Coldiretti Puglia ha lanciato l’appello agli europarlamentari pugliesi a sostenere in maniera congiunta la richiesta di deroga bis, avanzata dalla Regione Puglia a Bruxelles, al principio del disimpegno automatico dei fondi comunitari inutilizzati del Psr Puglia 2014-2020, pari a 96 milioni di euro. Gli europarlamentari hanno risposto positivamente, perché la deroga è indispensabile. Altrimenti la perdita di tali risorse si tradurrebbe in un calo di competitività per le imprese agricole pugliesi, assolutamente da scongiurare nell’attuale crisi economico-finanziaria causata dalla pandemia da Covid-19.
È quanto emerso nel corso di un incontro organizzato da Coldiretti Puglia, a cui hanno partecipato il direttore del Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia, Gianluca Nardone, e gli europarlamentari pugliesi Paolo De Castro, coordinatore della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Raffaele Fitto, Mario Furore, Chiara Gemma e Andrea Caroppo.
Muraglia: «Perdere fondi Psr Puglia è inaccettabile»
«La Puglia è l’unica Regione italiana a non aver speso tutte le risorse del Psr a disposizione entro il 31 dicembre 2020 – ha introdotto il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia –. Restituire a Bruxelles e quindi perdere fondi europei preziosi per l’agricoltura sarebbe in questo momento inaccettabile, considerato lo scenario di crisi aggravato dall’emergenza Covid-19. Sarebbe un inequivocabile segnale di inadeguatezza e un danno per i nostri agricoltori, che legittimamente aspirano con queste risorse a investire in agricoltura.
Non si possono sprecare fondi europei disposti a favore di un settore che ha dimostrato la propria grande importanza, in questo periodo di crisi pandemica, innanzitutto per la produzione di cibo. Un settore altresì decisivo per l’azione di tutela del territorio e quella di contrasto ai cambiamenti climatici operate dagli agricoltori. Abbiamo perciò il dovere di salvaguardarlo, anche appoggiando la richiesta di deroga».
Nardone: «Già avanzata la richiesta di deroga»
La Regione Puglia, ha informato Gianluca Nardone, ha già avanzato a Bruxelles la richiesta di deroga, ai sensi dei commi 3 e 4 dell’art. 38 del Regolamento Ue 1306/2013, dal rischio di disimpegno per 96 milioni di euro Feasr.
«Chiediamo la deroga, spiegando nella relazione documentata sui tavoli della Commissione europea le ragioni per cui non siamo riusciti a centrare l’obiettivo della regola “N+3”, ragioni legate sia ai contenziosi su alcune misure del Psr, sia, però in parte minima, all’emergenza Covid-19».
De Castro: «Faremo pressione su Wojciechowski»
Peraltro la Puglia l’anno scorso ha ulteriormente aggravato il disimpegno, passando da 86 milioni di euro di quota Feasr non realizzata nel 2019 a 96 milioni nel 2020.
Tuttavia, ha promesso Paolo De Castro, «in sede europea già dalla prossima settimana faremo pressione sull’attuale commissario europeo per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale, il polacco Janusz Wojciechowski, per portare a casa questa deroga bis, dopo quella che abbiamo ottenuto l’anno scorso, per lo sviluppo della nostra regione».