L’ erba medica è una coltura con molte peculiarità nella nuova Pac 2015-2020 e genera diverse opportunità, ma anche molteplici specificità applicative.
La prima opportunità riguarda il fatto che l’ erba medica rientra nelle colture azotofissatrici, quindi è utilizzabile per soddisfare il 5% di aree di interesse ecologico (EFA).
La seconda opportunità concerne il fatto che l’ erba medica è considerata “erba o pianta erbacea da foraggio” con i vantaggi nella gestione del greening quando supera il 75% della superficie dei seminativi. Oltre a queste novità, ci sono anche le difficoltà applicative legate alla sua classificazione tra i seminativi o tra i prati permanenti.
La classificazione - I pagamenti diretti sono erogati per ettaro di superficie che si suddivide in tre tipologie di utilizzo: seminativi, colture permanenti e prati permanenti (tab. 1). La medica rientra nei seminativi o nei prati permanenti? È un “seminativo” perché rientra negli avvicendamenti colturali fino al 5° anno dall’impianto, ma dal 6° anno dall’impianto è classificata nei “prati permanenti”.
Come rispettare il greening - La “doppia” classificazione dell’ erba medica, in funzione dell’anno di impianto, genera alcune specificità applicative nella gestione degli impegni del greening (tab. 2).
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