In soccorso delle cantine sociali che devono fronteggiare il caro-mutui, interviene la Regione Siciliana. Con il secondo bando pubblicato in questi giorni sul sito dell'Istituto regionale del vino e dell’olio e che va in scadenza il 7 giugno 2024, verranno assegnati 3,8 milioni alle cantine sociali dell'Isola, che, per effetto del conflitto russo-ucraino, hanno dovuto affrontare l'aumento degli interessi sui mutui.
Un sollievo per le cantine sociali
Destinatarie della misura sono tutte le cooperative agricole che trasformano le uve dei soci e commercializzano vini prodotti nella regione con sede legale in Sicilia. Unico requisito - oltre a quelli di routine come iscrizione alla Camera di Commercio - aver sostenuto maggiori oneri finanziari dovuti all'incremento dei tassi di interesse sui mutui e prestiti di durata annuale e pluriennale a partire dal 24 febbraio 2022 e fino al 30 maggio 2024.
Il bando, frutto della legge regionale 21 novembre 2023 n. 25, segue un primo avviso pubblico del Dipartimento regionale dell’Agricoltura che risale al 7 dicembre 2023. Con quest’ultimo, alla fine del 2023, sono stati assegnati 3,851 milioni di euro a fronte di una dotazione complessiva di otto milioni.
All’Irvo istruttoria domande e selezione beneficiari
Non tutto il plafond previsto dalla norma è stato consumato e la stessa legge regionale che ha istituito l’aiuto, consente ora di utilizzare la parte residua del precedente bando, individuando nell’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio (Irvo) il soggetto attuatore dell'istruttoria e della selezione dei beneficiari.
Il nuovo bando ha una dotazione pari alle somme assegnate con il primo. A esso possono partecipare anche le cantine sociali che hanno già ricevuto il contributo, ma l’aiuto che potranno ricevere farà riferimento ai maggiori costi finanziari sostenuti nell’ultimo semestre.
Considerato che la finalità dell'operazione è quella di fornire il più ampio supporto alle categorie interessate - si legge nel bando - non sono previsti criteri di selezione delle istanze di aiuto. Pertanto, saranno finanziate tutte le istanze che soddisfano le condizioni di ammissibilità. Solo nel caso in cui le risorse disponibili non risultino sufficienti per soddisfare tutte le richieste, verranno ripartite proporzionalmente tra le cantine sociali risultate idonee in graduatoria.
Le domande vanno inviate all'indirizzo pec: direzione.irvos@messaggipec.it entro il 7 giugno 2024.
Vendemmia verde, alla cassa tutte le domande
Per la viticoltura siciliana in affanno, arriva una buona notizia: saranno pagate tutte le domande di vendemmia che sono inserite tra le “finanziabili” - cioè che non sono state esclude per vizi formali o gravi errori nella compilazione della domanda.
Sono in tutto 2.722 a cui corrispondono circa seimila ettari di vigneto che quest’anno usciranno dal circuito produttivo. Per ciascuna azienda la superficie minima è di mezzo ettaro, la massima 5.
L’attivazione della misura, volta a ridurre la produzione di uva da mosto, è stata fortemente sostenuta dalla filiera vitivinicola regionale preoccupata dalla crisi del mercato delle uve che si è verificata negli ultimi anni e che ha riguardato importanti aree viticole regionali e diverse tipologie di uve.
La Regione non ha avuto tentennamenti in proposito. Anche perché, alle facili previsioni circa il permanere delle situazioni di incertezza dei mercati, per l’Isola si è aggiunta la mancanza di risorse idriche per le eventuali irrigazioni di soccorso.
Il calcolo della superficie ammessa è stato in qualche modo “ponderato”: le aziende che aderiscono con superficie da 0,50 a 2 ettari hanno potuto aderire con il 100% della superficie. Per richieste che superano i due ettari, adesione possibile aggiungendo il 20% della superficie vitata restante dell’azienda come risulta dallo schedario vitivinicolo.
A quanto ammonta il sostegno
Nel caso di vendemmia verde effettuata manualmente verranno riconosciute le seguenti cifre: 1652,29 € per ettaro per vigneto destinato alla produzione di uva per vino comune; 1930,74 € per uva da vini a Igt e 2500,74 € per uva da vini a Doc/Docg. Se, invece, la distruzione o l’eliminazione dei grappoli viene realizzata meccanicamente per ciascun ettaro verranno riconosciuti importi leggermente superiori e precisamente: 1751,79 €/ha per l’uva per vino comune, 2029,84 per l’uva per vini a Igt e 2645,34 per l'uva per vini a Doc/Docg.