Frumento tenero
sulle borse merci resta la pesantezza causa la limitatezza dei volumi scambiati e l’ampia disponibilità di prodotto da ogni origine. L’offerta vede una migliore tenuta delle quotazioni per i grani di forza, mentre sul fronte ei “misti” la situazione è stagnante con prezzi depressi dalle alternative Centro Europee. In regime di stabilità, si quota “invariato” per tutte le classi merceologiche nostrane con lieve flessione (1 €/t) per le origini comunitarie e gli “spring” nordamericani.
Frumento duro
settimana che concretizza i recenti sentimenti depressivi, stante un’ampia disponibilità di prodotto sia nazionale che estero a più che compensare una ridottissima domanda, con buon livello di coperture e assenza di interesse dei compratori ad impegnarsi oltre il brevissimo. Ad aggravare la riluttanza dei molini, l’aggressività dell’offerta di merce estera (euro in rafforzamento?) e le prime notizie di semine Italia 2015 in aumento di un 15%. Al Nord il tipo Fino cede un 6 €/t mentre al Sud il calo è di 8 €/t per un valore reso molino sui 270 €/t.
Mais
sulle piazze nazionali, da settimane, si assiste al fenomeno di una minore richiesta dal settore zootecnico ed una costante pressione dell’offerta nazionale ed estera che mantiene una lieve tendenza ribassista; tendenza che si concretizza in costanti cali simbolici di 1 €/t su Bologna e Milano ed in limitati volumi scambiati. I prezzi del nostrano “generico” reso stabilimento sono sui 170 €/t mentre il prodotto con “caratteristiche” ha un premio di 9-10 €/t (-1); il comunitario arrivo vale sui 182-186 €/t e l’estero sui 184-189 €/t.
Cereali foraggeri e oleaginose
Cereali Foraggieri: il comparto mangimistico non richiede, se non sporadicamente, volumi addizionali e le quotazioni si indeboliscono sotto la spinta dell’offerta “ogni origine” (Italia inclusa). L’orzo a Milano e Bologna cede un euro /t e vale 179-184 €/t; senza variazioni i teneri arrivo a 185-187 €/t mentre cede il sorgo bianco a 173-176 €/t (-2) partenza. Oleaginose: i prezzi della soia hanno subito variazioni dovute al favorevole fattore valutario ed ai rumori di un calo dei dazi all’export dall’Argentina; reso Bologna la nazionale “partenza” vale sui 345 (-5 €/t) mentre l’estera resta a premio di 2-5 €/t.
Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita 1/2016 L’Edicola di Terra e Vita