Luglio si chiude registrando un ulteriore aumento dei prezzi dei cereali foraggeri, spinti dalle criticità (bassi pesi specifici soprattutto) che sotto il profilo qualitativo si registrano quest’anno per il raccolto nazionale. Il comparto risente inoltre delle tensioni geopolitiche nell’area del Mar Nero, a causa del mancato rinnovo dell’accordo sull’export di cereali ucraini attraverso il Mar Nero. Rialzi settimanali, dunque, nei listini delle borse merci nazionali per orzo e grano tenero zootecnico. Proseguono i rialzi per la soia, sempre sostenuta dalle quotazioni estere elevate. Tra le farine proteiche, aumenti per la soia e per il girasole proteico, quest’ultimo condizionato anche dalle incertezze sullo scenario del Mar Nero.
L'orzo punta al rialzo
Nel comparto dei cereali foraggeri, l’orzo nazionale si conferma in aumento a fine luglio. Sulla piazza di Milano l’orzo pesante raggiunge la soglia di 200 €/t, con un aumento di 10 €/t rispetto alla scorsa settimana. Rialzo di simile entità sulla piazza di Bologna, dove l'orzo pesante sale sui 207-212 €/t (franco arrivo). Resta in crescita anche l’orzo di provenienza comunitaria, in salita su entrambe le piazze. Nonostante i rialzi, la variazione tendenziale rispetto all’anno precedente si mantiene nell’ordine del -40%. Il sorgo rimane ancora non quotato in attesa del nuovo raccolto.
Grano tenero in risalita
Si conferma in aumento il grano tenero ad uso zootecnico, che sulla piazza di Bologna cresce ulteriormente di 8€/t, attestandosi questa settimana sui 242-261 €/t (franco arrivo).
Soia ai massimi da metà aprile
Ulteriore aumento settimanale per i prezzi della soia. Sulla piazza di Bologna la soia di provenienza estera ha registrato un aumento di 21 €/t, raggiungendo un prezzo medio di 524 €/t (franco arrivo), ai massimi da metà aprile. Rispetto allo scorso anno, i prezzi attuali restano più bassi di oltre il 20%. Aumenti a doppia cifra anche per la soia di origine nazionale (+10 €/t a Bologna). Oltreoceano, le incertezze climatiche sul raccolto americano condizionano le quotazioni, mantenendole su livelli sostenuti. Il prezzo all’esportazione della soia americana (fob US Gulf) si è portato sui 603 $/t (pari a 545 €/t), guadagnando il 3,1% su base settimanale.
Farine di soia e girasole, nuovi aumenti
Tra le farine proteiche, seconda settimana consecutiva di aumenti per la farina di soia. A Bologna la farina di soia proteica estera è salita sui 540 €/t (franco arrivo), 23 €/t in più rispetto a sette giorni prima. La variazione rispetto ad un anno fa rimane negativa, pari ad un -8%. Listini in rialzo, invece, per la farina di girasole proteica: a Milano le quotazioni si sono portate sopra i 340 €/t (franco arrivo), in rialzo di 7,50 €/t su base settimanale. Il confronto con lo scorso anno resta però negativo, pari ad un -5,7%.
Farina di colza in retromarcia
Arretra ancora il prezzo della farina di colza, anche per l’arrivo del prodotto del nuovo raccolto. A Bologna i prezzi sono scesi sui 345-350 €/t (franco arrivo), cedendo 5 €/t rispetto alla settimana precedente. Sfiora il -15% il divario rispetto alla scorsa annata.