È stata attivata l’attesa Misura 21 del Psr Puglia 2014-2020 destinata a ristorare le imprese che hanno subito danni per effetto della pandemia da Covid-19. Lo rende noto l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, che annuncia l’approvazione di tre bandi dedicati ai comparti agrituristico, florovivaistico e vinicolo. A breve verranno pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia (Burp) e diventeranno operativi.
Risultato di una intesa con le associazioni di categoria
«I tre avvisi pubblici, con una dotazione finanziaria complessiva di 19 milioni di euro, sostengono gli agricoltori e le imprese agricole particolarmente colpiti dalla crisi causata da Covid-19. La Misura 21, oggetto di una specifica modifica del Psr Puglia, è il risultato di una intesa con le associazioni di categoria, raggiunta mediante un’analisi dettagliata degli effetti nefasti che la pandemia ha arrecato al fatturato e ai redditi di diversi comparti produttivi per effetto del lockdown».
Bandi per tre comparti in particolare crisi economica
«Gli interventi messi a punto – precisa il direttore del Dipartimento regionale, Gianluca Nardone – si aggiungono a una serie di strumenti di aiuto attivati dalla Regione Puglia per ristorare le imprese agricole e alimentari danneggiate dalle restrizioni imposte per far fronte alla pandemia. Le analisi condotte dal Dipartimento Agricoltura confermano i problemi del comparto vinicolo, dovuti prevalentemente al crollo delle esportazioni e alla chiusura della ristorazione nel periodo di blocco, destinando alle imprese di trasformazione e commercializzazione di vini di qualità 7,4 milioni di euro, con contributi massimi di 50 mila euro a beneficiario. Allo stesso modo, le misure messe a punto affrontano la crisi che ha investito il comparto florovivaistico e quello degli agriturismi, masserie didattiche e boschi didattici destinando ulteriori 11 milioni di euro alle aziende colpite con un contributo a fondo perduto di 7.500 euro per azienda».
Bando per aiuti ai caseifici
Ai primi di ottobre è stato invece pubblicato sul Burp il bando dedicato alle imprese di trasformazione lattiero-casearie gravemente colpite dal blocco delle vendite causato dalle misure restrittive contro il Covid-19 nei mesi di marzo e aprile. «L’avviso pubblico ha una dotazione complessiva di 800 mila euro, interamente da bilancio regionale, – dichiara Nardone –. Esso è stato rivolto alle imprese di trasformazione che nel periodo del fermo delle attività economiche, imposto dal Governo e dalla Regione, hanno continuato a raccogliere latte immagazzinandolo sotto forma di cagliata o di formaggi stagionati, sostenendo spese straordinarie per via dell’invenduto. Il bando dedicato al comparto lattiero caseario ha l’obiettivo di incoraggiare la ripresa economica delle centinaia di piccole imprese del nostro territorio. La procedura di candidatura, semplificata e telematica da portale regionale, consentirà di pagare quanto prima le aziende. Il contributo sarà rilasciato a quei caseifici che dimostreranno, come indicato nel bando, di aver remunerato il latte al giusto prezzo».