Alimentazione zootecnica, prosegue la discesa dei prezzi

alimentazione zootecnica
Secondo le rilevazioni Bmti, nel giro di una sola settimana si registrano cali a doppia cifra per grano tenero e orzo. Al ribasso anche le farine proteiche

Continua la discesa dei prezzi delle materie prime utilizzate nell’alimentazione zootecnica, con ribassi settimanali sia per i cereali foraggeri che per i prodotti proteici. Sono ormai lontani i picchi di prezzo dei mesi scorsi e il confronto con lo scorso anno mostra una forte riduzione, più marcata per i cereali da foraggio. La domanda zootecnica rimane limitata a fronte di un’offerta che beneficia, soprattutto per i cereali, degli arrivi di merce estera, favoriti anche dal rafforzamento dell’euro nei confronti del dollaro. Sui proteici, pesa il clima ribassista in atto sui mercati esteri oltre che una domanda tutt’altro che vivace.

Grano tenero, -38% rispetto a un anno fa

La penultima settimana di marzo ha visto accelerare al ribasso i prezzi dei cereali foraggeri, con cali anche a doppia cifra su alcune piazze rispetto alla settimana precedente. E’ il caso del grano tenero ad uso zootecnico che a Bologna ha perso 15 €/t, scivolando fino a toccare un prezzo medio di 269 €/t (franco arrivo), un livello che è più basso del 38% rispetto ad un anno fa. Nell’arco di un mese le quotazioni hanno ceduto 40 €/t, tornando sui livelli di inizio settembre 2021.

Orzo ai minimi da settembre 2021

Il segno “meno” continua a caratterizzare anche i listini dell’orzo nazionale, spinto in calo anche dalla diminuzione delle quotazioni del grano. A Bologna la flessione settimanale è stata di 17 €/t, con le quotazioni attuali scese sui 238-243 €/t (franco arrivo), ai minimi da settembre 2021.

Sorgo giù in picchiata

Si accentuano i ribassi per il sorgo, che perde a Bologna ben 18 €/t rispetto a sette giorni prima, portandosi così sulla soglia dei 290 €/t, in calo di quasi il 25% su base annua.

Soia, il maxi raccolto brasiliano continua a incidere sui listini

Pesanti cali settimanali per la soia. Sulla piazza di Bologna la flessione ha toccato i 30 €/t e i prezzi si sono spinti fino a sfiorare i 510 €/t (franco partenza), un livello che sul mercato si era toccato l’ultima volta a febbraio 2021. Scenario simile per la soia di provenienza estera, attestata a ridosso dei 530 €/t (franco arrivo), ai minimi da dicembre 2021. A livello globale, l’ampio raccolto atteso ha depresso ulteriormente le quotazioni della soia brasiliana, attestate sui 506 $/t (fob Porto di Paranaguà), il 5,5% in meno rispetto alla settimana precedente.

Farine proteiche: segni meno per soia, girasole e colza

Diffusi ribassi anche tra le farine proteiche, in particolare quelle di soia, con cali settimanali a Milano nell’ordine del -20%. La farina di soia proteica estera si è riportata sotto i 600 €/t (franco arrivo), sui livelli di inizio dicembre 2022. Prezzi in calo anche per la farina di girasole (-10 €/t a Bologna per il girasole proteico). Rispetto ad un anno fa la variazione negativa supera il 20% su tutte le principali piazze di scambio nazionali. Segno “meno” anche nei listini della farina di colza: sia a Bologna che a Milano le quotazioni hanno ceduto 5 €/t. Anche in questo caso, i prezzi attuali scontano un ritardo di oltre il 20% rispetto a dodici mesi fa.

I prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche nella settimana dal 20 al 25 marzo 2023

Alimentazione zootecnica, prosegue la discesa dei prezzi - Ultima modifica: 2023-03-27T15:23:59+02:00 da Redazione Terra e Vita

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