Il 1° giugno 2018, la Commissione europea aveva presentato al Parlamento e al Consiglio europeo le proprie proposte legislative sulla Pac 2021-2027. Il dibattito è proseguito in seno al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri agricoli, ma non ci sono i tempi tecnici per l’applicazione della nuova Pac dal 1° gennaio 2021.
Allo stato attuale, la data per l’avvio della nuova Pac è il 1° gennaio 2022.
Per questa ragione, la Commissione ha pubblicato, in data 31.10.2019, le proposte per creare un regime transitorio nell’anno 2021. In altre parole il 2021 sarà un anno di transizione, anziché il primo anno di applicazione della nuova Pac.
In tale contesto, molti agricoltori chiedono informazioni sull’importo dei pagamenti diretti nei prossimi anni e sulle modalità di erogazione.
Lo scenario è articolato, in quanto il regolamento transitorio e le proposte della nuova Pac devono essere ancora approvate; inoltre molte decisioni dipendono dalle scelte a livello nazionale. Tuttavia, l’importo dei pagamenti diretti si può inquadrare alla luce delle ipotesi più ragionevoli che si verificheranno nei prossimi anni.
Analizziamo, i due provvedimenti legislativi (regolamento transitorio e proposte per la Pac 2021-2027) e poi illustriamo i pagamenti diretti, in due periodi: 2020-2021 e 2022-2027.
Articolo pubblicato sulla rubrica “La Pac sotto la lente” di Terra e Vita
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2020-2021: proroga e convergenza dei titoli
La proposta di regolamento transitorio introduce novità sia per titoli nel 2020 che nel 2021: proroga e convergenza.
I titoli all’aiuto sono prorogati per il 2021; dal punto di vista giuridico, anche per il 2021, si conferma l’attuale regime di pagamento a norma del regolamento (UE) n. 1307/2013.
Pertanto, il sistema attuale dei pagamenti diretti sarà mantenuto per l’anno di domanda Pac 2020 e 2021.
Il regolamento transitorio, tuttavia, consente una possibilità: gli Stati membri possono utilizzare il meccanismo di convergenza interna per convergere ulteriormente verso una media nazionale dopo il 2019, oppure mantenere il valore dei diritti al loro livello del 2019.
Ricordiamo che ogni agricoltore ha ottenuto l’assegnazione dei titoli nel 2015 oppure ha ottenuto i titoli dalla riserva nazionale, anche negli anni successivi al 2015. I titoli erano sottoposti alla convergenza, finalizzata ad avvicinare gradualmente i titoli storici al valore medio nazionale. Infatti, dal 2015 al 2019, i titoli di valore elevato sono diminuiti gradualmente per avvicinarsi al valore medio nazionale di 217,64 euro/ha, mentre i titoli di valore basso sono aumentati gradualmente per avvicinarsi al valore medio nazionale.
L’attuale Reg. 1307/2013 prevede che il processo di convergenza si fermi al 2019.
Il regolamento transitorio invece contiene una novità ovvero concede agli Stati membri la possibilità di proseguire il processo di convergenza dei titoli anche nel 2020 e nel 2021.
La decisione di mantenere i titoli allo stesso livello del 2019 o proseguire la convergenza spetta agli Stati membri.
2020-2021: gli aspetti finanziari
Le proposte della Commissione del 31.10.2019 sul regolamento transitorio contengono anche alcune importanti implicazioni finanziarie, che interessa anche la Domanda unica 2020.
Va ricordato che le spese dei pagamenti diretti per il 2020 (Domanda Unica 2020) gravano sull’esercizio finanziario 2021. Il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 (QFP) non è stato ancora approvato, ma la Commissione europea utilizza i massimali finanziari previsti dal nuovo QFP (da approvare).
Per l’Italia il massimale dei pagamenti diretti del 2021 è pari a 3.560,2 milioni di euro (144 milioni di euro in meno rispetto al 2019). A tal fine, tutti i pagamenti diretti saranno ridotti del 3,9% nel 2020 e nel 2021.
2020-2021: effetti dell’attuale Pac
Oltre al regolamento transitorio, anche la Pac attuale produce degli effetti di trascinamento sul valore dei titoli e dei pagamenti, per due aspetti:
- riduzione dell’1% del valore dei titoli per aumento plafond per i giovani agricoltori;
- riduzione di circa 1% (stima) per alimentare la riserva nazionale.
