Il ministero delle Politiche agricole e le Regioni sono fortemente impegnati nel completamento Piano Strategico per la Pac (Psp) che – secondo le intenzioni dei policy maker nazionali – sarà inviato a Bruxelles a fine luglio 2022. Uno dei passaggi essenziali per la redazione definitiva del Psp è la ripartizione dei fondi Feasr assegnati all’Italia per la politica di sviluppo rurale 2023-2027.
Dopo innumerevoli ipotesi, proposte e accese discussioni, la Commissione politiche agricole (che riunisce gli assessori regionali all’agricoltura) del 10 e 13 giugno 2022 ha raggiunto un accordo tra Regioni e Mipaaf sulla ripartizione delle risorse del secondo pilastro della Pac. Il 21 giugno la Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera definitivo. Questa decisione è molto importante perché sblocca la programmazione della Pac 2023-2027, che dovrà essere completata entro luglio 2022.
Il Reg. Ue 2021/2115 ha assegnato all’Italia una dotazione di risorse finanziarie del Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) di 6.775.006.875 euro per il periodo 2023-2027, su un totale di 61.370.228.600 euro per la politica di sviluppo rurale Ue. Pertanto all’Italia sono state assegnate l’11% delle risorse europee sullo sviluppo rurale.
Dal primo al secondo pilastro
A questo importo sono stati aggiunti altri fondi provenienti dal trasferimento dal primo al secondo pilastro della Pac. Infatti, il Reg. Ue 2021/2115 (art. 103) prevede la possibilità per uno Stato membro di trasferire al Feasr fino al 25% della dotazione dei pagamenti diretti (Feaga – Fondo Europeo Agricolo di Garanzia).
A riguardo, l’Italia ha deciso di trasferire risorse dal Feaga al Feasr per 505.141.168 euro, corrispondenti a 126.285.292 euro annui. I trasferimenti sono destinati ai giovani agricoltori e agli interventi sull’agricoltura biologica (tab. 1).
Oltre a questi, solo per il 2023 sono stati trasferiti dal Feaga al Feasr 5.400.000 euro per “Degressività e capping”. In totale, i trasferimenti dal Feaga al Feasr ammontano a 510.541.168 euro. Pertanto le risorse totali del Feasr per l’Italia, relative al periodo 2023-2027 ammontano a 7.260.148.043 euro (tab. 2).
Il cofinanziamento nazionale
A questo importo si devono aggiungere le risorse finanziarie del cofinanziamento nazionale. Di conseguenza, il valore complessivo della spesa pubblica per lo sviluppo rurale per l’Italia è di 16,1 miliardi di euro per il totale dei cinque anni (tab. 3).
Il riparto per il periodo 2023-2027 prevede una diversificazione dei tassi di cofinanziamento:
- Regioni più Sviluppate: 59,30%;
- Regioni in Transizione: 57,50%;
- Regioni meno Sviluppate: 49,50%.
Il cofinanziamento statale è del 100% per le misure nazionali e del 70% per le assegnazioni regionali. Il cofinanziamento regionale è del 30% del totale nazionale.
Misure nazionali e regionali
L’accordo della Commissione politiche agricole del 10 e 13 giugno 2022 prevede di destinare 12,96 miliardi all’attuazione degli interventi regionali e 3,14 degli interventi nazionali (tab. 3).
Nella programmazione 2023-2027 si conferma la presenza di 21 dotazioni regionali/provinciali (19 Regioni e 2 Province autonome di Trento e Bolzano) e 2 dotazioni nazionali:
- Gestione rischio per 3.065.577.313 di euro (19,03%);
- Rete rurale nazionale per 76.863.950 di euro (0,48%);
In totale, le misure nazionali assorbono il 19,5% della spesa pubblica per lo sviluppo rurale.
La gestione del rischio
Gli strumenti di gestione del rischio nel periodo di programmazione 2023-2027 vengono notevolmente potenziati: al sistema delle assicurazioni agevolate è stato affiancato il nuovo fondo di mutualizzazione nazionale, cofinanziato con fondi europei a copertura dei rischi catastrofali, come siccità, gelo, alluvioni (cosiddetto fondo “CAT”).
Il nuovo fondo di mutualizzazione è così finanziato:
- quota a carico degli agricoltori (30%): finanziata ai sensi dell’art. 19 del Reg. 2021/2115 con un prelievo del 3% dei pagamenti diretti;
- quota pubblica (70%): finanziata attraverso il nuovo intervento nazionale (art. 76 del Reg. 2115/2021) nell’ambito della programmazione dello sviluppo rurale 2023-2027.
L’importo del Feasr assegnato al fondo “CAT” ammonta a 110.361.714 di euro annui, a cui si aggiunge il cofinanziamento nazionale.
Inoltre, al fine di assicurare continuità alla gestione del rischio anche per le assicurazioni agevolate e i fondi mutualistici, è stato previsto un fabbisogno annuo di 146.861.000 euro.
