Alimentazione zootecnica: scende la soia estera, stabile il grano

Secondo le rilevazioni Bmti, anche il sorgo non subisce variazioni di rilievo. Tra le farine proteiche, si attestano sui valori della settimana precedente quelle di colza e girasole

Il mercato delle materie prime per l’alimentazione zootecnica evidenzia rispetto alla settimana precedente una fase di sostanziale stabilità dei cereali foraggeri, in attesa di avere un quadro più definito sul nuovo raccolto degli orzi. Gli orzi nazionali, dunque, non vengono quotati nei listini delle borse merci, con le caratteristiche di peso specifico che varieranno in base alla zona. La scarsa disponibilità di prodotto spinge nuovamente al rialzo i prezzi del seme di soia nazionale. In calo, secondo le rilevazioni Bmti, i semi di soia esteri, sulla scia dei ribassi delle quotazioni internazionali. La farina di soia nazionale rimane influenzata dai forti ribassi registrati alla Borsa di Chicago, con il prezzo che scende al di sotto dei 470 €/t. Rimanendo nel comparto dei proteici, la farina di colza e le farine di girasole integrale e proteica confermano i valori della settimana precedente.

Orzi non quotati

Il comparto dei cereali foraggeri sta attraversando una fase di momentanea staticità negli scambi, con un mercato in attesa di valutare la qualità dei raccolti. Nei principali listini nazionali, gli orzi non sono quotati, mentre l’orzo comunitario a Bologna registra un decremento di 7 €/t su base settimanale, in seguito alla notizia dei miglioramenti delle colture in centro Europa. Il prezzo si attesta quindi sui 210-215 €/t, con una variazione annuale del -14% rispetto al 2023.

Grano foraggero al ribasso

Il frumento ad uso zootecnico segna una leggera diminuzione di 1 €/t sul prezzo massimo, portandosi a 238-250 €/t (franco arrivo), mentre la riduzione su base annuale è del -4%.

Sorgo invariato

Il sorgo rimane invariato a 206-211 €/t, con un calo annuale del -22%.

Soia nazionale in ulteriore rialzo

A Bologna, il prezzo del seme di soia di origine nazionale aumenta di ulteriori 3 €/t rispetto alla settimana precedente, a causa della ridotta disponibilità di prodotto, attestandosi sui 505-510 €/t (franco partenza). Rispetto a giugno 2023, i prezzi crescono del +13%. A Milano, invece, il prezzo scende di 3 €/t, portandosi sui 494-497 €/t (franco partenza). Per il seme di soia di origine estera, i nuovi arrivi di prodotto spingono al ribasso il prezzo, che cala di 10 €/t, attestandosi a 474 €/t, con una variazione positiva di appena l'1% rispetto all'anno precedente. Per quanto riguarda le quotazioni internazionali, alla Borsa di Chicago, i futures della soia registrano una diminuzione del 2% rispetto ai sette giorni precedenti, raggiungendo il valore di 11,79 $ per bushel, pari a 403 €/t.

Farina di soia, la discesa continua

La farina di soia nazionale continua a scendere, trascinata dai ribassi del prezzo all’origine. A Bologna, la farina di soia proteica ogm è passata da 470-472 €/t a 455-467 €/t, con una flessione annuale di circa l'8%. Oltreoceano, alla Borsa di Chicago, i futures della farina di soia hanno registrato un calo settimanale di 4 $/t, attestandosi a 360,70 $/t, pari a circa 370 €/t.

Farina di colza stabile

In Italia, a Bologna, i prezzi della farina di colza rimangono invariati rispetto alla settimana precedente (363-368 €/t), con una riduzione annua del 3%.

Farina di girasole ferma al palo

Stabili anche i prezzi delle farine di girasole: quella integrale si conferma a 225-230 €/t (-15% su base annuale), la proteica a 295-300 €/t (-12% su base annuale).

Alimentazione zootecnica: scende la soia estera, stabile il grano - Ultima modifica: 2024-06-10T23:40:48+02:00 da Redazione Terra e Vita

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome