La Valpolicella è un contesto virtuoso e capace di mantenere la redditività delle aziende vitivinicole anche in un periodo nel quale il mercato del vino mostra qualche incertezza. Nonostante ciò c'è bisogno di strumenti in grado di facilitare l'accesso al credito per le imprese che devono finanziare le attività ordinarie e magari programmare investimenti in vigneto e in cantina. Uno di questi è di certo il pegno rotativo, forma di prestito introdotta nel 2020 per favorire l'accesso al credito delle aziende che producono alimenti e bevande a denominazione d’origine.
E proprio l'anticipazione su pegno è stata l'argomento trattato nel convegno organizzato da Edagricole e Crédit Agricole Italia. nella sede del Consorzio per la tutela dei vini della Valpolicella a Sant'Ambrogio di Valpolicella, al quale hanno partecipato oltre trenta vitivinicoltori interessati a conoscere meglio uno strumento che permette di ottenere liquidità in tempi brevi e a condizioni molto favorevoli rispetto a classiche forme di prestito come la cambiale agraria.
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La certificazione e la tenuta dei registri
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Durata del prestito e valore della merce
Infine, il coordinatore agricoltura di Crédit Agricole Italia Emanuele Fontana ha spiegato nel dettaglio il funzionamento del pegno rotativo. Si tratta di un prestito che offre tassi d’interesse più convenienti perché consente alle banche di mitigare il rischio proprio grazie alla merce sottoposta a pegno. È facile da ottenere e il vino sottoposto a vincolo rimane nelle cantine delle aziende agricole: quella venduta sarà rimpiazzata da altra nelle disponibilità del produttore.
La durata del prestito e quindi il piano di rientro sono tarati sulle esigenze del cliente, tenendo conto della rotatività della merce. La cifra erogata dalla banca viene stabilita in base al valore della merce sottostante, individuato rispetto ai prezzi medi dei listini mercuriali delle Camere di Commercio. «Questo per avere un valore prudenziale che sia di riferimento per la denominazione» ha sottolineato Fontana. In chiusura spazio per le tante domande dal pubblico.