Il totale degli stanziamenti pubblici per la gestione del rischio nel periodo 2023-2027 ammonta a circa tre miliardi (600 milioni annui). Un plafond quasi doppio rispetto alla programmazione precedente.
I criteri di riparto regionale
Il riparto regionale dei fondi per lo sviluppo rurale 2023-2027 è stato oggetto di una lunga e complessa trattativa tra gli assessori regionali, che si è concluso dopo innumerevoli riunioni. L’accordo finale è il frutto di diversi criteri e punti di mediazione.
La ripartizione si è basata su nuovi criteri di riparto rispetto alla programmazione 2014-2020 (cosiddetti “criteri storici”). I “nuovi criteri” hanno generato una riduzione per alcune Regioni.
L’accordo finale prevede un articolato sistema di compensazione per la riduzione subìta:
- scorporo dell’8% della dotazione annua Feasr, pari a 540 milioni di euro per il periodo 2023-2027: tale ammontare è stato poi assegnato alle Regioni/Province che hanno subito un decremento rispetto alle dotazioni storiche;
- safety net per le Regioni/Province con quote inferiori al 2% (Liguria, Trento, Valle d’Aosta);
- scorporo dell’1% per la compensazione delle regioni tabacchicole, prevalentemente Umbria, Veneto, Campania, Toscana;
- scorporo dello 0,69% per la compensazione alle Regioni in ritardo di sviluppo;
- scorporo della quota trasferita al Feasr e assegnata al biologico: le quote aggiuntive sono assegnate alle Regioni sulla base della Sau biologica su totale della Sau regionale;
- scorporo della quota trasferita al Feasr e assegnata ai giovani agricoltori: le quote aggiuntive sono assegnate alle Regioni sulla base degli assorbimenti dei pagamenti diretti 2015-2020;
- tetto massimo del 16% ai guadagni conseguiti dalle singole Regioni; gli importi eccedenti sono stati ridistribuiti a favore delle Regioni che hanno subito perdite;
- contributo di solidarietà di 6 milioni di quote Feasr, a favore della Sardegna non sufficientemente compensata per le riduzioni.
Il riparto regionale
L’applicazione dei nuovi criteri di riparto e il complesso sistema di compensazioni hanno generato un accordo finale sulle assegnazioni regionali delle risorse Feasr e relativo cofinanziamento regionale (tab. 3).
Ciononostante la chiusura dell’accordo ha richiesto un’assegnazione mirata aggiuntiva per le Regioni che subiscono una penalizzazione a seguito dei “nuovi criteri”, in maniera da compensare interamente la minore quota Feasr. A tal fine, sono previste ulteriori risorse nazionali, pari a 293 milioni di euro (tab. 4).
La Regione con maggiori risorse è la Sicilia, seguita da Campania e Puglia (fig. 1). Tutte le Regioni mantengono la dotazione della precedente programmazione, alcune la aumentano.
tab. 1 Trasferimenti 2023-2027 dal primo al secondo pilastro (euro) |
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Trasferimenti | % | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | Totale fondi Feasr |
Trasferimento II pilastro per il biologico | 2,48% dai pagamenti diretti | - | 90.000.000 | 90.000.000 | 90.000.000 | 90.000.000 | 360.000.000 |
Trasferimento II pilastro per Giovani | 1% dai pagamenti diretti | - | 36.285.892 | 36.285.892 | 36.285.892 | 36.285.892 | 145.141.168 |
Trasferimento per "Capping" | Reg. Ue delegato n. 648 del 15/02/2022 | 5.400.000 | - | - | - | - | 5.400.000 |
Totale trasferimenti | 5.400.000 | 126.285.892 | 126.285.892 | 126.285.892 | 126.285.892 | 510.541.168 | |
% | 3,48% | 3,48% | 3,48% | 3,48% |
tab. 2 Importi Feasr 2023-2027 per l’Italia (euro) |
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2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | 2023-2027 | |
Allegato XI Reg. 2021/2115, come modificato dal Reg. Ue n. 648 del 15/02/2022 | 1.355.321.375 | 1.349.921.375 | 1.349.921.375 | 1.349.921.375 | 1.349.921.375 | 6.755.006.875 |
