Andamento ancora in calo per i prodotti destinati all’alimentazione zootecnica. Dalle rilevazioni Bmti emerge che, rispetto alla scorsa settimana, ci sono stati ulteriori decrementi per orzo, sorgo e grani teneri a causa di una carente domanda di mercato. Ribassi anche per la soia nazionale grazie all’arrivo di nuova merce nei porti, che amplia l’offerta disponibile. Continua la discesa della farina di soia nazionale, influenzata dall’andamento delle quotazioni internazionali. Analogamente si registrano nuovi cali per la farina di colza e di girasole proteico, mentre rimane stabile la farina di girasole integrale.
Il grano tenero cede altri 5 €/t
A Bologna, il frumento ad uso zootecnico cede 5 €/t su base settimanale, attestandosi su 212-220 €/t (franco arrivo). La variazione annuale si attesta attorno al -30%.
Orzi in retromarcia
Andamento ancora in calo per gli orzi, che registrano un decremento di 4 €/t, con la varietà pesante sui 199-204 €/t. La variazione tendenziale si attesta su un -28% rispetto al 2023.
Sorgo in ulteriore decremento
Il sorgo registra un ulteriore decremento questa settimana (-2 €/t), con valori di 190-195 €/t, mentre si mantiene al -40% la riduzione su base annuale.
Soia, le importazioni abbassano i prezzi
Con l’arrivo di nuova merce dalle Americhe, si amplia l’offerta della soia, con effetti ribassisti anche per i semi nazionali. Il seme di soia di origine nazionale registra a Bologna un calo di 2 €/t, attestandosi sui 440-445 €/t (franco partenza), e uno di 3 €/t a Milano, con un valore di 442-447 €/t (franco partenza). La riduzione su base annua si mantiene su un -20%. Complici gli sviluppi positivi sulle coltivazioni in Brasile e in Argentina, si assiste a un decremento delle quotazioni internazionali. Alla Borsa di Chicago, i futures della soia registrano un -3% rispetto alla settimana precedente, attestandosi sugli 11,33 $ per bushel (pari a circa 385 €/t). Tornando al mercato italiano, si registra una contrazione per il seme di soia di origine estera, che a Bologna cede 10 €/t sul prezzo massimo, scendendo sui 457 €/t (-22% rispetto a febbraio 2023).
Arretra anche la farina di soia
I prezzi della farina di soia registrano un ulteriore riduzione, influenzati dai nuovi ribassi del mercato all’origine. Alla Borsa di Chicago, i futures della farina di soia segnano un valore di 331,50 $/t (-14 $/t rispetto alla settimana precedente), equivalente a circa 338 €/t. A Bologna, la farina di soia proteica ogm cede 18 €/t su base settimanale, registrando un prezzo di 532-534 €/t, mentre la variazione su base annuale si attesta al -12%.
Le farine di colza e di girasole cedono terreno
Prosegue la discesa dei prezzi per la farina di colza (360-365 €/t) e per la farina di girasole proteico (305-310 €/t), che cedono entrambe 5 €/t rispetto alla settimana precedente. Le variazioni tendenziali segnano rispettivamente un -7% e un -18% rispetto all’anno precedente. La farina di girasole integrale conferma i valori di 190-195 €/t, con una variazione annua sul -40%.
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