Il Decreto ministeriale 26 agosto 2019 n. 8985, concernente “Modifica del DM 7 giugno 2018, per quanto concerne le superfici coltivate con specie arboree a rotazione rapida ed il pagamento per i giovani agricoltori”, ha aumentato il plafond per il pagamento ai giovani agricoltori dall’1% al 2%. Pertanto, tutti i titoli del pagamento di base saranno ridotti dell’1%.
Inoltre, come si è verificato negli ultimi tre anni (2016, 2017, 2018), Agea dovrà ricorrere al taglio di tutti i titoli per alimentare il plafond della riserva nazionale; si stima che tale riduzione possa attestarsi sull’1%.
2020-2021: implicazioni per gli agricoltori
In sintesi, i tanti cambiamenti della Pac implicano alcune importanti conseguenze per gli agricoltori per quanto riguarda i pagamenti diretti (tab. 1):
- gli attuali titoli e gli attuali pagamenti diretti sono prorogati fino alla domanda della Pac 2021;
- i titoli nel 2020 subiranno un taglio di circa il 2% per effetto della riserva nazionale e dell’aumento dei giovani agricoltori; nel 2021 di circa l’1,5%;
- i pagamenti subiranno un taglio del 3,9% per effetto della riduzione del budget della Pac;
- i titoli di valore elevato potrebbero subire una riduzione se l’Italia sceglie di proseguire con la convergenza nel 2020 e nel 2021 (fig. 1); all’opposto, i titoli di valore basso potrebbero subire un aumento (fig. 2).
La novità più importante è la proroga dei titoli per un altro anno, oltre il 2020; tuttavia l’agricoltore subirà una leggera riduzione dei pagamenti.
2022-2027: la nuova Pac
Il nuovo pagamento di base 2022-2027 è soggetto a grandi novità. Questo pagamento potrà essere erogato secondo due modalità:
- pagamento annuale uniforme per ettaro ammissibile, ovvero un pagamento legato alla superficie, senza titoli; in tal caso, i titoli attuali scadranno il 31 dicembre 2021 e verranno aboliti;
- pagamento annuale sulla base di titoli all’aiuto: il sostegno di base sarà erogato sulla base dei titoli all’aiuto; in tal caso, i titoli attuali verranno ricalcolati nel 2022 per aggiungere al loro valore l’importo del pagamento greening.
2022-2027: l’ipotesi senza titoli
Il livello del pagamento si ottiene dividendo la dotazione finanziaria annuale dell’Italia per la sua superficie agricola ammissibile. Sulla base di alcune simulazioni, tale pagamento si attesta a circa 250 euro/ha a livello nazionale, a cui aggiungere tutti gli altri pagamenti (pagamento ridistributivo, regime per il clima e l’ambiente, pagamento giovani agricoltori, pagamento accoppiato).
2022-2027: mantenimento dei titoli
Lo Stato membro può continuare a concedere il sostegno al reddito di base sulla base dei titoli all’aiuto. In tal caso, la proposta di regolamento impone un processo di convergenza dei titoli storici.
I vecchi titoli scadono il 31 dicembre 2021 e i nuovi titoli vengono ricalcolati nel 2022, sulla base dell’anno di riferimento 2021.
Il nuovo valore unitario dei titoli all’aiuto è calcolato partendo dal valore dei titoli all’aiuto dell’anno di domanda 2021 (ultimo anno di applicazione della Pac 2014-2020) e aggiungendo ad esso il relativo pagamento greening per l’anno di domanda 2021. In altre parole, il valore dei titoli all’aiuto è determinato sommando il loro valore storico e il relativo pagamento percepito per il greening.
I titoli rimangono differenziati sulla base del loro valore storico, ma con l’applicazione di due criteri per ridurre i titoli di valore elevato:
- un tetto ai titoli;
- una convergenza per avvicinare il valore dei titoli al valore medio nazionale.
L’applicazione della convergenza si attua dal 2022 al 2026 per giungere nel 2026 alla uniformazione del valore dei titoli al valore medio nazionale. Questa proposta è stata approvata nella votazione in Comagri del Parlamento europeo di aprile 2019.
Secondo la proposta della Commissione europea, invece, il processo di convergenza è più morbido. Lo Stato membro assicura entro il 2026 una convergenza del valore unitario dei titoli al 75% del valore unitario medio. In altre parole, il valore unitario dei titoli, nel 2026, non potrà essere per nessuno inferiore al 75% del valore unitario medio. Per raggiungere questo obiettivo, viene diminuito il valore unitario dei titoli all’aiuto più elevati (figg. 1 e 2). L’obiettivo finale del nuovo modello di sostegno della Pac è di uniformare o avvicinare i valori dei pagamenti diretti ad ettaro.
