Introdurre un orientamento agroecologico nel Piano strategico nazionale della nuova Pac post 2022 con un'analisi degli strumenti previsti. Questo l'obiettivo del rapporto Agroecologia e Pac, realizzato dal Crea Politiche e Bioeconomia nell'ambito delle attività della Rete rurale nazionale 2014-2020. Infatti, secondo il Crea la transizione all'agroecologia potrebbe essere consolidata attraverso l'azione sinergica di numerosi strumenti e misure previsti per il prossimo periodo di programmazione della Pac.
Modifiche al primo e secondo pilastro
Le strategie suggerite dal Crea riguardano la riconversione agroecologica del primo pilastro della Programmazione europea che, attraverso condizionalità rafforzata, eco-schema e rimodulazione dei pagamenti diretti, potrebbe dare un notevole impulso alla transizione. Una riconversione che dovrebbe essere accompagnata da interventi agroambientali del secondo pilastro, tra cui il sostegno a un pacchetto di pratiche agroecologiche, unito all'attivazione di pagamenti collettivi e basati sui risultati ambientali.
Investimenti e formazione
Il rapporto mette in evidenza il sistema di interventi che potrebbe essere messo in campo per promuovere l'approccio agroecologico a vari livelli. Vale a dire favorire il re-design degli agroecosistemi in modo coordinato tra più agricoltori, sostenere gli investimenti a imprese extra-agricole per la creazione e lo sviluppo di attività nelle zone rurali, investimenti nei servizi di base e per il rinnovamento dei villaggi fondamentali per il mantenimento della popolazione in tali aree.
Ci sono poi le misure che riguardano il sistema della conoscenza, come il sostegno alla formazione e alla diffusione di informazione, lo scambio tra aziende, la consulenza e la diffusione delle innovazioni.