L’inversione di tendenza osservata sulle principali piazze internazionali, dettata anche dall’allentamento delle tensioni nel mercato americano grazie all’arrivo delle piogge e al calo delle temperature nel Midwest, ha determinato un ritorno al segno “meno” per i prezzi della soia di provenienza estera quotata nelle principali borse merci nazionali. Le prime rilevazioni di agosto hanno mostrato inoltre l’avvio della cosiddetta fase dei “non quotato” per i prezzi della soia nazionale, in attesa che arrivi sul mercato il nuovo raccolto. Tra le farine proteiche, scende ancora la farina di colza e la farina di girasole integrale, mentre si continua ad osservare una maggior tenuta per il girasole proteico, anche per l’incertezza sugli arrivi dal Mar Nero. Tra i cereali foraggeri, dopo un avvio di settimana che ha evidenziato ulteriori rialzi, i prezzi dell’orzo sono tornati a mostrare dei segnali di maggiore stabilità. Si sono fermati gli aumenti anche per il grano tenero foraggero.
La soia imbocca la discesa
Dopo quattro settimane consecutive di segni “più”, agosto si apre con un calo per la soia di provenienza estera: a Bologna i prezzi hanno ceduto 5 €/t, attestandosi sui 508-530 €/t (franco arrivo). Rispetto allo scorso anno, i livelli attuali si confermano più bassi del 20% circa. Esce di quotazione, intanto, la soia di origine nazionale, in attesa dell’avvio della raccolta. Nonostante gli episodi di maltempo al nord, le stime produttive sul prossimo raccolto restano nel complesso positive. Le previsioni di fine luglio della Commissione Europea indicano per l’Italia un raccolto di circa 980.000 tonnellate, oltre l’8% in più rispetto al 2022.
La farina di girasole rallenta
Nel comparto delle farine proteiche, perde terreno la farina di girasole integrale, scesa sulla piazza di Bologna sui 238-243 €/t (franco arrivo), 5 €/t in meno rispetto alla settimana precedente. Maggiore tenuta per la farina di girasole proteico, che alla Borsa bolognese conferma i valori di sette giorni prima (345-350 €/t, -4% rispetto allo scorso anno).
Farina di colza, terza settimana di ribassi
Terza settimana di ribassi per la farina di colza (-5 €/t a Bologna e prezzi sui 340-345 €/t). Le quotazioni attuali si attestano ai minimi da novembre 2021, oltre che più basse del 15% circa su base annua.
Orzo, prevale la stabilità
Nel mercato dei cereali foraggeri, dopo i rialzi di inizio settimana, i listini dell’orzo arrivano alla pausa estiva mostrando dei segnali di maggiore stabilità. A Bologna l’orzo pesante resta invariato rispetto alla scorsa settimana, attestato sulla soglia dei 210 €/t (franco arrivo), un livello che resta più basso del 37% nel confronto con un anno fa. Anche per l’orzo comunitario, gli aumenti di inizio settimana hanno lasciato spazio ad una maggiore stabilità.
Grano tenero senza acuti
Dopo due settimane, si arresta l’aumento del frumento ad uso zootecnico, che a Bologna conferma le quotazioni della precedente settimana. I prezzi attuali rimangono ad un livello inferiore del 32% rispetto a dodici mesi fa. Il sorgo rimane non quotato, ma con buone prospettive a livello Ue, con un raccolto stimato dalla Commissione Europea sulle 660.000 tonnellate, oltre il 15% in più rispetto al 2022.