Tutti i prezzi dei prodotti agricoli rilevati, e commentati, da Ismea sulle principali piazze italiane nell’ultima settimana.
Animali vivi, carni fresche, cereali e derivati, derivati di colture industriali, foraggi e alimenti per il bestiame, latte e derivati, oli e grassi vegetali, semi oleosi, uova fresche e in guscio, vini.
AVICUNICOLI
La situazione del mercato avicunicolo resta nel suo complesso più che buona. Tutti i settori sembrano piuttosto equilibrati per quanto riguarda le quantità richieste e quelle offerte, con l’unica eccezione delle uova, che continuano ad essere poche e quindi a crescere di prezzo. La seconda settimana di novembre si apre con un bilancio più che soddisfacente per i polli, che recuperano qualche posizione persa. Momento interlocutorio per le galline, ce ne sono sempre poche a disposizione ma i livelli di prezzo attuali ne hanno rallentato la richiesta e arrestato le quotazioni. Le faraone hanno raggiunto buoni livelli di prezzo e, visti i volumi domandati, potrebbero ancora incrementare. In attesa che la situazione per i tacchini migliori si sta tentando di mantenere fermi i valori di prezzo raggiunti, tuttavia qualche cedimento c’è stato. Buon momento per i conigli che spuntano ulteriori aumenti rispetto alla precedente rilevazione. Rimane sempre una carenza di prodotto per le uova in quanto quelle prodotte sembrano essere insufficienti alla domanda.
BOVINO
Nel corso della settimana il mercato bovino ha dato qualche timido segnale di ripresa. Alla Borsa di Modena, ad inizio settimana, sono stati quotati al rialzo i vitelli da macello nazionali pezzati neri e i vitelloni maschi Charolaise. Anche a Padova gli Charolaise hanno spuntato al rialzo, e in chiusura a Montichiari, rialzo anche qui per i vitelli da macello. Dopo settimane di stazionarietà si sono registrati a Modena scostamenti nel mercato dei tagli con aumenti per le mezzene di seconda qualità ed i busti di vitello e per mezzene di prima e seconda qualità e anteriori di prima e seconda qualità di vitellone. L’auspicio degli operatori è che tali segnali di ripresa trovino conferma nelle prossime settimane.
CEREALI
Nella seconda rilevazione di novembre i listini del frumento tenero hanno registrato ulteriori assestamenti al rialzo, motivati da una migliore attività della domanda; prezzi in lieve ripresa anche per i principali cereali ad uso zootecnico. Mercato sempre sottotono per il grano duro, con contrattazioni limitate e quotazioni sostanzialmente stabili in gran parte dei centri di scambio della penisola; da segnalare soltanto le lievi oscillazioni osservate ad Ancona (+1 €/t per il fino) e Grosseto (-5 €/t per le categorie fino e buono mercantile). I semi di soia nazionali sono aumentati di 3 €/t in tutte le piazze di riferimento a causa di un’offerta inferiore alla richiesta. Sui principali mercati esteri predomina una condizione di stabilità.
CASEARIO
La settimana registra ancora cali decisi per tutte le materie grasse e i burri. Lo zangolato scende a quota 3 €/kg sulle piazze emiliane di Reggio Emilia e Parma e a 3,20 €/kg su quella di Mantova con un calo di 25 centesimi, comunque inferiore ai 45 centesimi persi la scorsa settimana. Per il burro Cee i listini flettono di 25 centesimi sia a Milano che a Mantova dove su entrambe le contrattazioni chiudono a 5 €/kg. Per i grana nazionali a denominazione si mostrano dinamiche differenti, con ancora un calo di 5 centesimi per tutte le varietà di Grana Padano Dop su tutte principali piazze, mentre per il Parmigiano Reggiano Dop gli scambi risultano buoni sulla piazza di Parma con i prezzi in recupero per la produzione di 24 mesi. Mercato stabile su tutte le altre borse merci. Gli scambi risultano in generale nella norma e l’avvicinarsi dell’ultima parte dell’anno dovrebbe vedere anche un aumento dei consumi dei prodotti caseari in generale, o almeno queste sono le aspettative dei mercati.
SUINO
I suini da allevamento confermano una situazione pesante per i capi di taglia 25/80 kg. Segnali di ripresa, con aumenti delle quotazioni, per i capi da 7/15 kg. La rilevazione della CUN per la prossima settimana indica ancora un andamento simile. La situazione nel comparto dei suini grassi è rimasta sostanzialmente stazionaria nel corso della settimana con il prezzo confermato alla Borsa di Modena a 1,692 €/kg. Anche l’andamento dei tagli è risultato prevalentemente stazionario con una flessione per le cosce, coppe e pancette e un aumento per spalle e trito. Per la prossima settimana sembrerebbe focalizzarsi una situazione tendenzialmente stabile con l’offerta in leggero calo che porterebbe un aumento del prezzo di 4 millesimi e una quotazione a 1,696 €/kg.