FRUMENTO TENERO
In un contesto ove il cambio valutario rende appetibili (e competitive) le origini estere, si è registrata un’ulteriore settimana di calma sulle piazze nazionali marginalmente influenzate da arrivi di merce comunitaria ed estera. I grani “tipo Bologna”, quotano invariato sui 220-225 €/t arrivo; alla classe “2” dei bianchi i applica uno sconto di 15 €/t rispetto ai grani di forza mentre i “misti rossi” quotano a ridosso dei 195-198 €/t reso mangimificio. Sul fronte dei comunitari c’è rilassatezza per l’ampia offerta con ribassi di 1-2 €/ton; gli “spring” si consolidano ai livelli di prezzo precedenti, anche se restano poco appetibili rispetto all’EU ed al nazionale.
FRUMENTO DURO
Il permanere di limitata domanda da parte dei molini e la crescente disponibilità di prodotto comunitario da “taglio” con caratteristiche di qualità medio-bassa, delineano una situazione di staticità negli scambi che si riflette in invariati sulle principali borse merci, fatta eccezione per l’Ager Bologna che ratifica un simbolico meno 1 €/t. L’andamento dell’euro e l’attesa di piogge a breve pongono ulteriore rilassatezza in un mercato già calmo e con costante offerta di Fino (locale) e mercantili (comunitari ed esteri). Il “tipo Fino con 13% proteina” resta sui 230-232 €/t reso Foggia; al Centro Nord ancora invariato con il Fino arrivo sui 230-250 €/t base tenore proteico
MAIS
Sulle piazze del Centro Nord si respirare aria pesante per le prospettive di un raccolto 2018 inferiore a precedente più che compensate dall’offerta fino al 2019 da parte delle origini EU ed estere. Sul locale gli scambi languono e si registrano pochi scambi che confermano i prezzi; solo sull’Ager si quota un meno 1 €/t. L’offerta di nazionale è presente e copre la richiesta con quotazioni che per il “generico” Italia vale un 175-176 €/t arrivo, 2-3 euro sotto l’estero e quello “con caratteristiche” a 178-179 €/t; i comunitari “con caratteristiche” tra 176 e 185 €/t.
CEREALI FORAGGERI E OLEAGINOSE
Cereali foraggeri: rallenta la pressione in prezzo del tenero e degli orzi dopo che il mercato ha metabolizzato l’effetto euro/dollaro e un livello di scambi routinari. Il sorgo bianco e gli orzi quotano arrivo un 180 €/t con il tenero “any origin” che si assesta sui 188-190 €/t reso mangimificio.
Oleaginose: permangono i problemi agro-climatici Sudamericani a sostenere i prezzi mondiali, ma l’effetto valutario congela i prezzi. La soia nazionale invariata a 375-380 €/t arrivo e l’estera a 358-362 €/t.