Trasferimenti dal Feaga per biologico e giovani | - | 126.285.292 | 126.285.292 | 126.285.292 | 126.285.292 | 505.141.168 |
Totale | 1.355.321.375 | 1.476.206.667 | 1.476.206.667 | 1.476.206.667 | 1.476.206.667 | 7.260.148.043 |
tab. 3 Riparto Feasr più finanziamento nazionale per il periodo 2023-2027 (euro) |
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Regioni | Spesa Pubblica | Feasr | Cofin. Nazionale | Nazionale | quota statale (70%) | quota regionale (30%) |
Abruzzo | 354.295.622 | 150.575.639 | 57,50% | 203.719.983 | 142.603.988 | 61.115.995 |
Basilicata | 452.944.740 | 228.737.094 | 49,50% | 224.207.646 | 156.945.352 | 67.262.294 |
Bolzano | 271.866.123 | 110.649.512 | 59,30% | 161.216.611 | 112.851.628 | 48.364.983 |
Calabria | 781.294.583 | 394.553.765 | 49,50% | 386.740.819 | 270.718.573 | 116.022.246 |
Campania | 1.149.605.259 | 580.550.656 | 49.50% | 569.054.603 | 398.338.222 | 170.716.381 |
Emilia-Romagna | 913.219.511 | 371.680.341 | 59.30% | 541.539.170 | 379.077.419 | 162.461.751 |
Friuli Venezia Giulia | 227.593.361 | 92.630.498 | 59,30% | 134.962.863 | 94.474.004 | 40.488.859 |
Lazio | 602.555.924 | 245.240.261 | 59 30% | 357.315.663 | 250.120.964 | 107.194.699 |
Liguria | 207.037.060 | 84.264.084 | 59 30% | 122.772.977 | 85.941.084 | 36.831.893 |
Lombardia | 834.485.801 | 339.635.721 | 50 30% | 494.850.080 | 346.395.056 | 148.455.024 |
Marche | 390.875.150 | 166.121.939 | 57 50% | 224.753.211 | 157.327.248 | 67.425.963 |
Molise | 157.712.921 | 79.645.025 | 49,50% | 78.067.896 | 54.647.527 | 23.420.369 |
Piemonte | 756.397.932 | 307.853.958 | 59.30% | 448.543.974 | 313.980.782 | 134.563.192 |
Puglia | 1.184.879.283 | 598.364.038 | 49,50% | 586.515.245 | 410.560.672 | 175.954.574 |
Sardegna | 819.493.113 | 413.844.022 | 49,50% | 405.649.091 | 283.954.364 | 121.694.727 |
Sicilia | 1.474.613.117 | 744.679.624 | 49.50% | 729.933.493 | 510.953.445 | 218.980.048 |
Toscana | 748.813.504 | 304.767.096 | 59,30% | 444.046.408 | 310.832.486 | 133.213.922 |
Trento | 198.960.232 | 80.976.814 | 59,30% | 117.983.417 | 82.588.392 | 35.395.025 |
Umbria | 518.602.137 | 220.405.908 | 57,50% | 298.196.229 | 208.737.360 | 89.458.859 |
Valle d'Aosta | 91.845.517 | 37.381.125 | 59 30% | 54.464.391 | 38.125.074 | 16.339.317 |
Veneto | 824.564.075 | 335.597.578 | 59.30% | 488.966.496 | 342.276.547 | 146.689.949 |
Totali | 12.961.654.966 | 5.888.154.699 | 54,57% | 7.073.500.267 | 4.951.450.187 | 2.122.050.080 |
Interventi nazionali di gestione del rischio | 3.065.577.313 | 1.331.993.344 | 56,55% | 1.733.583.969 | 1.733.583.969 | - |
Rete Rurale Nazionale | 76.863.950 | 40.000.000 | 47,96% | 36.863.950 | 36.863.950 | - |
Totale Italia | 16.104.096.229 | 7.260.148.043 | 54,92% | 8.843.948.186 | 6.721.898.106 | 2.122.050.080 |
tab. 4 Sviluppo rurale 2023-2027: risorse aggiuntive nazionali (euro) |
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Regioni | Quota Feasr annua compensata con risorse nazionali: anni dal 2024 al 2027 | Quota Feasr annua compensata con risorse nazionali: annualità 2023 | Quota Feasr annua compensata con risorse nazionali: anni dal 2023 al 2027 |
Abruzzo | - | - | - |
Basilicata | 5.483.442 | 6.496.707 | 28.430.475 |
Bolzano | - | - | - |
Calabria | 4.228.229 | 5.788.396 | 22.701.312 |
Campania | 23.348.008 | 20.342.939 | 113.734.971 |
Emilia-Romagna | - | - | - |
Friuli-Venezia Giulia | - | - | - |
Lazio | - | - | - |
Liguria | - | - | - |
Lombardia | - | - | - |
Marche | - | - | - |
Molise | - | - | - |
Piemonte | - | - | - |
Puglia | 4.407.886 | 3.284.687 | 20.916.231 |
Sardegna | - | - | - |
Sicilia | 18.834.573 | 16.618.341 | 91.956.633 |
Toscana | - | - | - |
Trento | - | - | - |
Umbria | 3.119.913 | 3.355.354 | 15.835.006 |
Valle d'Aosta | - | - | - |
Veneto | - | - | - |
Totali | 59.422.051 | 55.886.424 | 293.574.628 |