In sintesi, il valore dei titoli rimarrà differenziato dal 2022 al 2026, pur con un processo di convergenza che porterà tutti i titoli al valore medio nazionale (secondo il Parlamento europeo) o al 75% del valore medio nazionale (secondo la Commissione europea).
2022-2027: implicazioni per gli agricoltori
L’obiettivo della nuova Pac è la rivisitazione dei pagamenti diretti (scompare il greening e vengono inseriti ii regimi per il clima e l’ambiente) e l’uniformazione dei pagamenti verso un valore medio nazionale per tutti gli agricoltori.
L’Italia potrà scegliere tra due opzioni: pagamenti diretti senza titoli (pagamento uniforme nel 2022) o mantenimento dei titoli. Anche nel caso della seconda opzione, il valore dei titoli sarà soggetto alla convergenza che condurrà alla uniformazione dei valore dei titoli nel 2016 (secondo il Parlamento europeo) o nel 2028 (secondo la Commissione europea).
In sostanza, i pagamenti diretti vengono mantenuti (non era scontato!), rivisitati (senza greening, ma con i regimi per il clima e l’ambiente) e uniformati nel giro di pochi anni. I pagamenti diretti, quindi, si configurano come un sostegno al reddito, finalizzato alla sostenibilità ambientale; i pagamenti diretti sono una base per il reddito, ma non costituiscono l’elemento fondamentale per lo sviluppo delle imprese. Le strategie imprenditoriali devono concentrarsi sul mercato e sull’efficienza tecnica.
Tab. 1 Implicazione della nuova Pac sui titoli e sui pagamenti | ||
Anno | Valore dei titoli | Valore dei pagamenti |
2020 | Due opzioni (a discrezione dello Stato membro):
Riduzione dell’1% del valore dei titoli per aumento plafond per i giovani agricoltori. Riduzione di circa 1% (stima) per alimentare la riserva nazionale. |
Riduzione di tutti i pagamenti diretti per riduzione del budget della Pac: -3,9% dei pagamenti rispetto al 2019 |
2021 | Due opzioni (a discrezione dello Stato membro):
Riduzione dell’1% del valore dei titoli per aumento plafond per i giovani agricoltori. Riduzione di circa 0,5% (stima) per alimentare la riserva nazionale. |
Riduzione di tutti i pagamenti diretti per riduzione del budget della Pac: -3,9% dei pagamenti rispetto al 2019 |
2022-2027 | Due opzioni (a discrezione dello Stato membro):
I titoli più bassi devono raggiungere il 75% del valore unitario medio, entro il 2024 (secondo il Parlamento europeo) o entro il 2026 (secondo la Commissione europea). |
Riduzione ddel budget della Pac: -3,9% rispetto al 2019 |
Tab. 2 Tipologie di pagamenti diretti nella programmazione 2021-2027 | |
Tipologia di pagamento | Obbligatorietà per lo Stato membro |
Sostegno di base al reddito per la sostenibilità | Sì |
Sostegno ridistributivo complementare al reddito per la sostenibilità | Sì |
Regimi per il clima e l’ambiente (eco-schema) | Sì |
Sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori | No |
Sostegno accoppiato al reddito | No |
Aiuti forfettari per i piccoli agricoltori | No |
L’articolazione dei nuovi pagamenti diretti
La proposta di regolamento per la Pac 2021-2027 classifica i pagamenti in sei tipologie:
- sostegno al reddito di base al reddito per la sostenibilità;
- sostegno ridistributivo complementare;
- sostegno complementare per i giovani agricoltori;
- regimi per il clima e l’ambiente (eco-schema);
- sostegno accoppiato al reddito;
- pagamento forfettario specifico per i piccoli agricoltori, sostitutivo di tutti i pagamenti diretti.
Rispetto all’attuale programmazione, ci sono diverse novità:
- la soppressione del pagamento greening, i cui importi sono inglobati nel pagamento di base e i cui impegni sono in parte inclusi nelle condizionalità;
- l’inserimento di regimi volontari per il clima e l’ambiente (eco-schema);
- la non obbligatorietà del pagamento per i giovani agricoltori.