Tutti gli allevatori di vacche da latte potranno chiedere aiuti accoppiati anche quelli non iscritti all’Aia. E il ricorso al Tar Lazio di Cia e Confagricoltura contro il vincolo di iscrizione ai libri genealogici non verrà probabilmente neppure messo a ruolo.
La Conferenza Stato Regioni del 7 maggio 2015 ha modificato il d.m. contestato eliminando l’obbligo. Il decreto dovrebbe entrare in vigore prima del 15 giugno 2015 termine per la presentazione della domanda Unica.
Viene però reintrodotta una norma igienico sanitaria già prevista dal precedente regime degli aiuti. In particolare, il latte delle vacche ammissibili all’aiuto accoppiato deve rispettare almeno due dei seguenti requisiti qualitativi ed igienico-sanitari:
- cellule somatiche (per ml) inferiore a 300.000;
- germi a 30° (per ml) inferiore a 40.000;
- materia proteica non inferiore a 3,35%.
Nel caso di un parametro non conforme dovrà comunque rispettare i seguenti limiti:
- cellule somatiche (per ml) inferiore a 400.000;
- germi a 30° (per ml) inferiore a 100.000;
- materia proteica non inferiore a 3,2%.
Tali requisiti impongono la gestione diretta da parte degli allevatori dei controlli del latte prodotto per verificarne il rispetto.
"Finalmente - sottolinea una nota di Confagricoltura - è stata prevista un'assegnazione più equa degli 84,6 milioni di € stanziati da Bruxelles per la zootecnia bovina da latte".
Visualizza anche l'articolo pubblicato l'8 maggio "Premi Pac agli allevatori: Cia-Confagri contro Mipaaf e Aia"