animale e più sostenibili dal punto di vista ambientale.
Questi sono solo alcuni dei risultati di Plf4Milk, progetto sviluppato nell’ambito di Agridigit per l’agricoltura di precisione, finanziato dal Masaf e realizzato dal Crea Zootecnia e Acquacoltura.
Tecnologie all’avanguardia per il monitoraggio e il benessere animale
Nel sottoprogetto sono stati testati vari dispositivi digitali, tra cui:
- Sistema di alimentazione automatizzato: memorizza la ricetta giornaliera dell’alimentazione bovina, inserisce, miscela e distribuisce la dieta prevista. Quando rileva la necessità di un nuovo pasto, procede con una distribuzione di alimento fresco, registrando tutte le operazioni e permettendo all’allevatore di monitorare quantità e orari di distribuzione.
- Analizzatore automatizzato del latte: analizza micro-campioni raccolti in sala di mungitura e determina automaticamente marcatori che indicano lo stadio riproduttivo della bovina, la salute della mammella e il suo stato nutritivo.
- Videocamera per la valutazione dello stato di ingrassamento: utilizzando l’analisi d’immagine computerizzata, assegna un punteggio da 1 (vacca magra) a 5 (vacca troppo grassa) al termine di ogni mungitura, fornendo all’allevatore un quadro visivo dello stato di ingrassamento.
- Misuratore del metano: permette il rilevamento rapido e sicuro delle emissioni di metano dei ruminanti, in tempo reale e con elevata sensibilità.
- Zoometer con telemetro laser: rileva parametri a distanza per misurazioni lineari, angolari e di superficie. Comunica tramite Bluetooth con lo smartphone e utilizza un’app per tradurre le misure nel Body Condition Score (Bcs), valutando così il benessere fisico dell’animale.
Benessere animale e impatto ambientale ridotto
L’impiego di queste tecnologie consente un maggiore controllo sul processo produttivo, migliorando il benessere animale e l’efficienza del sistema. La digitalizzazione della gestione alimentare dei bovini e del monitoraggio delle emissioni di metano permette una riduzione significativa dell’impatto ambientale dell’allevamento di ruminanti.
Tra le principali prospettive future vi è l’adozione di tecnologie per identificare nuovi caratteri legati al benessere animale e migliorare l’efficienza alimentare, contribuendo così a una riduzione delle emissioni climalteranti.
Gli attori del progetto
I risultati sono stati presentati a Roma alla presenza dei rappresentanti dei partner e di importanti stakeholders del settore, tra cui Riccardo Negrini, AIA (Associazione Italiana Allevatori), Angelo Stroppa (Consorzio Tutela Grana Padano), Marco Nocetti (Consorzio formaggio Parmigiano Reggiano), Vittorio Emanuele Pisani (Consorzio Tutela Provolone Valpadana), Simona Caselli (Granlatte Società Cooperativa Agricola) e Paolo Bulgarelli (gruppo Lactalis).
«Il progetto», ha dichiarato il responsabile scientifico Fabio Abeni, ricercatore del Crea Zootecnia e Acquacoltura, «nasce dall’esigenza di impostare un quadro complessivo dei dati disponibili in formato digitale, in particolare quelli provenienti da sensori e altri sistemi informativi presenti a livello aziendale nell’allevamento bovino e bufalino, con l’obiettivo di sviluppare sistemi di supporto alle decisioni, per migliorare l’efficienza del processo produttivo e la qualità del benessere animale».