Avicunicoli, bene le faraone
Settimana interlocutoria per il mercato avicunicolo, segnata da una giornata di macellazione in meno a causa della festività del 1° novembre; dal punto di vista dei consumi si sono registrati buoni livelli, del tutto simili alla rilevazione precedente. In generale, sul fronte del vivo si è accumulato qualche numero più del dovuto, in ragione del mancato ritiro da parte dei macellatori e questo ha creato qualche piccola defezione nel comparto che dovrebbe essere recuperata con la settimana entrante. Si segnalano nuovi aumenti per le faraone, sia su vivo che su macellato, segno che tale prodotto è entrato a pieno titolo nel periodo più favorevole alla commercializzazione. Spunti positivi anche per le carni di gallina e ulteriori aumenti per i conigli; stabili gli altri prodotti a listino.
Bovini, prezzi stabili
Mercato bovini praticamente invariato rispetto alla rilevazione della scorsa settimana. Non si registrano movimenti sul vivo, se non quelli riguardanti i vitelli baliotti, ancora in calo di 3 centesimi su base congiunturale, e i vitelli maschi da ristallo, in lieve flessione a Padova sugli Charolaise. Stabili le altre categorie a listino. Il comparto ingrosso sta entrando in un periodo più delicato, dove l’offerta tende a superare la richiesta; le quotazioni riportano leggeri ribassi per le carni di bovino adulto, mentre aggiustamenti positivi hanno interessato i busti e mezzene di vitello
Suini, tendenza al ribasso
La tendenza dei suinetti risulta in calo, ad eccezione della categoria dei 7 kg che rimane stabile. Nei mercati esteri, i suinetti risultano in aumento su quello danese mentre si registra una tendenza calante in Germania. Relativamente ai suini da macello risultano in calo sia quelli destinati al circuito tutelato che quelli non destinati. La taglia più significativa risulta fissata tra un minimo di 1,473 € ed un massimo di 1,493 €. Sul mercato estero questa categoria risulta in aumento sia sul mercato danese che su quello tedesco. Il mercato della carne rimane invariato per quanto riguarda i lombi e spalle mentre in calo risultano le cosce. Stabile il mercato tedesco delle carni di Amburgo.
Lattiero-caseario sottotono
La prima settimana di novembre mette in evidenza per tutte le materie grasse un mercato sottotono, con una congiuntura flessiva dei prezzi che ormai perdura da diverso tempo. Le perdite appaiono anche più evidenti rispetto a quelle della scorsa settimana con erosioni nei listini su tutte le borse merci e per tutte le varietà dai 10 ai 15 centesimi. Sul fronte dei formaggi grana a denominazione gli scambi vengono definiti buoni dagli operatori con listini in recupero sui principali centri di scambio.
Cereali, grani invariati
Nella prima settimana di novembre diverse borse merci hanno momentaneamente sospeso le contrattazioni in concomitanza del ponte dei Santi, mentre nelle piazze attive il mercato dei cereali è stato caratterizzato da una sostanziale stabilità sia sotto il profilo degli scambi sia dei prezzi. Soltanto le quotazioni dell’orzo continuano ad aumentare a causa di un’offerta limitata; l’ultimo report dell’Igc, pubblicato lo scorso 25 ottobre, prospetta infatti una produzione mondiale per l’attuale campagna di 139,6 milioni di tonnellate, in calo del 4,1% rispetto al 2017/18 e per il terzo anno consecutivo. La soia nazionale è diminuita di 2 €/t nei centri di scambio di Milano e Bologna, prezzi confermati a Treviso.
Vino, bianchi su rossi giù
Nella prima settimana di novembre si è osservato un leggero aumento per i prezzi medi dei vini bianchi comuni, imputabile principalmente alla maggiore richiesta per i prodotti di origine laziale, mentre i vini rossi hanno subito un lieve assestamento a ribasso delle quotazioni. Anche per le Igt bianche si registra un lieve calo dei prezzi medi all’origine, mentre per le Igt rosse non si sono osservate variazioni di rilievo rispetto alla precedente rilevazione. Mercato in lieve aumento anche per i vini Doc-Docg bianchi mentre per le Doc rosse e rosate si è osservato un generale calo delle quotazioni ad eccezione dei vini rilevati sulla piazza di Alba e Siena.
I prezzi dei prodotti agricoli del 5 novembre
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