FRUMENTO TENERO
Ci si avvicina al salto di campagna con carenza di offerta (e disponibilità) sia dei “misti” (Classe 3) che dei cosiddetti “bianchi” (Classe 2) in un contesto di mercato ormai al termine in attesa del nuovo raccolto. Gli ultimi lotti di grani di forza sono offerti ma non incontrano adeguata domanda pressati dai rimpiazzi comunitari. Le prospettive di raccolto 2018 restano positive ed il cambio debole dell’euro potrebbe favorire un consolidamento dei prezzi, anche se il tema cruciale resta la qualità (ben presente nelle scorte presso i molini). Quotazioni essenzialmente invariate per le origini nazionali, stabili i comunitari mentre sono “NQ” ma al netto rialzo le origini estere “spring”.
FRUMENTO DURO
Il fatto che il nuovo raccolto procede al meglio e che gli operatori hanno un livello di scorte “di qualità” che va ben oltre la ripresa post-estate incide pesantemente sui prezzi. L’offerta è presente in tutto il territorio nazionale, ma fatica ad incontrare la domanda anche in presenza di un sensibile calo degli arrivi comunitari ed esteri. Ampi volumi 2017 (presso commercianti e molini) ed una stima di produzione Italia 2018 simile al 2017 portano, con la sola eccezione di Bologna “invariato” a cali dai 3 €/t di Milano ai 7 €/t di Foggia. Questo sull’onda dell’ormai certezza sui volumi 2018 anche se ancora manca conferma sulla qualità molitoria (salubrità e tenore proteico). Il tipo “Fino” proteico vale arrivo sui 210-215 €/t.
MAIS
In assenza di offerta dell’origine nazionale, il mercato lo fanno le notizie internazionali e soprattutto il cambio euro/dollaro che rende decisamente più caro il rimpiazzo Ucraino. Il clima è favorevole allo sviluppo del nuovo raccolto (5,7 mio/t ?), è tuttavia in calo di 1 mio/t sul 2017, con speculare dei consumi (meno 0,7 mio/t) e differenza compensata con un lieve incremento dell’import (più 0,4 mio/t) a 5,4 mio/t. Utilizzatori ben coperti ed offerta al lumicino per un prezzo del nazionale reso Nord a n 186-188 €/t (+2); il mais “con caratteristiche” a premio di 4 €/t con l’EU “con caratteristiche” a 192-196 €/t reso, e l’estero Mar Nero a 195-196 €/t.
CEREALI FORAGGIERI E OLEAGINOSE
Cereali foraggeri: ormai introvabili teneri e orzi nazionali con assenza di quotazioni. Rimpiazzi orzi extra-Italia sui 198-200 €/t, al ribasso di 2-3 €/t, mentre restano al rialzo i teneri comunitari ed esteri oltre i 200 €/t; il sorgo sui 188-190 arrivo (+ 1 €/t) trainato dai teneri. Oleaginose: soia al rialzo per effetto valutario in assenza di segnali di cambiamento a livello mondiale. Il nuovo raccolto è atteso con ottimismo e l’origine nazionale resta sui 384 €/t arrivo; l’estera resa a 384 €/t (+10).